Baekhyun se ne stava seduto su una piccola sedia di legno, le gambe poggiate su un muretto e una birra tra le mani a fargli compagnia. Aveva passato un po' di tempo con Kyungsoo ma poi quest'ultimo se n'era andato via insieme a una ragazza, quindi era rimasto solo davanti a quel minuscolo bar. Il sole era tramontato e le luci pubbliche erano state accese, guardando davanti a se vedeva un sacco di gente ballare, una canzone anni cinquanta risuonava con l'aiuto di uno stereo neanche troppo grande, riusciva a sentirla a malapena. L'unica cosa che avvertiva, la più forte e potente era il vuoto. "Posso dartene un'altra?" domandò la barista, aveva già una nuova bottiglia di vetro piena in mano, Baekhyun la guardò e scosse la testa, poi le passò la bottiglia vuota e un paio di monete.
"Sto bene così." mentì, dato che non stava bene ed era palese, avrebbe volentieri abusato di quella roba ma c'era una cosa che non lo aveva ancora abbandonato: il buon senso. Baekhyun era abituato a sentirsi solo, quella situazione non lo sconvolgeva affatto, tuttavia provava una certa ansia, non aveva più visto nessuno dei suoi amici neanche per sbaglio, per non parlare di Chanyeol che era sparito nel nulla. Ripensò alle sue parole, senza riflettere ulteriormente si alzò e camminò verso la folla. Il ragazzo gli aveva detto di andare a cercarlo e sarebbe stato proprio quello che avrebbe fatto in quel momento, anche se non lo conosceva e si sentiva stupido vista tutta l'importanza che gli stava dando. E se da una parte sembrava spensierato e felice di stare lì, nessuno sarebbe voluto entrare nella sua testa, era piena di pensieri orribili. Fin da quando era arrivato in quel posto, la scorsa mattina, non aveva smesso di pensare neanche un attimo a ciò che era successo, non poteva fare niente per sistemare la situazione ma non riusciva ad evitarlo, gli tornava sempre in mente, in un modo o nell'altro. Non stava attento, per sbaglio andò a sbattere contro un ragazzo che lo guardò male, si scusò e si allontanò, dato che stare lì in mezzo non era affatto piacevole. Sentì qualcuno afferrargli il braccio, venne trascinato leggermente e riconobbe la sua presa. "Che cosa c'è?"
"Sembravi così spaesato." ridacchiò suo fratello. "Chanyeol ti cercava."
Spalancò gli occhi e si liberò. "Dov'è?" chiese, anche lui lo stava cercando? Baekbeom gli indicò una collinetta, c'era una casa solitaria costruita sopra di essa.
"Ritornando da quella parte lo abbiamo visto." si riferì a lui e alla sua ragazza, che erano andati a passeggiare insieme. "Mi ha chiesto di te, che cosa vuole?"
Baekhyun cominciò a camminare e lo salutò con la mano. "Non lo so, vado a vedere." disse, realizzò che non ci sarebbe mai arrivato se avesse continuato a camminare così piano, di tornare indietro e prendere la bicicletta non se ne parlava proprio. Fece un respiro profondo e cominciò a correre lungo la salita, non era ripida ma neanche molto semplice da scalare, perché diavolo Chanyeol era lì sopra? Arrivò dopo qualche secondo dato che non era altissima, si guardò intorno ma non vedeva nessuno. Osservò meglio la casa e camminò verso l'entrata, a pochi passi notò Chanyeol, era disteso a terra con le braccia conserte. Avanzò piano e arrivò dietro di lui, lo guardava dall'alto al basso, in quel momento il ragazzo aprì gli occhi e quasi si spaventò.
"Sbuchi così all'improvviso?" domandò, sollevando la schiena e sbadigliando, si coprì la bocca con la mano e poi la usò per strofinarsi gli occhi che si erano riempiti di lacrime a causa dello sbadiglio.
"Perché sei qui?" chiese confuso, l'altro sorrise e gli posò una mano sul petto.
"Lo vuoi sapere?" rispose e Baekhyun annuì, dopodiché venne spinto con la schiena a terra dall'altro, non si fece male, ovviamente - il tocco di Chanyeol era delicato. "Guarda il cielo." disse, poi rimosse la sua mano dal corpo di Baekhyun. Quest'ultimo osservò le stelle, erano così belle, ad illuminare ulteriormente quel posto c'era anche la luna che era piena e lucente. Non riusciva a dire niente, avvertiva un senso di pace ma allo stesso tempo di sconforto, come faceva a spiegarlo? Chanyeol gli domandò qualcosa. "Ti piace?"
Baekhyun rispose senza staccare gli occhi dal cielo. "È bellissimo." mormorò, inclinando la testa e guardandolo. Realizzò che anche Chanyeol lo stava guardando, nonostante l'imbarazzo non si voltò. "Perché te ne sei andato prima? Volevo salutarti."
"Ah." sembrava deluso. "Eri con la tua ragazza, non volevo intromettermi."
"Guarda che non è la mia ragazza." rispose, come gli veniva in mente una cosa del genere? Se n'era davvero andato per quel motivo così stupido? Baekhyun riprese a parlare. "È un'amica della fidanzata di mio fratello, mi ha chiesto di accompagnarla."
Vide il più alto sorridere ingenuamente e socchiudere le labbra, solo per poco però, rispose non appena pensò a cosa dire. "Vuoi una sigaretta?"
"Non posso." disse, sapeva benissimo che il fumo era dannoso, a maggior ragione per uno come lui che soffriva di problemi respiratori, non aveva voglia di stare male. Chanyeol lo guardò e ripose nel pacchetto anche quella che aveva preso per se, non voleva dare fastidio al minore. "Lo sai che tra non molto qualcuno andrà sulla luna?"
"Cosa?" domandò ridacchiando. "Leggi troppi fumetti tu."
Il ragazzo esitò nel rispondere. "Chanyeol."
"Si?"
Baekhyun sospirò rumorosamente, cercò di mettersi più comodo dato che stare sdraiato sui sassi non era piacevole per niente. "Perché non andiamo dagli altri?" non che gli dispiacesse stare lì, ma si sentiva stranamente osservato. "È tua questa casa?"
L'altro sollevò la schiena e si voltò, poi guardò l'abitazione e cominciò a ricordare. I pensieri nella sua testa erano confusi, passavano dall'odore dei biscotti a quello del borotalco, dalle parole dolci e sussurrate alle urla che udiva spesso in piena notte. "I miei nonni vivevano qui. Lui non l'ho mai conosciuto in realtà, ma da come me ne parlava mia nonna era come se avesse comunque vissuto con me. È morto in guerra, neanche mia madre ricorda molto di lui, so solo... ciò che mi raccontava la nonna, sono cresciuto con lei." spiegò. "È morta cinque anni fa, ha lasciato questa casa a me ma non riesco ad entrarci, ogni volta che ci provo io -." si bloccò. "Io riesco solo a stare qui, passo giornate intere su questo prato, è stupido?"
Poi non disse altro, a Baekhyun veniva da piangere. "Anche mio padre è morto." disse piano, chiudendo gli occhi e lasciando che il vento che si era sollevato gli solleticasse il viso. "Non è stupido per niente."
"Scusa se ti ho fatto venire qui, è che non avevo voglia di stare in mezzo a tutta quella gente stasera." rimise la schiena a terra e cercò di rilassarsi. "Sono felice che tu mi abbia trovato."

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1960 - chanbaek
Fiksi Penggemaril padre di Baekhyun era uno scienziato, forse il più capace ed eccezionale di tutta la Corea. il ragazzo non potrà mai più godere della sua presenza, l'unica cosa che gli rimarrà saranno i ricordi. Baekhyun è cresciuto ed è diventato quasi pienamen...