Scarlet
Esco dall'ufficio completamente esausta dalla giornata appena passata che, tra l'altro, non. è nemmeno iniziata nel migliore dei modi.
Saluto Marta dicendole che ci vediamo domani a casa mia così da passare una giornata tra ragazze.
Fortunatamente ieri sera sono riuscita a dormire tranquillamente senza pensare all'unica persona che in questi giorni è sempre nei miei pensieri: Ian.
Ero veramente stremata ieri, contando che ho passato tutta la giornata a lavorare, il pensiero di quella telefonata e della fuga di Ian, tutte le emozioni che ho provato in quel momento mi devono aver davvero lasciata senza forze.
Cercando di non pensarci mi avvio verso l'ascensore per poter andare a casa a riposare ma, il destino, oggi ce l'ha con me a quanto pare, perché appena le porte dell'ascensore si aprono, un corpo da uomo tonico e possente finisce contro il mio e un profumo a me familiare mi fa capire chi mi ha appena rovesciato addosso un bicchiere di caffè bollente sul nuovo vestito.
Alzo lo sguardo e davanti a me poteva non esserci Ian Williams? I suoi fantastici occhi verdi mi fissano attenti e preoccupati.
«Tutto bene Scarlet?» mi chiede immediatamente preoccupato mentre mi passa le sue mani sulle braccia in segno di conforto.
Ancora scossa annuisco ma subito mi fa un'altra domanda:«Stai andando a casa?»
«Si, ehm...non preoccuparti per il vestito lo lavo e va via la macchia in un secondo» Gli rispondo appena finisco di realizzare che l'uomo che mi fa provare sensazioni mai provate prima sia davanti a me in carne e ossa e mi sta confortando passandomi le sue mani calde e accoglienti che sanno di casa sulle mie braccia.
«Lasciami rimediare davvero, mi dispiace tantissimo non ti avevo vista» mi risponde «Vieni con me» continua subito dopo. Recupera la mia borsa che nel frattempo era caduta per terra e fa passare il suo braccio destro sulla mia vita e insieme entriamo nell'ascensore.
Appena entriamo c'è un silenzio imbarazzante e sinceramente non so nemmeno perché lo sto seguendo senza obiettare. Forse perché dentro di me so che lo seguirei sempre senza pensarci due volte.
Appena usciamo dall'ascensore, lui butta il contenitore, ormai vuoi, del caffè nel cestino e io mi affretto a chiudere la giacca per non far vedere l'enorme macchia della bevanda che è presente nel mio vestito bianco.
Senza dirmi niente, Ian prende la mia mano e intreccia le nostre dita, inutile dire che questo contatto mi manda scosse elettriche per tutto il corpo. Alzo lo sguardo dalle nostre mani e noto che lui sta guardando dritto davanti a se.
Si comporta come se questo contatto fosse una cosa normalissima per lui e invece, per quanto vorrei che fosse così, non è vero. Quando faccio per staccare le nostre mani, la sua presa si fa ancora più forte sulla mia mano.
Vedo che non stiamo andando dove ho parcheggiato la mia macchina e non perdo tempo per farglielo notare.
«Ian ma dove stiamo andando? La mia macchina è parcheggiata dall'altra parte!» esclamo
«Infatti non prendiamo la tua macchina. Usiamo la mia.» mi risponde come se fosse la cosa più ovvia al mondo «E la mia macchina? Domani come faccio ad andare a lavoro se è qui?» gli dico
« Ti passo a prendere io domani mattina» mi risponde mentre mi apre la portiere dal lato del passeggero.
«Almeno mi puoi dire dove mi porti gentilmente?» gli chiedo.
«Stiamo andando a casa mia» mi risponde. Tutto quello che abbiamo detto io e la mia amica è andato a farsi un bel giretto lontano lontano.
Perché io, non vedo l'ora di vedere casa sua. Chissà come sarà, mi porterà li adesso che non c'è la sua compagna?
«Ma come? Non ho nemmeno un cambio!» esclamo scioccata.
Senza degnarmi di una risposta, mette in moto e parte a tutta velocità.
A farci compagnia, durante il viaggio è la radio che sembra riempire un po' il silenzio che c'è nell'auto. Per tutto il viaggio non faccio altro che farmi domande su domande senza trovare una risposta ad esse.
Quando la macchina si ferma capisco che siamo arrivati così, imito Ian scendendo dalla macchina e appena alzo lo sguardo dall'asfalto, resto meravigliata dalla bellezza che ho davanti a me.
« Wow...» questo è tutto quello che esce dalle mie labbra. Non riesco a crederci che Ian abiti qui.
«Sono contento che ti piaccia» mi risponde prendendomi la mano e avviandosi verso la porta di questa meravigliosa villa.
Quando entriamo resto ancora di più meravigliata dall'ingresso. E' tutto molto accogliente ma con eleganza e non posso evitare di guardarmi in giro.
Le meravigliose vetrate che fanno vedere il giardino, il parquet che ricopre gran parte dell'ingresso e del salone, le pareti bianche che stanno d'incanto con i dettagli neri delle finestre e della porta scorrevole che da sul giardino dalla sala.
La sala penso sia la stanza che fino ad ora mi ha affascinato di più, il pavimento sempre in parquet, le pareti bianche stanno benissimo con il grigio del divano a U che da le spalle al magnifico panorama. Davanti ad esso, c'è un mobile bianco lucido che sale su tutta la parete da formare una libreria dove ci sono tantissimi libri, all'interno di esso, c'è uno spazio dove c'è una televisione a muro davvero gigante. Davanti al divano, c'è un tavolino bianco lucido che riprende il materiale della "libreria" dove ci sono appoggiati vari libri e un iPad. Sotto al tavolino, è presente un tappeto nero con dei dettagli bianchi così da riprendere i coloro della stanza.
Più avanti, c'è un caminetto con delle poltrone e sulla sinistra, c'è un tavolo nero con le sedie grigie che riprendono i colori della stanza. Dopo il tavolo da pranzo, c'è la cucina, è totalmente aperta, proprio come piace a me sui colori del bianco e del nero.
Prendendo un corridoio molto corto, mi ritrovo delle scale che portano al piano superiore e sulla destra, c'è il primo bagno, anche questo è bellissimo, il pavimento è in marmo nero, appena entro davanti a me c'è una doccia grandissima di marmo in grado di contenere più di tre persone, sulla desta, vicino all'entrata, c'è una vasca idromassaggio che per entrarci devi fare un paio di scalini , poi, ci sono i due lavabi in marmo, con uno specchio grandissimo e poi, è presente il WC.
Davanti alla porta del bagno che ho appena visto, c'è la sala "cinema".
Salendo le scale, sulla sinistra, c'è il secondo bagno, lo studio di Ian, due camera degli ospiti e sulla sinistra c'è una camera da letto, che Ian non ha voluto farmi vedere, sulla destra, c'è un'altra camera degli ospiti e la sua camera, che è a dir poco stupenda.
Nel bel mezzo della stanza c'è un letto gigantesco con le coperte nere e bianche, sotto dal letto c'è un tappeto grigio che riprende i colori del letto e di fianco ad esso ci sono due comodini, davanti al letto c'è una televisione a muro, andando sulla sinistra c'è la cabina armadio completamente aperta e sulla destra, c'è il bagno che è wow. A differenza degli altri, il muro sembra fatto di roccia e legno e l'insieme di queste due cose mi piace tantissimo, appena entri, sulla sinistra, c'è uno specchio grandissimo con i due lavabi e sotto e di fianco dei mobiletti in marrone scuro che riprende il legno delle pareti.
Davanti all'entrata del bagno, c'è una vasca enorme sempre di pietre che riprende il materiale del muro, ma la cosa che mi piace di più, è la parete che c'è dietro la vasca, è di un azzurrino blu che è presente quando vai alle terme che ti trasmette calma e tranquillità, mentre sulla destra, c'è una doccia di medie dimensioni. Cavolo, questo bagno è fantastico.
Appena il tour della casa è finito mi chiede:«Che ne pensi?»
«È... wow, hai davvero una bellissima casa Ian» gli rispondo mentre guardo le grandi vetrate che sono presenti dietro il letto che danno su una veranda con due sdraio che mi sembrano la cosa più comoda al mondo così come il letto presente nella stanza.
«Se vuoi farti una doccia e cambiarti fai pure» mi dice mentre si toglie la giacca del competo per poi appoggiarla sul letto.
Facendo quel movimento, riesco a vedere tutti i muscoli delle braccia della schiena che mi fanno eccitare davvero molto. Ma cercando di non pensarci, gli rispondo: «Credo che mi farò una doccia...» mentre degludisco.
«Fai pure, nel mentre io cerco qualcosa da darti per rimediare al mio casino. Ah, scusa ancora per prima» mi dice« Stai tranquillo... allora...emh, si io vado...» e dicendo questo ho urtato il letto facendomi quasi male, maledizione a me che non guardo mai dove metto i piedi!
Mentre chiudo la porta del suo bagno in camera sento la sua voce chiedermi se sto bene e dopo aver risposto di si appoggio la testa sulla porta.
Credo proprio che sarà una serata interessante...
Spero che questo capitolo vi piaccia! Cosa ne pensate del fatto che Ian porti per la prima volta Scarlet a casa sua?
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La ragazza del boss
RomanceScarlet Wilson, è una giovane avvocatessa di soli ventinove anni. Lavora per la "Havery Harmon" orami da tre anni. Deve tutto alla sua agenzia ed è proprio lì, che incontrerà Ian Williams, importante e famosissimo avvocato, famoso per la sua agilità...