Capitolo 21

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La giornata alla fine scorre veloce, ho preparato un piccolo borsone con dentro dei vestiti e delle scarpe, non mi sono portata dietro molto visto che a casa dei miei ci sono ancora molti dei miei vestiti.
Senza rendermene conto, è già arrivata l'ora di partire così, mi incammino verso la macchina col borsone e la borsa dietro per poi potermi avviare verso casa dei miei.
Ovviamente nell'arco della giornata mio padre si è fatto sentire molto più del solito, ogni volta la stessa storia.
Non voglio nemmeno immaginare cosa farebbe se vivessi in un'altra città!
Dopo venti minuti, arrivo davanti al palazzo dei miei.
Una volta scesa dalla macchina, e dopo aver preso tutto, mi avvio all'interno del palazzo.
Una volta arrivata all'ultimo piano, tempo di suonare il campanello che mi ritrovo davanti una corporatura ben messa, vestita con una tuta grigia e dopo dieci secondi, mi ritrovo avvolta da delle braccia muscolose che appartengono a mio padre.
«Ciao papà, mi sei mancato.» gli dico mentre lo stringo a me più forte di prima.
«Anche tu scricciolo, non immagini quanto.» mi risponde mentre mi lascia un ultimo bacio sui capelli per poi lasciarmi andare.
Mi reputo molto fortunata perché uno splendido rapporto con entrambi i miei genitori e non so davvero cosa farei senza di loro.
Appena sento le braccia lasciarmi andare, subito il borsone che tenevo sulla spalla mi viene sfilato da mio padre per poi entrare finalmente in casa.
«È arrivata?» chiede mia madre dalla cucina probabilmente è intenta a cucinare una cenetta deliziosa come suo solito!
Faccio segno a mio padre di non rispondere mentre mi avvicino alla cucina.
Infatti, come avevo detto, la trovo tutta impegnata a cucinare qualcosa di delizioso, con i suoi lucenti capelli biondi legati in una morbida coda di cavallo, è il suo corpo snello per la sua età fasciato da dei pantaloni della tuta e una maglietta a maniche lunghe, il tutto coperto dal suo terribile grembiule.
Senza farmi sentire, mi avvicino a lei che ancora non mi ha notata, visto che mi da le spalle.
«Ciao mamma» le dico mentre la abbraccio.
Appena sente la mia voce, molla tutto quello che stava facendo per potersi girare e ricambiare il mio abbraccio.
«Finalmente sei arrivata tesoro! Tuo padre non faceva altro che lamentarsi sul fatto che tu non fossi ancora arrivata.» dice per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
Quest'anno mio fratello non riesce a venire a casa per le feste di Natale, ma ha detto che cercherà di venire nella grande mela per Capodanno e sinceramente, lo spero tanto.
«Carol, spero che tu non stia parlando male di me con mia figlia» sbuca all'improvviso mio padre in cucina.
«Ti ho già portato il borsone in camera tua» mi informa mentre prende dalla padella un pezzo di pancetta per poi ricevere una sberla sulla mano da mia madre.
«Giù le mani Oliver! Non è ancora il momento di mangiare.» gli dice mia mamma riprendendo a cucinare.
«Va bene, va bene...non ne mangio più!» si arrende mio padre per poi uscire dalla cucina borbottando qualcosa come suo solito contro mia mamma.
Mentre scuoto la testa, raggiungo mio padre sul divano che sta guardando una partita di basket.
Come mio solito, appoggio la testa sulla sua spalla e immediatamente, il suo braccio mi circonda le spalle per avvicinarmi ancora di più a lui.
Quanto mi sono mancate le braccia del mio papà!
Quelle braccia che mi hanno stretto quando ho avuto la mia prima delusione d'amore, le prime litigate serie con le mie amiche, o semplicemente quando ero giù di morale.
D'altronde, il papà è il papà e per me, è il mio porto sicuro, la mia ancora di salvezza, il posto in cui posso rifugiarmi ogni volta che ne ho bisogno.
Quando mamma annuncia che è pronto, ci alziamo dal divano per poterci finalmente sedere a tavola tutti insieme.
Amo passare del tempo con la mia famiglia, è vero, molte volte si litiga, si arriva a non sopportare più nessuno, però...nel momento del bisogno, quelle persone con cui litighi, ti confronti, arrivi a non sopportare, loro sono lì, al tuo fianco, spalla contro spalla a sorreggerti e ad aiutarti.
È vero, la famiglia è quella che ti critica, a volte ti fa stare male, però...bisogna ricordare che a volte, alcune parole, le dicono come input, quelle parole che al momento ci possono fare male, alla fine, se ci pensi bene, ti danno la forza per dimostrare al mondo il contrario.
Ti danno la forza per poter dimostrare a tutte quelle persone che non credono davvero in te, che puoi raggiungere quell'obiettivo.
Dopo cena, ci mettiamo seduti tutti e tre sul divano con una bella tazza di tè verde, il mio preferito, a raccontarci tutto quello che ci siamo persi.
Ho anche raccontato di Marta che si è aggiunta al nostro gruppetto e i miei ne sono rimasti entusiasti e anche loro concordano con me sul fatto che una persona con io carattere di Marta ci voleva per poter calmare una persona con il carattere di Sasha, perche molte volte, quando lei si arrabbia, io le do corda alimentando ancora di più la sua rabbia.
«Sono stanchissima. Vi dispiace se vado a letto?» dico mentre copro con una mano il mio sbadiglio.
«Certo che no tesoro. Capiamo perfettamente che sei stanca.» dice mia mamma
«Allora buonanotte» dico dopo aver annuito
«Buonanotte tesoro!» esclamano insieme i miei genitori mentre mi incammino verso camera mia.
Un po' mi manca questa casa dove ho tutti i ricordo di quando ero più piccola.
Appena apro la porta della mia camera, non perdo tempo per avvicinarmi al mio letto e mettermi sotto le calde coperte.
Anche questa sera, non ci metto molto ad addormentarmi mentre signo due occhi verdi e un paio di labbra carnose.

CIAO AMICI!!! Lo so, sono sparita per davvero tantissimo tempo! Non sapevo davvero come sbloccare la storia dal capitolo precedente, non avevo più idee, ma ieri mi è tornata l'ispirazione! Quindi eccomi qui con un nuovo capitolo!Spero vi abbia fat...

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CIAO AMICI!!!
Lo so, sono sparita per davvero tantissimo tempo! Non sapevo davvero come sbloccare la storia dal capitolo precedente, non avevo più idee, ma ieri mi è tornata l'ispirazione! Quindi eccomi qui con un nuovo capitolo!
Spero vi abbia fatto piacere questo aggiornamento e che vi sia piaciuto il capitolo.
Grazie a tutti per il supporto🫶🏻

La ragazza del bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora