Capitolo 36

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Il giorno è arrivato.
Oggi Ian e Anne incontreranno ufficialmente i miei genitori.
L'altra sera al mio compleanno i miei genitori hanno conosciuto solo Ian e inutile dire quale sia stata la reazione di mio padre e di mio fratello.
L'unica differenza è che mio padre non aveva la minima idea che mi stessi frequentando con qualcuno.
Mia madre l'ha presa decisamente bene a differenza di mio padre che subito è entrato subito nella fase:"papà orso" e ha iniziato a fissare male il mio ragazzo.
Per quanto riguarda mia mamma, beh...ha iniziato a fargli mille domande appena l'ho presentato.
Il mio ragazzo...
Il mio ragazzo...
Il mio ragazzo...
Quanto fa strano dirlo, devo ancora metabolizzare il fatto che io, Scarlet Wilson, sono fidanzata con il famosissimo avvocato Ian Williams.
Se qualcuno qualche mese fa me l'avesse detto sarei scoppiata a ridere, insomma...
Dopo quella notte mi ero ripromessa di non fidarmi più di nessuno che appartenesse al sesso opposto, escludendo ovviamente i membri della mia famiglia, ma ovviamente, le cose non sono andate come previsto dopo la prima volta che ho incontrato Ian.
Sono rimasta ammaliata da quegli occhi così penetranti che quando li fissi, sembra che ti leggano dentro.
E non avrei mai immaginato che mi sarei ritrovata fidanzata con un uomo con una figlia splendida e carinissima che appena la conosci non puoi fare a meno di adorarla perché è così spontanea e solare come solo i bambini riescono a fare.
«Sei pronta?» chiedo entrando nella cameretta di Anne che oggi, ha voluto vestirsi senza l'aiuto di nessuno.
«Si certo!» esclama mentre finisce di mettersi le calze.
«Vieni qui, fatti aggiustare» le dico mentre le porgo una mano per farmela afferrare, cosa che fa immediatamente.
Una volta vicino a me, le aggiusto il maglione che indossa e le allaccio il bottone dei jeans che non è riuscita a chiudere.
«Ora sei perfetta!» le dico per più stamparle un bacio sulla fronte.
«Grazie Scarlet!» mi dice guardandomi con quegli occhi così uguali ma allo stesso tempo così diversi da quelli di suo padre.
«Ti voglio bene Scarlet! Grazie per quello che fai» mi dice mentre mi abbraccia con quelle sue braccine che tanto adoro.
Alle sue parole, non posso evitare di sentire i miei occhi bruciare e il respiro bloccarsi dalla sorpresa delle sue parole.
Dopo mesi che ci conosciamo e dopo che mi sono trasferita definitivamente a casa loro, è la prima volta che mi dice 'ti voglio bene'.
È vero, l'ha sempre dimostrato con i gesti, portandomi qualche suo disegno oppure quando vuole che sia io a leggerle la fiaba della buonanotte o che sia io a farle i codini, ma sentirmelo dire...beh, è completamente un'altra cosa.
«Pure io piccola Anne» le rispondo sussurrando mentre la stringo di più a me.
«Cosa stanno combinando le mie donne?» chiede una voce che conosco fin troppo bene.
Immediatamente, Anne si stacca da me per andare in braccio a suo padre mentre gli fa vedere che è riuscita a vestirsi da sola e Ian le risponde che è stata molto brava e che è bellissima.
Mi asciugo velocemente le lacrime che rischiavano di uscire e con un sorriso mi avvicino al mio ragazzo stampandogli poi un bacio a stampo.
«Hai visto quanto è stata brava Anne? Ha fatto tutto da sola!» gli dico mentre faccio una carezza ad Anne che mi fa uno dei suoi soliti meravigliosi sorrisi.
«Allora se le mie due dame sono pronte direi che possiamo andare.» dice Ian mentre mette giù Anne che nel mentre annuisce.
Una volta che ci siamo messi in macchina, ci dirigiamo a casa dei miei.
Sono un po' agitata ma so che andrà bene.
Mia mamma lo adora già, mio fratello pure anche se da fratello maggiore deve fare il geloso, so che è felice per me è stessa cosa vale anche per mio padre.
Se c'è una persona che ha sofferto tanto dopo quello che è successo è stato proprio lui, il mio papà.
So che quando ha saputo quello che è successo quella sera si è sentito impotente e una nullità per non essere riuscito a proteggere la sua unica figlia femmina e so anche, che molto probabilmente, questa cosa lo tormenterà per sempre.

So che quando ha saputo quello che è successo quella sera si è sentito impotente e una nullità per non essere riuscito a proteggere la sua unica figlia femmina e so anche, che molto probabilmente, questa cosa lo tormenterà per sempre

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