Prendo un sorso dalla mia tazza di tè mentre continuo a fissare Ian.
Da quando è entrato ci siamo scambiati si e no tre parole.
Sospirando, Ian decide di parlare per primo: «Ascolta...mi dispiace» il suo tono è davvero dispiaciuto, lo percepisco.
«Per cosa esattamente?» gli chiedo subito facendogli capire il mio stato alterato.
«Per tutto! Per non averti detto subito che ho una figlia e hai tutto il diritto di essere arrabbiata con me-» mi risponde subito ma prontamente lo blocco con un: «Ci mancherebbe» appena pronuncia "essere arrabbiata".
Insomma...non stiamo litigando per una cosa da niente, mi ha nascosto una cosa importantissima! Una figlia!!!
È vero, non aveva il dovere di dirmelo perché non eravamo e siamo niente...però mi sento tradita.
«Però devi sapere che non sono abituato a parlare di lei ad altre persone al di fuori della mia piccola cerchia di amici e soprattutto, non sono abituato a parlare di lei alle donne» mi inizia a spiegare mentre appoggia la tazza contenente il te.
Lo guardo in silenzio mentre aspetto che continui a parlare e infatti, poco dopo continua.
«Sono abituato ad avere donne che mi si avvicinano solo per i soldi, per il potere che ho...insomma, tutti conosco o hanno sentito almeno una volta il cognome Williams! Ho semplicemente voluto proteggerla da tutto questo!» mi continua a spiegare mentre io continuo a restare in rigoroso silenzio.
«Anne è ancora troppo piccola, alcune cose ancora non le capisce e farla stare vicino a certe donne arrampicatrici non mi sta bene. Non voglio che stia a contatto con persone il quale scopo sono solo i soldi o solo sesso» continua a spiegarmi
«Ma con te le cose sono diverse, lo so che non sei una di quelle donne che vanno dietro a un uomo ricco e bello solo per poter salire nella scala gerarchica della società, che dei soldi ti importa ben poco, ami lottare per far vincere la giustizia, far sapere la verità a tutto il mondo.» continua a parlare Ian mentre sta volta si alza dalla poltrona e si siede vicino a me sul divano
«So che c'è qualcosa che ti ha segnata profondamente, ma ciò non ti ha impedito di essere quella che sei al giorno d'oggi. Sei così testarda, bella, solare, intelligente e così...perfetta e so che Anne ti adorerebbe se avesse modo di conoscerti perché è impossibile non affezionarsi a te e al tuo modo di essere.» continua a dire Ian mentre mi prende una mano e la stringe tra le sue.
« Non so perché non ti ho detto subito di Anne quando ho capito che le cose iniziavano a farsi serie, quando ho capito che non riuscivo più a fare a meno di te e della tua presenza nella mia vita d forse si, so perfettamente perché non te l'ho detto...perché avevo paura...paura che scappassi da me e da tutta la situazione.» conclude il discorso con gli occhi lucidi mentre continua a sfregare il suo pollice sul dorso della mia mano e gli occhi fissi nei miei.
Capisco perfettamente il motivo per cui l'ha fatto, fossi stata in lui non so cosa avrei fatto.
Il suo pollice continua a muoversi sulla mia mano e finalmente l, dopo non so quanto tempo, trovo il coraggio per parlare.Ciao miei amatissimi lettori!
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Finalmente i nostri amatissimi Scarlet e Ian di sono confrontati faccia a faccia!
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La ragazza del boss
RomanceScarlet Wilson, è una giovane avvocatessa di soli ventinove anni. Lavora per la "Havery Harmon" orami da tre anni. Deve tutto alla sua agenzia ed è proprio lì, che incontrerà Ian Williams, importante e famosissimo avvocato, famoso per la sua agilità...