Scarlet Wilson, è una giovane avvocatessa di soli ventinove anni. Lavora per la "Havery Harmon" orami da tre anni. Deve tutto alla sua agenzia ed è proprio lì, che incontrerà Ian Williams, importante e famosissimo avvocato, famoso per la sua agilità...
Sette mesi dopo... «Siete pronte?» chiedo alle due donne della mia vita mentre entro nella camera di mia figlia.
«Si papà! Non vedo l'ora di andare in spiaggia!» mi risponde entusiasta la gioia più grande di tutta la mia vita.
«Allora cosa stiamo aspettando? Andiamo!» dico per poi uscire dalla stanza e andare in salotto che si trova al piano inferiore.
Una decina di minuti dopo, ci ritroviamo tutti e tre con i piedi sulla bianca sabbia calda delle Hawaii. Più precisamente ci troviamo nella spiaggia di Waikiki, Oahu. La lunga distesa di sabbia è piena di persona che prendono il sole, bambini che giocano a fare i castelli di sabbia, persone che sono alle prime armi con il surf e ascoltano i consigli degli insegnanti... L'acqua del Pacifico completamente blu, che ti fa venire voglia di immergerti in quella splendida distesa d'acqua. Stendiamo i teli da mare vicino all'ombrellone e dopo meno di un secondo, Anne vuole già andare a farsi il bagno. «Lo so che vuoi fare il bagno, ma prima dobbiamo mettere la crema solare e i braccioli.» le dice Scarlet mentre le inizia a togliere il vestitino bianco che risalta l'abbronzatura della piccola di casa. Con uno sbuffo, Anne annuisce e fa quello che la più grande le ha appena detto. Una volta che tutti e tre siamo in costume, ci avviamo verso il mare tutti e tre mano nella mano. Il pomeriggio passa velocemente tra un bagno e l'altro è vedere le facce buffe di Anne ogni volta che Scarlet la schizza in faccia con l'acqua è meraviglioso. Le loro risate sono la melodia più bella che ho mai sentito e spero di poterla ascoltare sempre. Pensare che è passato un anno da quando ci siamo conosciuti mi fa strano. Il tempo è volato, il percorso non è stato semplice,anzi...però ora siamo qui, insieme...io, Scarlet e la mia piccola e dolce Anne. Le sto guardando dalla riva mentre giocano a rincorrersi e si...mia mamma aveva ragione. È quella giusta e se non mi sbrigo a metterle un anello al dito, sono proprio un idiota. Con un sorriso ancora più grande, mi avvicino alle spalle della mia ragazza che non si è ancora ascolta di me e dopo averla sollevata ed essermela caricata sulle spalle, prendo la rincorsa e mi butto dentro l'acqua con le sue urla. Appena torniamo in superficie, non le lascio il tempo di dirmi qualunque cose, che in questo caso sarebbero state delle parolacce, che la bacio con passione. E si, con lei tra le braccia non posso fare a meno di sentirmi sempre a casa.
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Ciao miei amati lettori! Grazie a tutti per le 184 mila letture! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Mi dispiace anche dirvi che manca sempre meno alla fine di questa storia🥺. Detto questo, grazie a tutti per il supporto! Baci.