19 settembre 1976, Hogsmeade
Le prime foglie cominciavano ad ingiallire e pian piano a cadere leggere dai loro rami, finendo per creare un soffice tappeto multicolore che rendeva il paesaggio attorno ad Hogwarts più simile ad una tela verde su cui erano disseminate qua e là macchie che andavano dal giallo all'arancione fino ad arrivare ad un rosso intenso e corposo. Quel sabato pomeriggio il tempo era stato clemente ed un debole sole intiepidiva appena l'aria gelata che in quel periodo dell'anno giungeva da nord preludendo al rigido inverno che non mancava mai di seppellire Hogwarts sotto una spessa coltre di candida neve.
Così, come da consuetudine, dopo una settimana di levatacce mattutine, compiti ed estenuanti lezioni, gli studenti e le studentesse dell'antica scuola di magia percorrevano a piedi lo stretto sentiero che conduceva al piccolo e caratteristico villaggio di Hogsmeade, tutti impegnati ad elaborare complicati calcoli a mente per capire come spendere il proprio budget settimanale di falci per non rischiare di rimanere a corto di una scorta d'emergenza di zuccotti di zucca, senza tuttavia precludersi una puntatina all'"emporio degli scherzi di Zonko".
Poco più indietro rispetto al gruppo principale, quattro ragazzi avvolti nei loro mantelli e con la sciarpa gialla e rossa stretta attorno al collo, avanzavano come una sorta di nucleo compatto, occupando per tutta la sua misera ampiezza il sentiero
-Felpato, dammi retta, Arya Ellis-Miller ti odia-
Disse James con tono saputo gesticolando come era solito fare ogni volta che esponeva una delle sue brillanti ed incomprese teorie
-ho come l'impressione che tu abbia le idee un po' confuse Ramoso: una ragazza ti odia quando ti evita come la spruzzolosi o rifiuta qualsiasi tua proposta senza neanche sforzarsi di inventare una scusa, ti dice niente? –
Ribatté Sirius premurandosi anche di elargire all'amico un sorrisetto sarcastico: ci mancava solo che lui si facesse dare consigli da qualcuno su una ragazza, tanto più se quel qualcuno era James Potter, anche conosciuto come il povero-spasimante-incompreso.
-ci tengo a precisare che Lily non ha rifiutato la mia proposta, semplicemente doveva già uscire con le sue amiche e io non ho voluto insistere, so che non te ne intendi Felpato, ma questa si chiama galanteria-
Inaspettatamente una voce esitante alle loro spalle si intromise nel loro discorso, appena prima che Sirius potesse rispondergli che l'ultimo che poteva definirsi un galantuomo era proprio lui che la mattina saccheggiava la tavola di qualsiasi cosa fosse commestibile, o che perlomeno sembrasse tale, senza lasciare nulla alle povere fanciulle che arrivavano sempre tardi dopo aver passato un'ora abbondante a prepararsi
-ve-veramente ha detto che non sarebbe uscita con te nemmeno se l'unica alternativa fosse stata quella di uscire con un troll di montagna... l'h-ha detto lei! -
Aggiunse in conclusione Peter Minus vedendo gli occhi di James ridursi a due fessure minacciose mentre la risata incontenibile e sguaiata di Sirius attirò l'attenzione di un paio di ragazzini che camminavano poco più avanti
-visto che fate tanto i saputelli, vi propongo una scommessa, anzi la propongo a te Felpato-
Annunciò solennemente James con uno sguardo compiaciuto che preoccupò sia Peter, che fu comunque grato di essere stato escluso a priori, sia Remus, il quale sapeva bene che le scommesse tra James e Sirius non portavano mai a nulla di buono, mai.
***
-d'accordo, ci sto-
Disse Sirius dopo aver ascoltato con attenzione la proposta di James e stringendo con un sorriso sincero la mano di James: raramente gli capitava l'opportunità di alleggerire di qualche galeone le tasche del suo migliore amico senza nemmeno sforzarsi più di tanto. Nel frattempo Remus, che fino a quel momento era rimasto in disparte, seguendo solo a tratti la discussione tra i suoi due compagni di stanza e preferendo piuttosto concentrarsi sul meraviglioso paesaggio autunnale, decise che fosse giunto il momento di intervenire: era sicuro che le sue parole sarebbero state prontamente ignorate o alla meglio contraddette, ma non voleva rischiare di sentirsi in colpa per non aver nemmeno provato a dissuadere quei due dai loro folli propositi:
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Lumos
Fanfiction《COMPLETA》 "Aveva ricevuto una lettera e una copia della gazzetta del profeta solo un paio di giorni prima, quando un gufo niente meno che di Hogwarts aveva bussato al vetro della sua finestra. Arya era rimasta per un tempo indefinito a fissare la f...