Dove tutto è cominciato

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Due giorni dopo...

Era la Vigilia di Natale e sebbene Godric's Hollow fosse sepolta sotto una soffice coltre di neve, il clima quel giorno era stato particolarmente clemente, regalando loro una tiepida mattinata di sole.

A dire la verità si era sorpresa quando, aprendo gli occhi, aveva percepito i raggi di un tiepido sole autunnale penetrare attraverso le spesse tende della loro camera da letto. No, certo, ormai non lo era più, la "loro" camera da letto, ma le veniva ancora difficile ragionare come una singola entità, dopotutto erano passati solo due giorni.

Chissà perché si era aspettata che avrebbe piovuto, che il cielo lì fuori sarebbe stato grigio e cupo. Invece c'era il sole, una tiepida carezza che pareva fin troppo fuori luogo in un giorno come quello.

Il giorno in cui si sarebbe celebrato il funerale di James e Lily.

-all'inizio avevo pensato di non andarci-

Disse Arya, osservando la lapide squadrata immobile nell'eternità lì, di fronte a loro.

Tuttavia, in qualche modo, aveva trovato la forza di alzarsi, di mettersi un vestito scuro che faceva a pugni con il pallore malsano della sua pelle, e di raccogliere i capelli in un'acconciatura quantomeno dignitosa. Si era sforzata di non piangere, mentre osservando il proprio riflesso allo specchio si era soffermata sul silenzio disarmante che aleggiava alle sue spalle, nelle stanze grandi e vuote della signorile villetta a Kensington.

-non credevo sarei stata forte abbastanza da sopportarlo, tutto quel vuoto, tutto quel silenzio-

Aggiunse, abbassando gli occhi mentre il ricordo vivido di quei primi giorni del novembre 1981 tornava a tormentarla.

-non credevo nemmeno sarei riuscita a sopportare la vista delle loro bare mentre venivano calate nella terra umida-

Eppure, era rimasta lì, a guardare in silenzio, a qualche passo di distanza rispetto al gruppetto singhiozzante che aveva assistito alla funzione. Aveva riconosciuto quasi tutti i membri dell'Ordine: Albus Silente, in prima fila con la professoressa McGranitt la quale fu costretta ripetutamente a scostarsi gli occhiali sottili dal naso per tamponarsi gli occhi con un fazzoletto candido. C'erano i coniugi Weasley, quasi irriconoscibili dietro quelle espressioni tristi, così lontane dal loro consueto spirito ed entusiasmo. C'era Remus.

-non ci siamo nemmeno scambiati uno sguardo, una parola, un abbraccio, niente: ero così arrabbiata con lui, e credo che infondo anche lui lo fosse con me, per non aver capito, per aver lasciato che tutto precipitasse sotto i nostri occhi-

Meditò, tenendo lo sguardo fisso sui due nomi scolpiti nella pietra e nel tempo. James Potter e Lily Evans.

Le sembrava così strano, vederli impressi lì, su quella fredda lapide. Era rimasta a fissarli per molto tempo, anche dopo che tutti se n'erano ormai andati e nel piccolo cimitero di Godric's Hollow era tornato il silenzio. Era stata la stessa sensazione che aveva provato anni prima, osservando il nome di suo padre inciso su una pietra squadrata: il ricordo di una persona, di tutto quello che era stata, i suoi pensieri, le sue emozioni, le sue paure, finiva tutto lì, in un nome inciso su una pietra.

-sai, James aveva insistito per organizzarti una piccola festa a sorpresa per il tuo compleanno, nonostante tutto quello che stava succedendo. Allora mi era sembrata solo un'altra delle sue idee strampalate-

Ricordò mentre un sorriso amaro le si dipingeva sul volto: James aveva insistito così tanto perché il 3 di novembre lei e Sirius, che rigorosamente avrebbe dovuto essere all'oscuro di tutto, si fossero trovati "casualmente" a Godric's Hollow per l'ora di cena che alla fine Arya non aveva saputo far altro che sospirare e dargliela vinta.

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