Era passato un mese da quando avevo lasciato casa, ed era stato un mese difficile. Dopo essermi fregata con le mie stesse azioni non potevo più permettermi di stare male per lui. Sapevo che se avessi continuato a sentire dolore non sarei riuscita ad andare avanti.
Siamo ormai a settembre, e la scuola inizierà precisamente domani.
Dopo la mia rottura con Shawn, sono partita come previsto con la mia famiglia.
Anche il mio cuore si è spezzato in aeroporto quel giorno. Ma non mi aspettavo facesse così male.
Ho dato a Shawn una lettera da leggere, in cui spiegavo tutto.
Ho detto ai ragazzi che l'indomani sarei partita, e mi hanno tutti stretta in un grosso abbraccio. Non ho resistito e sono scoppiata a piangere.
Ho concluso con un mi mancherete e con un tornerò ogni volta che posso e li ho lasciati andare.
Sono tornata a casa e ho raccolto tutta la mia roba mettendola in un angolo con gli occhi lucidi.
Ho raccontato tutto quello che era successo a Madison, che non ha voluto lasciarmi sola, per questo è venuta con noi in Tennessee.
Ha fatto in fretta e furia le valigie e i biglietti ed è partita con noi.
In aereo ho dormito tutto il tempo, e quando siamo arrivati lì sembravo una persino normale. Appena Dylan mi ha mostrato la mia camera per quel mese mi ci sono chiusa dentro e ho pianto.
Ho pianto come mai avevo fatto prima.
Madison è entrata in camera mia e mi ha offerto una spalla su cui piangere.
Avevo represso le lacrime per troppo tempo, e poi sono scoppiata.
Stavo male. Ma davvero male.
Nei giorni seguenti sono migliorata: uscivamo tutti i giorni, il che mi permetteva di distrarmi, e ha funzionato per un po'.
A metà mese ho deciso che era ora di smettere: dovevo stare bene.
Me lo merito, ho pensato.
E così ho fatto. Ho posato in un angolo il telefono e mi sono concentrata sullo scopo di questa vacanza: divertirsi.
Non aveva senso pensare al passato guardando foto e messaggi. Dovevo guardare verso il futuro.
Il resto dei giorni sono volati. Ho conosciuto nuove persone, gli amici di mio fratello e persino qualche ragazza con cui ho stretto amicizia.
Adesso sono nella mia stanza nel dormitorio, che condivido con Madison.
Anche Dylan e Isaac condividono la camera.
È una stanza spaziosa compresa di bagno e cucina con divano, e mentre finisco di sistemare i miei oggetti personali, noto una maglietta in fondo alla valigia: una sua maglietta.
Con mano tremante l'afferro per poi portarmela al naso. Profuma ancora di lui.
Prendo dei respiri profondi e la metto in un cassetto dove conservo le cose più importanti: album di foto, regali e quell'anello.
Non sono più riuscita a vederlo al dito, così l'ho tolto. Mi ricordava costantemente quello che avevo e che ora non ho più.
Ho scelto di lasciarlo libero per il suo bene, non per un mio capriccio.
Madison esce dal bagno proprio nel momento in cui io ho finito di sistemare tutto.
Guardo l'orologio e son sicura che da un momento all'altro busserà mi fratello. Aveva detto che sarebbe passato con Isaac per poi uscire. Abbiamo in programma di visitare tutto il campus visto che ancora non lo abbiamo fatto.
Come previsto, dieci minuti dopo siamo insieme nel corridoio del dormitorio.
Sia io che Madison ci siamo iscritte al gruppo cheerleader, mentre i ragazzi alla squadra di football del college.
Dobbiamo ancora ritirare le uniformi, perciò ci dirigiamo al campo.
Dopo esserci presentate a tutto il gruppo, la capo cheerleader ci consegna le nostre uniformi, e devo ammettere che sono davvero belle: hanno i colori della scuola, ovvero il rosso e il bianco. Inoltre le ragazze non sono antipatiche come pensavo, quindi spero che diventeremo presto ottime amiche. Raggiungiamo i ragazzi che stanno ancora parlando con quello che suppongo sia il capo della squadra.‹‹Eccovi qui! Avete già ritirato le vostre uniformi?›› dice mio fratello passandomi un braccio sulle spalle.
‹‹Si e voi?››
‹‹Prese. Stavamo facendo conoscenza con alcuni membri della squadra.›› dice indicando i due ragazzi davanti a loro.
‹‹Loro sono Dave e Travis Ross.›› dice Isaac.
‹‹Piacere. Io sono Alyssa Collins, la sorella di Dylan. Lei è la mia migliore amica, Madison Beer.››
‹‹Quindi voi due siete fratelli.›› dice uno dei due. Travis, se non mi sbaglio.
‹‹Come voi del resto. Anche se mio fratello è più grande di me di qualche anno.›› dico facendo spallucce.
‹‹Si beh, anche Travis è più grande di me.›› dice Dave.
Tipici ragazzi della squadra di football. Belli e con sguardo affascinante.
Travis ha capelli neri e occhi azzurri, mentre Dave capelli biondo castano e occhi verdi. Questi due non sembrano neanche fratelli. Però ho come il presentimento che me li ritroverò spesso in mezzo ai piedi.
Rimaniamo un altro po' a parlare e poi andiamo in segreteria a ritirare i fogli con i nostri orari delle lezioni. Quando abbiamo finito è ormai ora di cena, quindi andiamo alla caffetteria del campus a cenare.
Mentre gli altri parlano pungo con la forchetta la mia pasta, senza mangiarla.‹‹Non mangi?›› chiede Isaac osservandomi.
‹‹Non ho fame.››
‹‹Facciamo così: se stasera mangi domani ti porto al centro commerciale.››
‹‹Davvero?››
‹‹Si. Potrai fare tutto quello che vuoi.››
‹‹Ci sto.››
Mio fratello e Madison rientrano nelle proprie stanze mentre io e Isaac passeggiamo nel giardino del campus. È buio e ad illuminarci ci son solo dei lampioni sparsi. Ci sediamo su una panchina, e sospirando mi appoggio al suo braccio.
‹‹Non voglio mai più innamorarmi. Vorrei non aver mai provato tutto questo.›› dico asciugandomi le lacrime.
‹‹Sai, questa esperienza ti è servita per farti crescere. Anche se forse ti sei innamorata del ragazzo sbagliato.›› dice stringendomi a sé.
‹‹Mi sento vuota. Non posso fare niente senza pensare a lui. Tutto mi riporta a qualcosa fatto insieme.››
‹‹Possiamo sostituire quei ricordi con dei nuovi. Con il passare del tempo starai meglio, il tempo porta via ogni sofferenza.››
‹‹Tu mi aiuterai?››
‹‹Certo. Lo farò sempre, piccolina.›› dice a voce bassa, baciandomi la testa.
‹‹Forza. Ti riaccompagno nella tua stanza. Domani è un nuovo giorno.››
Mi stringo a lui per provare a colmare una parte della tristezza che provo, e per quanto possa sembrare strano, mi aiuta. Forse questo ragazzo così testardo e spavaldo sarà la mia ancora di salvezza, qualcuno a cui posso aggrapparmi. Qualcuno che potrà sostituire il mio dolore con della felicità.
Angolo autrice:
Ehi girls! Spero che il sequel di Love at the first sight vi piaccia tanto quanto il primo! Da qua iniziano le avventure di Alyssa al college.
Che ne pensate?
Se vi va lasciate un commento e una stellina per sostenermi⭐️
Alla settimana prossima💖
-A.
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Never Say Never || Shawn Mendes
Genç KurguSecond book of the trilogy Alyssa ha finalmente finito il liceo, e dopo aver passato un'altra estate all'insegna del divertimento, parte per Miami insieme alla sua migliore amica, Madison. Si è lasciata alle spalle Los Angeles, i suoi genitori e per...