Capitolo 33

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Io e Madison ci dirigiamo a passo spedito verso il campo di football per iniziare gli allenamenti delle cheerleader. Nonostante abbiamo risolto le nostre divergenze, provo ancora un po' di rancore nei suoi confronti; tradirmi in quel modo, raccontando al mio ragazzo cosa era successo a Las Vegas - cosa di poco conto per di più, mi ha fatta sentire come se non mi potessi più fidare di lei. Mi ha chiesto scusa svariate volte e io le ho accettate, ma continuo a non fidarmi ciecamente di lei.

Con Isaac le cose sono ancora distaccate. Ho provato a parlargli, ma sembra che mi eviti apposta; dovrei lasciargli sbollire la rabbia, ma non ci riesco.

Per questo dopo aver appoggiato la borsa nel nostro spogliatoio mi dirigo in quello maschile; so per certo che sono appena arrivati perché ho visto mio fratello entrare insieme al suo gruppetto di amici.

‹‹Dove vai?›› mi chiede Phoebe mentre mi vede allontanarmi.

‹‹Dai ragazzi, torno subito!›› dico prima di svoltare l'angolo e sparire dalla sua visuale.

La porta dello spogliatoio è aperta e si sentono gli schiamazzi dei ragazzi. Dylan è il primo a vedermi, e dopo avermi fatto un occhiolino veloce, esce insieme a Travis, Dave e Cody. Isaac invece è in piedi che parla con Tyler ancora con il borsone in mano e sembra non mi abbia notato.

Prendo un respiro profondo, mi metto le mani sui fianchi per sembrare più decisa e mi schiarisco la voce per attirare la loro attenzione; come previsto, si girano tutti e due in contemporanea.

‹‹Dobbiamo parlare.›› dico.

Tyler capisce subito che è di troppo, e dopo avermi dato una pacca affettuosa alla spalla e avermi sussurrato un buona fortuna esce dallo spogliatoio dirigendosi in campo come tutti gli altri per riscaldarsi.

Isaac poggia il borsone e inizia a cambiarsi, mettendosi la pettorina con il suo numero.

‹‹Parla allora.›› dice scocciato.

‹‹È una settimana che non mi parli e quando lo fai mi tratti anche male. Bene.›› esclamo.

‹‹Come ti dovrei trattare scusa? Non sono io quello che ha mentito al proprio ragazzo dicendogli che non c'era nulla di cui preoccuparsi.›› sputa acido.

‹‹Ed è così dannazione! Non sapevo dovesse venire anche lui, l'ho scoperto solo nell'istante in cui lo visto, e poi sono scappata via! Se lo avessi saputo sarei venuta con te a Santa Barbara. E non me lo hanno detto perché se avessi saputo che c'era anche Shawn quella sera, sarei rimasta in casa tutto il tempo. Fine.›› sbotto esasperata.

Sospira pesantemente allacciandosi le scarpe.

‹‹Non sono arrabbiato con te perché lo hai visto, Alyssa. Era ovvio che tu non fossi a conoscenza del fatto che ci fosse anche lui, altrimenti conoscendoti non saresti nemmeno partita per non correre il rischio di incontrarlo. Sono arrabbiato con te perché ogni volta che c'è di mezzo lui, tu mi nascondi le cose. E non è giusto perché io sono sempre sincero e onesto nei tuoi confronti; così non fai altro che distruggere quello che abbiamo costruito in questi mesi. Ed è ora che tu capisca che non puoi continuare a dirmi delle bugie o omettere delle cose.›› spiega.

‹‹Sai perché ho deciso di non dirtelo?››

‹‹Sentiamo. Ma posso già immaginare quale sia la tua risposta.›› dice incrociando le braccia al petto.

‹‹Perché ogni volta che senti anche solo il suo nome, tu vai fuori di testa. Non lo sopporti a tal punto che preferiresti tagliarti un dito piuttosto che sentir parlare di lui. E ogni volta che ti dico qualcosa che lo riguarda tu ti arrabbi, e la finiamo sempre in questa situazione. Semplicemente volevo evitare tutto questo. Se te lo avessi detto ti saresti arrabbiato perché c'era anche lui.››

‹‹Si, mi sarei arrabbiato, ma dimmi che non ho ragione. Ogni volta che io non ci sono quel damerino del cazzo sbuca fuori da non so dove e cerca di approcciarsi a te. E questa cosa mi manda in bestia e tu lo sai bene.››

‹‹E io cosa ci posso fare? Ognuno di noi ha i propri amici, anche se non tutti sono in comune, ma io non posso semplicemente smettere di vederli perché ci potrebbe essere anche lui o perché tu vuoi che ti stia appiccicata. Prima di te anche io avevo una vita diversa. E non voglio chiudere quel capitolo.››

‹‹Quindi cosa vuoi fare?››

‹‹Per il momento voglio solo che torniamo come prima. Non ti sto chiedendo di perdonarmi, ma se proprio non vuoi stare con me, potremo... non so, essere amici?››

‹‹Ma che stai dicendo? Io ti amo, non potrei mai lasciarti. Le tue bugie mi fanno ammattire, ma non potrei mai vivere senza di te.›› dice avvicinandosi.

‹‹Lo stesso vale per me.›› mormoro.

‹‹Quindi ti perdono. Ma non farlo mai più per favore. Promettimelo.››

‹‹Te lo prometto.›› dico prima di baciarlo.

‹‹Andiamo? Siamo in ritardo.›› dice.

‹‹Andiamo.›› sussurro sorridendo.

Adesso si che sono felice.

Never Say Never || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora