Capitolo 8

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Quando finalmente arriviamo al parcheggio sono tutti lì che ci aspettano: mio fratello e Isaac, Tyler e Cody, Travis e Dave insieme a Phoebe e Lexy. Cameron e Lena ci aspettano all'entrata del locale, perciò dopo i soliti saluti, noi ragazze entriamo tutte nella mia auto mentre i ragazzi in quella di Dylan.
Dieci minuti dopo siamo davanti all'ingresso, e mentre gli altri si mettono in fila per entrare, cerco i miei amici.
Nonostante sia più alta del solito con i tacchi non riesco ad individuarli, perciò decido di chiamarli al telefono. Poco lontano da me sento la suoneria di Lena che suona, e quando mi giro verso destra li vedo a pochi passi da me che mi cercano.

‹‹Lena! Da questa parte!›› dico sventolando una mano per farmi vedere.

Raggiungiamo i ragazzi che sono quasi all'entrata, e dopo averli presentati uno per uno entriamo. Tossisco quasi subito per via della puzza di fumo, a cui nonostante tutto dovrei essere abituata.

‹‹Che puzza, è insopportabile.›› urlo all'orecchio della mia migliore amica per farmi sentire.

Annuisce e mi trascina insieme a Lena al bar. Lexy e Phoebe si uniscono a noi.

‹‹Propongo una gara di shottini! Chi regge di più vince!›› dice Madison.

Il barista ci guarda incuriosito ma non dice niente.

‹‹Mi ci vuole proprio una bella sbronza!›› dico ironica.

‹‹Puoi per una volta abbandonare la tua solita razionalità e divertirti?›› mi sgrida Lexy.

‹‹Come vuoi mamma.››

5 bicchierini di whisky dopo Madison barcolla già, mentre Lena si butta sui divanetti dove si trovano gli altri; ridacchia e getta le braccia al collo di Cameron baciandolo. È già ubriaca. Io invece sono seduta in braccio a Travis, che continua a punzecchiarmi i fianchi facendomi ridere. Isaac cerca di spostarmi sopra di lui, visto che non sopporta vedermi con qualcuno che non è lui.

Scruto mio fratello, che in questo momento sta parlando con Lexy. Non mi dispiacerebbe vederli insieme, penso.
Lei è molto dolce e carina, al contrario di quello che mi aspettavo.

Mi alzo di scatto e senza aspettare nessuno mi butto in pista per ballare.
Chiudo gli occhi e mi adeguo al ritmo della canzone, muovendomi come posso dato il poco spazio.
Non so quanto tempo passo così prima di sentire due mani appoggiarsi sui miei fianchi. Apro gli occhi per ritrovarmi davanti due occhi castani. Stropiccio gli occhi e guardo meglio: in realtà sono azzurri.

‹‹Ti senti bene?›› mi chiede Isaac.

‹‹Si, credo solo di aver bevuto troppo. Forse non sono poi così brava a reggere l'alcol.›› mormoro appoggiando la testa sul suo petto mentre mi accarezza la schiena.

E mentre le persone si scatenano in pista, noi rimaniamo fermi in questa posizione, dondolandoci appena e in silenzio.
In questo momento sto così bene tra le sue braccia, cuore contro cuore.
Stringo il tessuto della camicia bianca, oserei dire quasi trasparente di Isaac mentre mi gira la testa.

‹‹Bambolina, perché non andiamo via da qui? Hai bisogno di aria.››

‹‹No, voglio solo tornare al tavolo dagli altri. Ma...››

‹‹Ma? Cosa c'è?››

‹‹Potresti baciarmi?››

‹‹Cosa?››

‹‹Scusa, ma l'alcol mi permette di dire cose che non direi mai se fossi sobria e-›› non riesco a finire la frase perché la sua bocca si posa sulla mia.

È un tocco delicato, quasi più intimo di tutti gli altri baci che ci siamo scambiati. Come se fossi tornata a respirare, avvolgo le braccia al collo tirandogli i riccioli biondi. Un mugolio sommesso esce dalla sua bocca e come se il mio corpo reagisse al quel suono, le farfalle svolazzano nella mia pancia. Il mio cuore batte più velocemente mentre la sua mano accarezza la mia guancia.
Quando ci stacchiamo, resto incantata a guardare il suo petto che si alza e abbassa a una velocità elevata. In automatico sul mio viso spunta un sorriso, e gli stampo un ultimo bacio prima di afferrare la sua mano e tornare dai nostri amici.

Never Say Never || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora