Capitolo 9

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Alle nove in punto mi ritrovo in caffetteria insieme a Travis per fare colazione. Visto che per le seguenti ore non ci saremmo potuti vedere, abbiamo deciso che una mezz'oretta insieme sarebbe andata più che bene.

Mentre sorseggio il mio cappuccino, osservo Trav mangiare la sua crostata. È così concentrato che non si è nemmeno accorto che lo sto guardando da dietro la tazza.

‹‹Vedo i meccanismi nel tuo cervello girare da qui. Cosa ti preoccupa?›› chiedo appoggiando la mano sopra la sua sul tavolo.

‹‹Niente di grave. Solo... hai visto Phoebe stamani? Dave le ha mandato un messaggio ma non le ha risposto ed è preoccupato.››

‹‹Magari sta dormendo.››

‹‹La domenica va sempre a correre.››

‹‹Allora avrà lasciato il telefono in camera. Dì a Dave di passare in camera sua più tardi, se proprio è così preoccupato. Entro un ora dovremo uscire, perciò tornerà a breve.››

‹‹Si, glielo dirò.›› dice massaggiandosi le tempie.

‹‹Siete proprio uniti.›› dico sorridendo.

‹‹Siamo molto complici.›› conclude con un sorriso sbilenco.

Un ora dopo io e le ragazze siamo al lungomare per fare una passeggiata. Alla fine avevo ragione io, Phoebe aveva solo dimenticato il telefono.

Ci sediamo sulla sabbia, poco lontano dalla riva. Sospiro e mi perdo a guardare l'oceano; se c'è una cosa che ho sempre fatto, è questa.

‹‹Allora... ci vuoi dire cosa è successo ieri notte?›› mi chiede Lena.

‹‹Nulla di così eclatante, ero solo ubriaca. Dipende da cosa provo, che sia positivo o negativo e l'alcol amplifica le mie emozioni. Ieri sera ero felice quando siamo arrivati, però dopo si è avvicinata quella ragazza ad Isaac e me ne ha ricordato una quando ancora passavo del tempo con Shawn, e la cosa mi ha... destabilizzata, credo.›› ammetto stringendo le gambe al petto.

‹‹Tesoro... forse noi non sapremo niente del tutto passato, ne tanto meno chi sia questo Shawn, ma non puoi farti trascinare così dalle emozioni.›› dice Lexy prendendomi una mano.

‹‹Io ti capisco. Purtroppo solo andando avanti riuscirai a superarlo.›› aggiunge Phoebe.

‹‹Mi manca.›› mormoro.

‹‹Ma chi è esattamente?›› chiede Lexy.

‹‹Shawn è l'unico ragazzo che ha avuto. In realtà lei non voleva nemmeno affezionarcisi perché un anno dopo sarebbe dovuta partire per il college, ma è stato inevitabile. Si sono innamorati. In un anno l'ha vista più lui che io che sono la sua migliore amica.›› spiega imbronciata Mad.

‹‹Hanno passato Halloween, Capodanno e tutte le altre vacanze insieme. E i loro compleanni, che sono entrambi ad agosto. Inoltre sono andati insieme al ballo di fine anno e quando abbiamo preso lo chalet per festeggiare insieme il nuovo anno loro hanno scelto di stare in camera insieme.›› racconta Lena.

‹‹Avevamo già dormito insieme.›› dico arrossendo. E come dimenticarselo...

‹‹Ah si. Poi per il suo compleanno sono stati insieme.›› dice riferendosi alla mia festa.

‹‹Madison!›› strillo.

Imbarazzata mi copro il viso con le mani. Perché è sempre così spudorata?

‹‹Va bene, cambiamo argomento.›› dice Lena ridendo sotto ai baffi.

‹‹Per questo ieri avevi la sua maglietta?›› dice Madison.

‹‹Si. Volevo sentirmi di nuovo... a casa suppongo.›› dico mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

‹‹Perché non torni a casa per un paio di giorni con noi?›› propone Lena.

‹‹Non posso. Mi piacerebbe ma sarebbe un casino recuperare gli appunti, studiare per i test e per tutto il resto.›› dico dispiaciuta.

‹‹Mi sarebbe piaciuto rivedere la mia famiglia, visto che sono lontana da casa da agosto.›› aggiungo.

‹‹Agosto?›› chiede Phoebe.

‹‹Prima di venire qui abbiamo passato circa un mesetto in Tennessee, a Nashville.››

‹‹Doveva essere un viaggio di famiglia, ma io sono andata con loro perché lei stava male per Shawn. Avevano rotto il giorno prima.›› dice Mad.

‹‹Quindi è una cosa fresca, insomma.›› conferma Lena.

‹‹Decisamente si. Sono passati poco più di due mesi.›› dico guardando la data sul telefono, dove si trova l'immagine della mia famiglia al completo.

‹‹L'hai più rivisto?›› chiedo improvvisamente a Lena.

‹‹Si. Stava facendo una videochiamata con Cam.›› confessa.

‹‹Sta bene?››

In risposta muove la testa in segno negativo.

‹‹Aveva delle occhiaie gigantesche. Suppongo sia dovuto al tour e al get lag, ma a prescindere mi ha dato l'impressione che non dormisse molto la notte. Inoltre era molto freddo, ha a malapena chiesto come stavano i ragazzi.››

‹‹Immaginavo. D'altronde anche per me è lo stesso. Non sento i ragazzi da quando è cominciata la scuola.›› ammetto con l'amaro in bocca.

‹‹Come no? Mandano continuamente messaggi nel gruppo che abbiamo tutti insieme.›› dice Lena.

‹‹Non apro quella chat da due settimane. Mi fa male sentirli distanti. Va bene, basta così. Non parliamone più.››

Ci alziamo e parlando raggiungiamo la mia macchina. Controllo il telefono e trovo una chiamata persa da mia sorella. Continuo a fissare il suo nome fino a quando non decido che di pomeriggio la richiamerò. Sempre se sarò da sola o con gli altri.

Accendo la radio e imposto il navigatore della macchina per andare verso la fiera che si tiene in questi giorni. Non conosco ancora bene la città perciò vorrei evitare di perdermi.

Quaranta minuti dopo ci troviamo dall'altra parte della città, al confine con Fort Lauderdale. Scendiamo dalla macchina, parcheggiata non molto distante dalle bancarelle. È un posto molto tranquillo, pieno di bambini con i propri genitori che tirano per poter salire sulle giostre.

Giriamo intorno alle vie per vedere cosa hanno da offrire, e una in particolare attira la mia attenzione. Le ragazze si fermano insieme a me, guardandomi interrogative.

‹‹Voi proseguite pure, io vi raggiungo tra un attimo.›› dico loro.

Afferro un braccialetto completamente in pelle con il nome di mia sorella, uno con il nome di mio fratello, di Isaac e infine il mio. Prendo un raccoglitore dello stesso materiale per papà e uno per mamma, visto che ogni volta che andavo nel loro ufficio trovavo documenti sparsi in ogni dove.

Mentre pago il mio telefono riprende a squillare, e tirandolo fuori dalla tasca vedo che si tratta sempre di mia sorella.

Never Say Never || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora