Capitolo 20

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Rincominciare la solita routine a Miami è più traumatico del previsto. Corro da una parte all'altra del campus con la mia migliore amica alle calcagna. Siamo in ritardo alla prima lezione dopo le vacanze del ringraziamento e non so se il professore ci farà entrare in classe.

‹‹Muoviti Madison. Sei una cheerleader ma è più veloce una tartaruga di te!›› dico percorrendo il corridoio.

‹‹Ehi! Non ho preso il caffè quindi ti tocca sopportare la mia versione ritardata.›› dice mentre il petto si alza e si abbassa.

Busso alla porta che viene spalancata dal professore di letteratura inglese. Ci riserva uno sguardo truce mentre ci rimprovera.

‹‹Collins e Beer, siete in ritardo. Filate dentro e che non capiti più.››

‹‹Ci scusi.›› diciamo andandoci a sedere negli unici posti rimasti in seconda fila.

Cerco di prendere quanti più appunti possibili, ma mi viene difficile visto che la mia migliore amica fa di tutto per distrarmi. Mi tira i capelli o si rigira nelle dita delle mie ciocche, mi punzecchia la mano con la penna finendo per sporcarmi. Non riesco a fare a meno di pestarle le nocche con la matita all'ennesimo tentativo di distrazione.

‹‹Smettila Mad. Vorrei seguire la lezione.›› dico dandole una gomitata.

‹‹Ma è così noiosa e io mi sto annoiando.›› si lamenta.

‹‹Sai che te lo rinfaccerò quando mi chiederai gli appunti per gli esami?›› bisbiglio.

‹‹So che lo farai. Ma tanto mi presterai lo stesso gli appunti.›› dice sorridendomi.

Alzo gli occhi al cielo e aspetto che finisca la prima ora. Quando succede, raccolgo le mie cose infilandole nella borsa e uscendo velocemente dal aula. Guardo l'orario mentre Madison mi insegue; alla prossima ora dovrei avere economia, e l'ora dopo è buca quindi la userò per portarmi avanti con i compiti. Filo dritta al mio armadietto per prendere il libro di testo e quando lo chiudo, faccio un balzo finendo per far cadere i libri.

‹‹Cody! Mi hai spaventata!›› dico prima di chinarmi a raccogliere le mie cose.

‹‹Scusa, non era mia intenzione. Ti aiuto.›› dice raccogliendo la mia borsa.

‹‹Grazie. Anche tu devi andare ad economia aziendale?›› chiedo incamminandomi.

‹‹Si. Andiamo insieme?››

‹‹Certo. Allora, come sono andate le tue vacanze?››

‹‹Bene. Le tue? Sei sparita ad un certo punto in discoteca.››

‹‹Anche le mie bene. Sono andata a salutare un amica che non vedevo da tempo.›› mento.

‹‹Un amica? Forse avrò visto male io, ma era un ragazzo.›› dice inarcando le sopracciglia.

‹‹Era insieme alla mia amica. Che fai, mi spii ora?›› chiedo ridendo e sedendomi davanti al banco.

‹‹Non lo farei mai.›› balbetta arrossendo e grattandosi la nuca.

‹‹Rilassati, sto scherzando.›› dico.

Il professore entra in classe e smettiamo definitivamente di parlare. Subito dopo arriva Isaac che si siede immediatamente affianco a me.
Cerco di seguire la lezione ma ogni volta rimango incantata a fissare il mio fidanzato. I suoi occhi azzurri brillano alla luce del sole, le sopracciglia si corrucciano quando non capisce qualcosa e la sua bocca rosea forma un sorrisetto quando mi becca a guardarlo.

‹‹Hai bisogno di qualcosa bambolina?›› dice cercando di non farsi sentire dal professore.

‹‹No.›› balbetto arrossendo.

Mezz'ora dopo la campanella suona e con calma raccolgo le mie cose per poi uscire dalla classe. Saluto Isaac con un bacio e Cody con un cenno e mi dirigo verso il giardino; mi siedo sotto un albero e cerco di studiare francese. Tornare in camera sarebbe stato inutile, e siccome qui c'è abbastanza silenzio ed è una bella giornata tanto vale passarla all'aperto.
Ripeto più volte i concetti base dell'argomento fin quando non li memorizzo e svolgo gli esercizi.
Mi interrompo quando il mio telefono squilla. Lo cerco per rispondere prima che entri la segreteria; sulla mia faccia si disegna un cipiglio quando vedo il numero di Charlotte. A questo ora dovrebbe essere in classe.

‹‹Charlotte?››

‹‹Aly! Hai visto la foto che ti ho mandato?›› mi chiede agitata.

‹‹No perché? Che cosa è?››

‹‹Guarda tu stessa.››

Premo il tasto home ed entro nei messaggi. I miei occhi si spalancano quando vedo un manifesto di un esibizione qua a Miami che si svolgerà questo weekend. Chi è il cantante? Shawn Mendes ovviamente.
Perché io non posso vivere senza sentir parlare di lui? chiedo a me stessa.

‹‹Ci sei ancora Alyssa?›› chiede Char non sentendo nulla.

‹‹S-si. Ci sono.›› mormoro.

‹‹Ci andrai?››

‹‹No. Non dovrei. E poi Isaac non vorrebbe che ci andassi.›› sospiro.

‹‹Tu puoi fare quello che vuoi. E non sei costretta a dirglielo; comunque ti avevo preso un biglietto, l'ho spedito e dovrebbe arrivarti in questi giorni. Pensaci.››

‹‹Cosa hai fatto? Ma perché? Non so se ci andrò.›› dico stupefatta.

‹‹È un locale, quindi se proprio non vuoi farti vedere da lui basta che rimarrai nascosta.››

‹‹Va bene, a presto Charlotte.›› dico chiudendo la chiamata.

E adesso che faccio?

Never Say Never || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora