Capitolo 31

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Oggi è l'ultimo giorno che passerò qui con i miei amici in Nevada. Domani torneremo a casa, penso mentre finisco di decorare la torta.

Travis compie gli anni oggi, quindi abbiamo pensato di preparargli una torta per poi festeggiare stasera in qualche locale.

Una volta finita, la deposito in frigo e preparo la colazione da portargli a letto; metto un po' di tutto sul vassoio perché non so cosa preferisce. Salgo le scale cercando di fare meno rumore possibile, e una volta in camera poggio il tutto sulla cassettiera.

Mi siedo sul letto e penso a un modo per svegliarlo; alla fine decido di passargli una mano tra i capelli e di accarezzargli la guancia, nella speranza che funzioni.

Come previsto, pian piano apre gli occhi per poi accennare un sorriso pigro e richiuderli.

‹‹Buongiorno.›› cinguetto.

‹‹Buongiorno anche a te.›› dice strascicando le parole.

‹‹Ti ho portato la colazione.›› dico poggiandogliela affianco.

‹‹A cosa devo questa gentilezza?›› chiede stiracchiandosi per poi sollevarsi.

‹‹È il tuo compleanno no? E poi tu sei sempre gentile e dolce con me e in qualche modo devo ricambiare.›› dico sdraiandomi a pancia in giù.

‹‹Lo sai che non ce n'è bisogno.›› dice stampandomi un bacio tra i capelli e sistemandomi una ciocca ribelle.

‹‹Buon compleanno, Trav.›› mormoro stringendolo.

‹‹Grazie principessa.››

‹‹Forza, mangia che gli altri ti stanno aspettando.›› dico afferrando il telefono.

‹‹Ai suoi ordini!››

***

Arriviamo davanti al locale che i ragazzi hanno scelto per festeggiare Travis. Diversamente dagli altri, questo ha un aspetto trasandato che non ispira niente di buono.

‹‹Siamo sicuri che sia questo?›› chiedo osservando bene l'entrata.

‹‹Stai tranquilla, dentro è totalmente diverso.›› mi assicura Cameron.

‹‹Lo spero, voglio che Travis sia felice e si diverta.›› spiego.

‹‹Lo sarà.›› dice Lena facendomi l'occhiolino.

Intanto osservo Dave e Travis commentare una partita che stanno guardando da quando siamo usciti di casa.

‹‹Chi gioca stasera?›› chiedo a Lexy.

‹‹Non lo so, sicuramente qualche squadra interessante se la stanno guardando anziché stare con noi.›› dice.

Finalmente entriamo all'interno, ed è da lasciare a bocca aperta; il pavimento della pista da ballo è totalmente il vetro, e al fondo della stanza si trova un bancone gigante con sopra un piano riservato esclusivamente ai tavoli. Le luci poste ad ogni angolo della stanza rende il tutto più suggestivo.

‹‹Mi scusi, abbiamo prenotato un tavolo a nome Dallas.›› dice Cameron fermando un cameriere.

‹‹Certo, da questa parte.›› dice il ragazzo facendoci cenno di seguirlo.

Saliamo le scale che ci portano al nostro tavolo; tutta la nostra parete è fatta di vetrate, mentre i tavolini posti dall'altro lato sono delimitati da una balaustra anch'essa in vetro che si affaccia sulla pista.

‹‹Ma questo posto è magnifico! Perché non ci siamo mai venuti l'anno scorso?›› chiedo togliendomi il giubbotto.

‹‹Non sapevamo esistesse. Ce lo ha raccomandato Shawn.›› dice Nash.

‹‹Ah.›› dico soltanto sedendomi.

Guardo fuori dalla vetrata nel frattempo che anche gli altri si sistemano; la vista da qui è spettacolare.

‹‹Diamo i regali a Travis!›› dice Madison.

‹‹Regali? Mi avete fatto dei regali sul serio?›› dice sorridendo.

‹‹Certo, come potevo non farti un regalo?›› dico passandogli la mia busta.

Qualche giorno fa, quando siamo usciti a fare una passeggiata ho visto il regalo perfetto per Travis; dato che un tizio della squadra avversaria ha tentato di prenderlo a botte, ha dovuto staccarselo di dosso con le forze, finendo per rompere la sua maglietta del football. Allora sono entrata nel negozio e gliene ho fatta fare una nuova, anche se diversa da quella precedente. Certo, sul retro ha sempre il suo cognome con sotto il numero, ma il davanti l'ho fatto personalizzare per far sì che si abbinasse con la mia.

‹‹Come sapevi che me ne serviva una nuova?›› chiede osservandola.

‹‹L'ho sentito da un uccellino.›› dico facendo spallucce.

‹‹Grazie.›› dice abbracciandomi.

‹‹Si abbinerà con la mia. La indosserò quando i campionati delle cheerleader saranno finiti e starò sugli spalti a fare il tifo.››

‹‹E Isaac? Non si arrabbierà?››

‹‹Non è geloso, sa che sono la sua ragazza e che nessuno mi porterà via da lui. E comunque posso tifare per tutti e tre.›› spiego.

‹‹Tutti e tre?››

‹‹Tu, Isaac e Dylan. Lo sai che mio fratello è particolare.›› dico facendo un sorrisetto di sbieco.

Intanto che gli altri procedono nel dargli i regali, io vado a prendermi qualcosa da bere.

Sorrido mentre penso che domani potrò rivedere il mio ragazzo; anche se non sembra, mi è mancato tanto in questi giorni. Ci siamo sentiti per telefono, lo stesso con Dylan, ma è difficile stargli lontana quando sono abituata a vederlo tutti i giorni.

Almeno in aereo sarò con lui.

E gli dovrai dire che hai visto Shawn, aggiunge il mio subconscio.

Già, mi toccherà fare anche quello. Spero che non si arrabbi, quando si tratta di lui non c'è ragione che tenga, va sempre in escandescenza.

Never Say Never || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora