Capitolo 36

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Insieme ai miei amici ci dirigiamo verso il campo per riscaldarci prima della semifinale della stagione. Se vinciamo questa partita andiamo alle finali, che ci apriranno le porte per l'anno prossimo al campionato più prestigioso che esiste.

Chiacchiero con Phoebe mentre osservo i ragazzi, che rimangono in silenzio. Sono tutti tesi come una corda di violino oltre che nervosi. Isaac sembra il più nervoso di tutti, perciò congedo Phoebe e raggiungo il mio ragazzo prendendolo per mano. Gira il viso verso di me, precedentemente corrucciato, per poi rilassarsi appena si accorge che sono soltanto io.

In queste settimane siamo sempre più attaccati l'uno all'altro, e sembra non dispiacergli per niente. Quasi tutti i pomeriggi mi reco nella sua stanza per studiare insieme a lui o semplicemente per passare un po' di tempo insieme. Spesso c'è anche mio fratello insieme a Lexy, quindi ci divertiamo a ballare tutti insieme.

Alcune volte ci hanno anche raggiungo gli altri, perciò abbiamo deciso di creare un appuntamento settimanale: tutti i giovedì ci ritroviamo in stanza per stare tutti insieme e per mangiare una pizza mentre guardiamo un film.

‹‹Sono nervoso.›› ammette Isaac stringendomi la mano.

‹‹Lo avevo notato. Rilassati, siete bravi altrimenti non sareste arrivati fin qui. E poi non giocate ancora contro i Bull Sharks, quindi dovrebbe essere una passeggiata. Non avete motivo per essere nervosi.›› dico.

‹‹Sono le semifinali, Alyssa. Se perdiamo questa partita siamo fuori dal campionato e l'anno prossimo non potremo partecipare a quelle di livello maggiore.››

‹‹Vi state preoccupando troppo. Avete delle tecniche di difesa e attacco super efficaci, siete veloci e coalizzati. Fate un grosso respiro e calmatevi.›› dico massaggiandogli le spalle.

‹‹Entri con me nello spogliatoio?›› mi chiede.

‹‹Dovrei fare riscaldamento con le cheerleader...›› inizio a dire.

‹‹Ti prego, solo tu riesci a calmarmi.››

‹‹Va bene, ma non resterò a lungo, altrimenti Lexy mi ammazza.››

‹‹È troppo impegnata con tuo fratello per poter pensare anche a te.›› sghignazza indicandoli.

Quando mi giro vedo mio fratello seduto per terra con le braccia incrociate al petto e le guance gonfie. Lexy cerca di tirarlo su ma senza risultati. Scuoto la testa e mi avvicino a loro.

‹‹Si può sapere cosa stai facendo?›› chiedo a Dylan.

‹‹Non si vuole alzare perché gli ho detto che dopo la partita non posso stare con lui.››

‹‹Dio mio, sei proprio un bambino. E meno male che sono io la più piccola qui. Charlotte ti prenderebbe in giro per la tua maturità in questo momento.›› dico provocandolo.

‹‹Non m'importa.››

‹‹Alzati razza di babbuino che non sei altro.›› dico tirandolo per un braccio.

Lexy mi dà una mano e insieme riusciamo a tirarlo su e mandarlo nello spogliatoio.

Mezzora dopo la partita sta iniziando, gli spalti sono pieni di studenti che sono venuti a vedere la partita e le cheerleader della squadra avversaria si posizionano nel lato opposto al nostro.

‹‹Ragazze date il massimo, le dobbiamo stracciare, avete capito?›› urla Lexy.

‹‹Si!›› rispondiamo in coro.

La squadra avversaria, i Dark Demons, sono piuttosto calmi e sicuri di loro. Almeno non sembrano intenzionati ad attaccar briga con la nostra squadra. Giocano tutte le loro carte, ma i nostri giocatori sono più bravi e quasi sempre riescono a sottrargli la palla e fare punto. Osservo il mio ragazzo in campo e poi Travis, che sembra essere ancora nervoso.

Non vorrei che facesse qualche sciocchezza, ma non posso sempre stargli dietro a ricordargli che se vuole giocare e avere un futuro nel mondo del football deve stare attento a non commettere passi falsi.

Poco prima che scatti la pausa di un quarto d'ora, vedo Dave stringere le spalle e scuotere Travis, che sembra come in trance.

Pochi minuti dopo suona il fischietto che segna la fine del primo tempo, così non spreco tempo nemmeno a bere e mi catapulto in campo.

Faccio i complimenti al mio ragazzo e lo incoraggio a continuare così, gli stampo un bacio e gli lancio un asciugamano dato che è tutto sudato. Corro da Travis che si tiene la testa con le mani ed è seduto per terra; mi inginocchio alla sua altezza e gli sposto le mani.

‹‹Che ti prende?›› gli chiedo.

‹‹Io... ho visto mio padre tra la folla e lui non viene mai alle nostre partite, mi ha sempre disprezzato e... non lo so, mi ha mandato in tilt questa cosa.›› mi spiega a fatica.

‹‹Vieni con me.›› dico prendendolo per mano.

A passo svelto ci dirigiamo verso lo spogliatoio che è vuoto per fortuna.

‹‹Siediti nella panca. Dov'è il tuo borsone?›› chiedo.

‹‹Vicino a quello di Dylan.›› mormora.

Prendo l'acqua e un asciugamano che bagno per passarglielo in faccia togliendogli il sudore.

‹‹Ora calmati. Non è successo niente. Dopo la partita, se vorrai, potresti andare a parlargli. Ma non lasciare che la sua presenza mini la tua sicurezza nel campo. Non permetterglielo a nessun costo.›› dico prendendogli il viso tra le mani e accarezzandolo.

‹‹Va bene.›› balbetta.

‹‹Chiudi gli occhi e concentrati sulla respirazione, dovrebbe aiutare a calmarti.››

‹‹Grazie. Ma ora andiamo prima che Isaac mi spacchi la faccia perché sei con me e non con lui.››

‹‹Non ti preoccupare di lui, sa che ci tengo molto a te. Non m'impedirebbe mai di aiutarti.›› dico prima di tornare dalle cheerleader.

La partita rincomincia e mentre svolgo il mio compito tengo d'occhio Travis che sembra essersi calmato; durante un passaggio Travis sussurra qualcosa a Dave che si gira verso gli spalti. Probabilmente gli ha detto che loro padre è lì a guardarli. Come previsto, anche Dave si paralizza per un secondo, per poi riprendere a giocare.

Alla fine siamo noi a vincere questa partita, assicurandoci un posto alle finali. Abbraccio le mie compagne e poi scendiamo tutte in campo ad abbracciare i nostri fidanzati. Abbraccio anche Travis, contenta che per una volta sia riuscito a gestire i suoi sentimenti.

Quello che si prevedeva un disastro alla fine si è trasformata in una delle partite più epiche, dove abbiamo stracciato la squadra avversaria lasciandoli sotto di molti punti.

-4 alla fine della storia.🌸

Never Say Never || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora