Never Say Never || Shawn Mendes

Capitolo 29

La luce che entra dalla finestra mi costringe a girarmi dall'altro lato del letto, accentuando così il mio mal di testa. Emetto un lamento e tiro la coperta per coprirmi meglio, poi mi accorgo che in realtà la coperta non c'è proprio.

Ma dov'è finita? mi chiedo.

Tasto il letto alla cieca, ma non trovandola decido di aprire gli occhi. Sono sola e la coperta è caduta per terra; il telefono segna le otto del mattino, orario piuttosto insolito per cui essere svegli il primo gennaio.
Decido di alzarmi e andare a farmi una doccia visto le condizioni in cui riverso; inoltre indosso ancora il vestito di ieri sera mentre i miei capelli sono tutti arruffati.
La testa mi fa male ma poco importa mentre ripercorro mentalmente ieri notte; intanto sfrego la pelle per togliere via ogni traccia di sudore, come se potessi cancellare il fatto di aver visto Shawn.
Quando finalmente sono andata avanti ecco che spunta dinanzi a me un nuovo ostacolo che non so se sarò in grado di superare.
Sospiro e tampono con l'asciugamano la pelle bagnata per poi asciugare i capelli; sono sicura che tra qualche ora mi aspetterà qualche bella ramanzina da parte dei miei amici.
Ma come faccio? Non sarò mai pronta a rivederlo, figuriamoci a instaurare un rapporto con lui.
Non potremo mai essere solo amici e questo è chiaro, lo abbiamo capito tutti.
Ma non posso nemmeno essere d'intralcio alla sua carriera, per questo continuerò per la strada che ho scelto.
————————————
Shawn's pov.

Rivedere dopo tanto tempo i miei amici mi riporta indietro a qualche mese fa, quando ancora vivevo a Los Angeles e non dovevo girare il mondo.
Con un bicchiere di champagne in mano mi dirigo a passo spedito verso Cameron per chiacchierare.

‹‹Allora, come va con Lena?›› chiedo bevendo un sorso.

‹‹Bene. Siamo molto felici.›› dice cercandola con lo sguardo.

‹‹Dove è finita? Ancora non l'ho salutata.››

‹‹Sarà da qualche parte con le ragazze.›› spiega.

‹‹Quali ragazze?›› chiedo incuriosito.

‹‹È con Madison e Phoebe, una amica del college di Alyssa.››

‹‹Cè anche lei?›› chiedo sconvolto.

‹‹Si. Ma non so dove sia. Immagino che starà ballando con Travis in questo momento.›› dice.

E adesso chi diavolo è questo Travis? Prima Isaac e adesso un altro ragazzo?

‹‹È fidanzata?›› mormoro.

‹‹Si ma non con lui. È il suo migliore amico, anche lui conosciuto al college. Adesso sta con Isaac, che però non è qui ora.››

Stringo il bicchiere e contraggo la mascella mentre assimilo le nuove notizie.
A quanto vedo ha fatto in fretta a rimpiazzarmi.

‹‹Non giudicarla così in fretta. Ha sofferto anche lei, ma ha deciso di andare avanti. Isaac le è sempre stato vicino, anche quando stava con te, quindi è ovvio che appena ne ha avuto l'occasione si sia infilato in mezzo alle crepe del suo cuore.›› spiega stringendomi una spalla.

‹‹Non la sto giudicando. E comunque non mi importa. Non più.›› dico scolando il resto dello champagne.

‹‹Se lo dici tu.›› dice con una alzata di spalle.

Per tutto il resto della sera faccio avanti e indietro tra il tavolo dei miei vecchi amici e tra quello del mio team con cui passo quasi tutto il mio tempo.
Dopo la mezzanotte, mentre sto andando a prendere un altro bicchiere di qualche alcolico, incrocio gli occhi della ragazza che da qui a cinque mesi non ha fatto che evitarmi.
Subito scatta via, e io di conseguenza, come se avessi preso una scossa elettrica balzo in piedi al suo inseguimento.

‹‹Alyssa aspetta!›› dico mentre cerco di raggiungerla.

Non mi può scappare anche questa volta, ha delle cose da spiegarmi quella ragazza.
Cerco in fretta e furia le chiavi della macchina mentre la vedo spalancare la porta dell'uscita.
Mentre la inseguo perdo di vista la macchina, finendo per non vederla più; faccio più volte il giro delle strade intorno ma senza trovare nessuna traccia del suo passaggio. Accidenti, eppure c'è la neve e dovrebbero vedersi i segni delle ruote, ma niente da fare, sul terreno non c'è nulla.
Sbatto le mani sul volante mentre impreco per la milionesima volta.

Anche questa volta mi è sfuggita, lasciandomi con il cuore in subbuglio e la testa con mille domande.
Adesso basta, è giunta l'ora di smettere di pensare a lei.
Basta correrle dietro, è l'ultima volta che lo faccio.
Andare avanti è l'unica soluzione. E dovrò farlo senza di lei.