Jacob's pov.
Raggiungo mio padre che è in veranda."L'ho vista papà, è una sirena" si volta verso di me, e sorride lievemente.
"Sono così felice che tu l'abbia trovata, sapevo della sua natura"dice avanzando verso di me con la sua sedia a rotelle.
"Come mai la conosci?" Dico sedendomi al suo fianco.
"Conosco sua nonna Grace" dice malinconico.
"Che è successo tra voi? Perché mi hai avvertito quando hai detto che la sua natura potrebbe impedirci di essere felici?" Lo guardo interrogativo.
"Noi lupi scegliamo con l'imprinting una compagna per sempre, con cui creare una famiglia, alla quale saremo sempre devoti, ma le creature acquatiche agiscono diversamente" si rattrista parlandone, ma devo sapere.
"Ovvero?" Chiedo ancora.
"Sono abituati a riprodursi e poi lasciare i loro figli in grotte, sono poche le specie marine che non lo fanno, e poi comunque sono libertini, gli importa poco dell'imprinting, su di loro non ha grande effetto quanto su una persona normale" dice guardando l'orizzonte.
"Mi stai dicendo che scapperà da me? O che peggio ancora, avremo dei figli e mi abbandonerà con loro?!" nervosamente mi rivolgo a lui.
"No, non è detto. L'ha cresciuta Grace, forse le avrà impartito valori diversi, forse lei è l'eccezione" mi rassicura.
"E perché tra te e Grace non è andata?" chiedo.
"Grace era giovane, quando stavamo insieme, lei non era consapevole di molte cose" continua: "quando è diventata madre di Marine, la madre di Cariba, ha capito molte cose, e perciò poi ha allevato lei stessa la piccola ed Emma, sua sorella"
"Va bene, ti ringrazio" dico posando la mano sulla sua spalla.
"Jacob, ascolta" diventa serio.
"Qualunque cosa succeda, tu perdonala e continua ad amarla, anche se già lo farai perché ormai il tuo imprinting è suo, ma ti supplico, non lasciartela scappare, fate in modo di trovare sempre un compromesso, o succederà quello che è successo a me con Grace" dice nostalgicamente.
Continua: "amala intensamente, proteggila da ogni cosa, abbi cura di lei. Io ho avuto l'imprinting con sua nonna, ma poi ho dovuto dimenticarla, e finalmente sei arrivato tu. Ma credimi, anche se amavo tua madre, non c'è giorno che sia passato lontano da Grace in cui io non l'abbia pensata. Era così unica e particolare, come Cariba, era speciale, e non solo per una coda e dei poteri, ma semplicemente il suo spirito era incomparabile a qualunque altro"
Sento gli occhi pizzicare, ma sono un lupo, i lupi non piangono mai.
"È pronto il pranzo" Emily si affaccia sulla porta della veranda.
"Arriviamo" dico annuendo.
"Va bene papà, non ti preoccupare, farò ciò che dici" dico per poi spingere la sua sedia in sala da pranzo.
"Jacob!" sento gridare in un sussurro dalle scale.
È Cariba.
Ha un asciugamano addosso.
"Mi servirebbero dei vestiti e la biancheria pulita" si porta disperata una mano alla fronte.
"Aspetta, ci penso io" dico portandola in camera.
Le do un paio di miei boxer grigi.
Li guarda stranita ma poi li prende.
"I miei vestiti ti staranno troppo grandi, dovrei chiedere ad Emily qualcosa" dico scendendo giù a chiamarla.
Nel frattempo, Cariba ha messo i boxer.
"Vieni tesoro, dovrei avere qualcosa, anche se dato il tuo fisico esile, ti staranno senz'altro grandi anche i miei vestiti" dice facendole strada verso camera sua.
Sono proprio curioso di sapere che le darà da mettersi.
Cariba's Pov.
Sono davanti al suo armadio, e sono quasi certa che mi starà tutto enorme.Certo, lei ha un bel fisico, ma il problema qui è che io sono bassa, molto bassa.
Mi da una t-shirt rossa, semplice, che io annodo sul fianco poiché troppo grande per me.
"Ho questi pantaloncini neri, gli avevo comprati tanto tempo fa, ed ora sono troppo piccoli per me, se ti stanno, te li regalo" dice dandomeli.
Me li metto, e devo dire che mi stanno alla perfezione.
Sono neri, attillati e ad alta vita, come piacciono a me.
Sono semplici, ma hanno il loro effetto.
Mi da un paio di calzini che sono costretta a ripiegare sui bordi perché anche quelli sono troppo grandi, ed infilo le mie vans nere old school.
"Devo dire che per essere un outfit arrangiato, stai davvero bene" dice soddisfatta per poi farmi strada giù, dove c'è Jacob e gli altri.
Mi guardano tutti attentamente, e vedo i loro occhi cadere anche sul mio sedere.
Jacob si schiarisce la voce per far capire che non devono farlo.
Mi siedo accanto a lui.
"Come fai a stare bene con tutto?" sussurra facendomi arrossire.
Paul mi guarda sorridendo maliziosamente, ma scosta velocemente lo sguardo non appena Jacob lo incrocia.
"Dopo pranzo ti va di andare a fare un giro qui da queste parti?" dice Jacob.
"Sì, va bene" dico sorridendo.
"Possiamo venire con voi?" Dice Paul provocatorio, e gli altri ci guardano aspettando una risposta.
Jacob rotea gli occhi, e sbuffa.
"Va bene, sì sì" dice annoiato.
Billy, Sam ed Emily ridacchiano alla scena.
Io faccio spallucce e continuo a mangiare.
__________
L'ho scritto all'improvviso, spero solo che questa storia vi piaccia♥
STAI LEGGENDO
"L'eccezione"
Novela JuvenilFare la rivoluzione là dove la normalità non esiste, rendersi unici nella rarità, nel bene e nel male. Chi ha detto che due razze distinte non possano amarsi?