"Un'altra realtà"

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Cariba's Pov.

Durante la giornata, le mie forze cominciano a prendere il pieno possesso di me.

Forse Carlisle aveva ragione, sono davvero un pericolo.

Ci sono due donne incinte e una bambina piccola, rischio di mettere a repentaglio troppe vite.

"Nonna" chiamo mia nonna Grace, che subito si sofferma per ascoltarmi.

"Sta succedendo qualcosa, anzi, 'mi' sta succedendo qualcosa" enfatizzo sul 'mi' e mi guarda confusa.

"Mi è stato diagnosticato un gene incognito, l'unica cosa che posso sapere, è che è malvagio e sta divorando il poco di umano che ho ancora" deglutisce alle mie parole.

"La luna ti sta...Trasformando" mi guarda fissa negli occhi.

"Cariba...Non so per quanto tempo sarai ancora tu" abbassa lo sguardo: "proprio come Julia, la mia amica sirena quando avevo la tua età" si siede.

"C-cosa le è successo?" Solleva lo sguardo, e poi lo abbassa nuovamente.

"Lei si è trasformata, è diventata parte della piscina naturale, parte della luna stessa...Ma quando il poco di umano in lei le fece luce su quanto stesse diventando pericolosa per la propria famiglia, si suicidò" una lacrima le riga il volto, e l'abbraccio.

Senza volere, metto troppa forza, tanto che se non avesse urlato di staccarmi, avrei potuto ucciderla.

Sbarriamo entrambe gli occhi.

"Tu...Cerca di non avere contatti fisici con nessuno" cerca di consigliarmi cosa fare.

Scuoto la testa.

"In questa casa rischio di fare male a troppe persone" mi allontano da lei.

I ragazzi si avvicinano a noi, e tutti ci sediamo.

"Sentite...Ragazzi" dico chiamando l'attenzione di tutti, che dalla mia serietà percepiscono la gravità.

"Sto diventando troppo pericolosa, inizio a non avere più sonno, solo fame occasionale, inizio ad essere troppo forte, non ho più assolutamente il controllo dei miei poteri" mi guardano preoccupati, io stessa non immaginavo che tutta la situazione potesse peggiorare così velocemente.

A dare prova del fatto che non controllo più i miei poteri, è il bicchiere di coca cola di Leah, che evapora affianco a me, senza che io lo volessi, sotto gli occhi di tutti.

A dare prova del fatto che non controllo più i miei poteri, è il bicchiere di coca cola di Leah, che evapora affianco a me, senza che io lo volessi, sotto gli occhi di tutti

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Leah sbarra gli occhi, e poi mi guarda.

Abbasso lo sguardo e continuo: "è necessario un cambiamento-" mi interrompe Paul: "non pensare di andartene o robe del genere!" Sbotta.

"Paul! In questa casa, due donne sono in gravidanza, c'è una bambina, e ci siete tutti voi" sospiro: "se rimarrò qui ancora per molto, finirò per appiccare incendi, ed ucciderò qualcuno prima di rendermene conto!" Urlo, e mi guarda quasi sul punto di piangere.

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