"L'eccezione"

"Fuggire da sé stessi, si può?"

Cariba's Pov.

Finalmente sono ritornata alla riserva.

L'aria è poco fresca, si sente l'odore delle piante, c'è una pace incredibile.

Mi avvicino alla mia casa, ed entro facendo piano.

Jacob è seduto sul divano, serio, in silenzio.

So che è arrabbiato con me, l'ho ignorato, ma lo sono anch'io con lui perché non riesce a capirmi.

Perciò passo alle sue spalle, lui scuote la spalla come se avesse avuto un brivido al mio passaggio, e guarda verso il basso.

L'aria in casa non è tesa, anzi, è molto tranquilla.

Embry è col bambino, che dorme sul suo petto mentre lui lo osserva incantato.

Davvero una bellissima scena.

Xiley parla con Emily del parto, e su quanto sia stata dura ma comunque una bellissima esperienza.

Sam aiuta Seth a smontare una motocicletta fuori dal garage, Paul è con loro, e Quil gioca con Clara.

Billy e mia nonna sfogliano un vecchio album dei ricordi polveroso, non vedevo quel cimelio da anni.

Così, decido di avvicinarmi.

"Oh, Cariba, giusto in tempo, guarda, tu quando avevi sette anni" mia nonna osserva quella foto, per poi farmela vedere.

La guardo, la guardo malinconica.

Non assomiglio più a quella bambina serena.

Perché le cose sono cambiate così precipitosamente?

Perché non sono rimasta così piccola ancora un'altra volta?

Come quando in un lago calmo getti un sasso.

L'hai scosso un po', si è mosso.

Ora è di nuovo calmo, ma quel sasso è ancora lì.

E quel lago, nel non sarà più lo stesso.

Come le gocce di pioggia, si schiantano sul suolo, eppure prima, volavano leggere nell'aria.

Come qualsiasi cosa che inizia con un sorriso, e finisce con un muro.