Cariba's pov.
È mattina, questa foresta ha un'immagine più incantevole sotto i raggi del sole, posso vedere ogni singolo dettaglio.
"Cariba, oggi devo occuparmi dell'ultimo carico, perciò sarai sola, ti scongiuro, non fare danni e non metterti nei guai" Emma è sempre super protettiva e preoccupata per me.
"Emma, non mi basta solo un giorno per incendiare tutto, tranquilla" ironizzo, e lei ride.
"A parte gli scherzi, sta attenta" dice tornando ad un tono pacato.
Annuisco e lei prende le chiavi del pick up lasciandomi da sola.
Mi rilasso sul divanetto per poi addormentarmi profondamente.
"Nel sogno".
"Australia, Mako, sole, sono a casa!
Il mare è limpido, le creature vivono in armonia.
Nulla può rovinare tutto questo.
Posso sentire l'odore di salsedine quando tiro la testa fuori dall'acqua.
È tutto reale.
"Cariba". Mi volto, e no, avrei non voluto vederlo ma è lì, e lui sa di me.
"Derek, che vuoi ancora?" dico immergendomi in acqua per evitare l'obiettivo della sua fotocamera, ma ormai sono sulle sue foto, ormai sa di me.
"Non scappare, ancora un'altra foto da pubblicare sul giornale!" ironizza scattando un'altra foto.
"Smettila! Pensavo mi amassi!" dico disperata.
"Amarti? Stavamo insieme, certo, ma non è detto che ti amassi" dice provocandomi.
"Ti prego, basta, è finita tra noi, e non voglio che tutti sappiano di me!" urlo con tutto il fiato che ho dentro.
Mi sorride con cattiveria, fa partire il motore e va via con il suo dannato gommone.
Le lacrime scendono sulle guancie.
"Tutti sapranno di me, finirò in un circo" dico immergendomi e nuotando verso la piscina naturale.
Sento un campanello suonare, svegliati Cariba, svegliati!
Socchiudo gli occhi, e sono sul divano di casa mia, nella foresta, lontana da Derek.
"Vorrei tanto dimenticare queste scene, ma ritornano sempre in sogno, trasformandosi in incubi" dico a me stessa, scendendo giù dalla veranda per vedere chi è.
Apro la porta, e vedo Jacob.
"Buongiorno, splendore" dice facendomi arrossire.
"Buongiorno" dico timidamente facendolo accomodare.
"Questa casa è bellissima" dice guardandosi attorno.
"Grazie" dico facendomi strada verso la veranda.
"Ti vedo un po'...Triste" dice passandomi l'indice sul mento.
"Ho fatto un incubo" dico ricordando Derek e quella stupida fotocamera.
"Che incubo?" Chiede preoccupato.
"Non...posso dirtelo" dico rattristata, e mi guarda inizialmente imbronciato, per poi divenire più pacato.
"Se non vuoi dirmelo, fa nulla, l'importante è che tu sappia che era solo un incubo" dice stringendomi a lui.
Come vorrei che fosse davvero solo un incubo, invece è successo realmente.
Non dovrei dargli tanta confidenza, ci conosciamo da appena due giorni, però lui ha qualcosa di speciale.
Mi guarda per pochi istanti, e un brivido percorre la mia schiena, ho visto delle immagini, ma non riconosco i volti.
STAI LEGGENDO
"L'eccezione"
Teen FictionFare la rivoluzione là dove la normalità non esiste, rendersi unici nella rarità, nel bene e nel male. Chi ha detto che due razze distinte non possano amarsi?