Dopo pranzo, Jacob e gli altri chiacchierano, scherzano e si divertono, io invece mi siedo con Emily per qualche istante prima della passeggiata con i ragazzi.
"Allora, ti senti ambientata?" Dice mentre lava accuratamente i piatti.
"Sì, siete una bella famiglia" dico sorridendo lievemente.
"Beh, facciamo solo del nostro meglio, tesoro, sei dei nostri ormai" dice sorridendo.
"Andiamo, Cariba" dice Jacob porgendomi la mano, che afferro timidamente.
Credo che sarà capace di farmi arrossire ogni volta, come se fosse la prima.
Noto che nessuno di loro ha la maglietta, ma non mi faccio molte domande su questo dettaglio e mi limito a seguirli.
Ci rechiamo in un posto bellissimo, pieno zeppo però di ruscelli.
Ruscelli=acqua, ed acqua=coda.
Tiro verso di me Jacob.
"È troppo pericoloso, lo scopriranno, potrebbe finirmi una goccia addosso in qualunque momento" dico ansiosa.
"Ci sono io, non temere" dice rassicurandomi con uno di quei suoi sorrisi.
"Ehy Cariba, perché non hai portato il costume? Volevamo fare un bagno con te" dice provocandomi Jared.
"I-io...Non so nuotare" dico mentendo spudoratamente, e Jacob mi guarda cercando di reggermi il gioco.
"Sì, è vero, stamattina è caduta in un ruscello e non riusciva a non affondare" dice cercando di sembrare credibile, ma si vede lontano un miglio che neppure lui sa mentire.
"E poi piccola com'è, non riesce nemmeno a muovere quelle gambe" aggiunge Paul, e no, neppure lui è credibile.
"Uh, ma davvero, piccola Cariba? Non sai nuotare?" Dice avanzando verso di me.
Jacob mi prende dai fianchi spostandosi davanti a me.
"Non sa nuotare, niente giochetti, Jared" dice a denti stretti.
"Va bene, va bene" alza le mani per poi tuffarsi con Embry e Quil.
"Grazie ragazzi" sussurro a Paul e Jacob.
"Non c'è di ché, sirenetta" sussurra Jacob stringendomi.
"Allora Jacob, ti tuffi o stai attaccato a lei per sempre?" Dice Embry sbuffando.
"Dai, va con loro, starò qui" dico pacatamente.
"Sicura?" Dice titubante.
"Ma certo" ribadisco.
"Sta attenta a Paul, rimarrete soli" dice baciandomi la fronte per poi tuffarsi.
Sento cingermi i fianchi.
"Andiamo a fare un giro per conto nostro, che ne dici?" Sussurra provocatorio.
"Veramente i-io" e prima che possa finire la frase, mi ha preso dal braccio e trascinata via.
"Dai, volevi davvero stare lì a fissarli mentre si divertono?" Dice sbuffando.
Mi prende in braccio e mi porta su un tronco caduto per terra.
La sua distanza dalla mia faccia e poco meno di 10 cm, e la situazione diventa tesa.
"Paul, con Jacob è iniziato qualcosa, e non è bello che tu ti metta a rapirmi per baciarmi" dico scostandomi.
"Ma scusa, ti ha mollata lassù con me per tuffarsi giù in un fiume a divertirsi con gli altri, ci tiene davvero così tanto?" Dice, ed in effetti, non ha tutti i torti.
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"L'eccezione"
Teen FictionFare la rivoluzione là dove la normalità non esiste, rendersi unici nella rarità, nel bene e nel male. Chi ha detto che due razze distinte non possano amarsi?