Contenuti espliciti⚠ Buona lettura♥
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Cariba's Pov.Edward mi stringe i fianchi, e forse involontariamente, troppo.
"Ahi!" Mi scosto.
Si riavvicina accarezzandomi: "non volevo, scusami" porta una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio
"Edward...Non è giusto nei confronti di troppe persone quello che abbiamo fatto" gli do le spalle incamminandomi nei boschi.
"Nessuno verrà a saperlo" mi afferra per il polso.
"Edward, non m'importa di chi verrà a saperlo, non cambia il fatto che sia sbagliato" mollo la sua presa su di me, e continuo a camminare.
"L'attrazione c'è, e...Tu sai bene che è forte" si mette dinanzi a me, bloccando i miei passi.
Abbasso lo sguardo, so che ha ragione.
"Non possiamo, ti dico" lo scosto di lato e lo sorpasso, ma ancora una volta è alle mie spalle.
"Ma riesci a immaginare un futuro con me?" Chiede vicino al mio orecchio.
"No, non ci riesco" affermo distaccata.
Il cellulare suona nuovamente.
Jacob:
'Mi dispiace se le mie parole ti hanno fatto stare male, ma sto solo cercando di farti capire, che noi mutaforme dobbiamo accettare la nostra natura, se vogliamo stare bene'
Quasi ringhio a quel messaggio, e senza dare alcuna risposta, lo rimetto in tasca.
"Non sopporti quello che sei, vero?" Edward mi legge nel pensiero, ovviamente.
"Non sopporto un solo passaggio della mia vita, in realtà" stringo i pugni, e mi guarda teneramente.
"Eppure, Cariba" mi accarezza i capelli, biondi, e leggermente ondulati, odorano costantemente di salsedine: "tu sei così speciale...Tu hai qualcosa di diverso, ma che nulla ha a che vedere con i tuoi poteri ed il tuo gene" mi scruta, facendomi socchiudere la bocca quasi intontita.
"Il tuo carattere combatte continuamente contro i desideri altrui, contro le loro scelte, tu sei fatta così" solleva il mio mento con un dito.
"Ma è proprio questa la parte che attrae gli altri" chiudo gli occhi quasi in estasi, e si avvicina al mio viso.
"Cariba, ogni parte del tuo corpo mi implora di sfiorarla" scende in basso, inginocchiandosi dinanzi a me.
Abbasso lo sguardo, verso il suo, che mi scruta serio e attento.
Come se non stesse aspettando altro che tirare giù quei miei pantaloncini, una volta per tutte.
Sento il mio sangue ribollire percorrendo ogni singola vena, lo sento come una scia di scariche elettriche.
Sento il suo respiro diventare affannoso, ed il suo dito percorrere fino alla più piccola cucitura del mio indumento.
Mi scruta nuovamente, sembra quasi abbandonarsi al mio sguardo, come se per un attimo potesse capire cosa significa morire.
Chiude gli occhi, avvicinandosi al bottone di quel mio misero pezzo di stoffa, troppo poco per difendermi dal tocco Cullen.
Sento quel suono, con la delicatezza di un cigno, lo stacca.
Si avvicina, sfiora la parte di pelle ancora coperta dal tessuto con la propria bocca, e stringo i pugni strizzando gli occhi.
È troppo, per me.
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"L'eccezione"
Fiksi RemajaFare la rivoluzione là dove la normalità non esiste, rendersi unici nella rarità, nel bene e nel male. Chi ha detto che due razze distinte non possano amarsi?