"Allora, ti è piaciuto lo stufato?" Mia nonna mi tratta come se gli anni non fossero mai passati, e la cosa mi piace.
"Ottimo come sempre" dico con la bocca piena.
L'aria australiana mi fa bene, io sento di amare la riserva, e Jacob, ma sento anche che mi fa male.
Non è...Il mio posto.
"Ti vedo pensierosa, cara" mia nonna mi accarezza.
"Sì, è che io..." Dico trattenendo le lacrime.
"Lo so, cara, lo so" mi abbraccia, e con dei fazzoletti, mi asciuga il viso prima che mi trasformi.
"Non piangere sirenetta, hai fatto quello che sentivi di fare" dice dandomi delle piccole pacche sulla schiena.
"Vorrei tanto sapere come stanno...Emma, Jacob, Paul, tutti..." Dico guardando il basso.
"Chiamali, no?" Dice portandomi il telefono.
"Come 'chiamali'?" Dico stranita.
"Chiama Emma, non lui" dice specificando.
Compongo il suo numero, e mi risponde immediatamente.
"Cariba! Come stai? Sei a casa di nonna?" Emma è ansiosa.
"Emma...Sì, tutto okay, sono da nonna, voi come state?" Dico temendo la risposta.
"Ci manchi, ma Jacob...Non avrei mai pensato di vederlo in quello stato...È davvero orribile la sua situazione" dice preoccupata.
"Che vuoi dire?!"
"Ha vomitato, non riesce a fare nulla, come se gli mancasse una parte fisica del corpo...Cariba, ha bisogno di te, è abbandonato a sé stesso"
"Emma...Non lo so" sono confusa.
"Cariba, fai uno sforzo, non può finire così...Ho capito come il vostro rapporto si sia intensificato in così poco tempo, voi due vi amate, questo è quanto"
"Devo andare Emma, scusami..." Chiudo la chiamata, e mi porto le mani ai capelli.
"Nonna, scusami, devo andare a fare un salto laggiù" dico uscendo di corsa di casa.
La luna piena.
Mi incanta, ed in un attimo non sono più completamente padrona dei miei pensieri.
Mi tuffo in acqua, e mia nonna è corsa fuori per fermarmi troppo tardi.
Nuoto a velocità inaudita verso la riserva, e vedo Jacob affacciato al fiume, rannicchiato.
In quel piccolo istante, la lucidità mi ha assecondato, e l'ho guardato di nascosto per qualche minuto.
"Come vorrei fare qualcosa per te...Jacob" sussurro a me stessa.
E così, decido che qualcosa posso farla davvero.
Se farmi vedere, ghiaccio il fiume davanti ai suoi occhi, e lui li strofina sbalordito.
Poi, con l'aiuto della telecinesi, intaglio un cuore, un enorme cuore sul ghiaccio.
Vedo apparire sul suo viso un sorriso, e subito dopo scende giù per cercarmi, avendo intuito fossi stata io.
Ma prima che mi trovasse davvero, sono scappata.
I miei poteri diventano ingestibili, e sono in mare aperto.
Da lontano noto una barca, e decido di avvicinarmi di soppiatto.
Non appena arrivo lì vicino, incappo in un rete.
Mi dimeno, cerco di distruggere le corde, ma vengo sollevata prima di riuscirci.
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"L'eccezione"
Ficção AdolescenteFare la rivoluzione là dove la normalità non esiste, rendersi unici nella rarità, nel bene e nel male. Chi ha detto che due razze distinte non possano amarsi?