"Vecchie conoscenze"

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Jacob's Pov.

Mi risveglio da solo nella camera da letto, non sento un solo rumore dal piano di sotto.

Mi rialzo dal letto, e scendo giù trovando Paul con una faccia rilassata.

"Buongiorno fiorellino" Paul mi sfotte.

"Sì, buongiorno signorina" lo sfotto a mia volta andando verso il frigo.

"Dov'è la mia di signorina?" Dico non vedendo Cariba da nessuna parte.

Entra visibilmente in panico e dice: "è uscita a prendere un po' d'aria, credo" e si volta di nuovo a guardare la televisione.

Qualcosa puzza di bruciato.

Metto dei pantaloncini, e dal caldo non metto neppure una maglietta.

Esco a cercare Cariba, e la trovo seduta davanti al fiume.

La raggiungo accostandomi a lei, e fa una faccia imbarazzata vedendomi.

Le do un bacio a stampo, ma mi sembra tesa, troppo.

"Che fai qui?" Dico guardando l'acqua scorrere.

"Volevo prendere una boccata d'aria" nel suo tono di voce qualcosa non va, e non sa nasconderlo.

"Dì un po', che hai?" Alla mia domanda cerca di guardare altrove, e non riesce a rispondermi.

Prima Paul, poi lei, che sta succedendo?

"Ti conosco, anche se da poco, ormai conosco le tue sfaccettature, stai cercando di evitare la domanda" dico, e la guardo negli occhi.

Per pochi istanti, vedo delle immagini: Paul che la bacia, lei che si dimena, poi la spoglia.

Impallidisco, e la guardo serio.

"Che cosa hai fatto con Paul?!" Mi alzo di scatto, e lei mi segue.

"Non immagini quante volte ci abbia provato a mettermi le mani addosso, Jacob ho provato a fermarlo, ma non ci sono riuscita, ho fallito, non so che altro dire!" Si bagna con le lacrime, e prima di trasformarsi sull'erba, si butta in acqua.

L'afferro da un braccio mentre è in acqua.

"Il punto qui è che io ti amo così tanto che sono pronto a perdonarti pur di riaverti, ma il doppio imprinting sta iniziando ad essere un problema serio!" Le dico tenendole le mani, e pur nel pianto e nella rabbia, nell'immensa rabbia, io non riesco a starle lontano.

Mi guarda, e piange disperata.

"Lo vedi?! Sarebbe stato meglio restare in Australia, non posso renderti felice!" Urla cercando di liberarsi dalla mia presa per scappare.

"No! Non ti permetto di dirmi questo! Tu sei qui perché ti amo e ho un disperato bisogno di te, non metterlo in dubbio!" Le lacrime scorrono dalle mie guancie.

Mi guarda con occhi pieni di sensi di colpa e sofferenza.

Riesce a liberarsi, e nuota lontana, ma questa volta non glielo lascerò fare, e così la seguo trasformandomi in lupo.

Corriamo sullo stesso livello, solo che lei in acqua ed io sulla terra ferma.

Ad un certo punto noto un enorme tronco caduto in acqua, che lei non vede, e sta per prenderlo in pieno.

Mi butto in acqua, e la sollevo tenendo il suo braccio nella mia bocca, senza ferirla.

La trascino fuori, e mi guarda sconvolta.

"Ma come puoi averlo fatto dopo tutto?" Dice fra le lacrime.

"Perché io ti amo" la stringo a me, non riesco a farne a meno.

"L'eccezione"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora