「10. Ɓ.Ƭ.S.」

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「Avviso: il capitolo contiene scene di violenza e tortura! Si consiglia la lettura a un pubblico consapevole.」

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26 ottobre, 2017
flashback

Quando i due uomini vestiti di nero mi gettarono violentemente nella stanza, inciampai e finii sul pavimento. Mi sorpassarono mentre io cercavo di tirarmi su nonostante la ferita pulsante alla gamba, senza riuscirci. Sentivo freddo. Mi resi conto che stavo battendo i denti, ma forse quella sensazione non era dovuta al mio corpo malridotto. Avevo paura. Min Yoongi aveva fottutamente paura. Chi lo avrebbe mai immaginato? Se l'avessi detto a Namjoon, non ci avrebbe creduto.

Sollevai lo sguardo e il mio tremore aumentò quando riuscii a mettere a fuoco l'inquietante lettino di pelle che si trovava sotto le luci rosse e abbaglianti appese al soffitto. Mi guardai intorno e notai altre persone nella stanza. I due uomini di prima, altri due con un camice bianco e Dongsun, che aveva appena varcato la soglia dietro di me. Il rumore dei suoi stivali di pelle echeggiò nella stanza e si fermò non appena entrarono nel mio campo visivo, arrestandosi.

«Ehi, Dongsun, vecchia canaglia!» disse uno dei due con il camice bianco. «Chi ci hai portato questa volta?» I suoi occhi si fissarono su di me: due pozze verdi, fredde e inespressive. «Non mi sembra una delle solite facce.»

«Rallegrati, Igor,» ridacchiò Dongsun posando le mani sui fianchi. «Questo qui è la tua miniera d'oro, te lo assicuro. Ce lo pagheranno dieci volte tanto.»

Lo vidi avvicinarsi guidato dalla curiosità. S'inginocchiò con cautela e mi squadrò il viso con una minuziosità che trovai altamente disturbante. Dalle labbra mi uscì un leggero fremito che colpì quelle pallide e screpolate dell'uomo. M'irrigidii quando si sistemò gli occhiali sul naso con lentezza quasi esagerata.

«Interessante. Davvero molto interessante,» bofonchiò. Sollevò lo sguardo su Dongsun. «Dove l'hai tenuto nascosto tutto questo tempo?»

Dongsun ghignò. «Lui? Gli ho quasi rotto una gamba per trascinarlo qui dentro. Non voleva proprio saperne di entrare. Vedi?» Mi calpestò leggermente la ferita per sostenere la sua versione dei fatti. Urlai. «Fidati, questo ragazzino mi ha fatto davvero penare.»

ᴄᴀɴ ʏᴏᴜ sᴇᴇ ᴍᴇ || ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora