「50. Ɠιƒт」

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26 gennaio, 2019

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26 gennaio, 2019

Il pick-up di Seokjin si fermò esattamente di fronte all'entrata del vecchio Maniero Majang. Quando sollevai lo sguardo, i ricordi di quella nottata infernale in cui mi ero trasformato in un mostro assetato di sangue, mi riportarono alla mente il modo brutale in cui avevo seviziato Seojoon. Eppure, non me ne pentivo assolutamente. L'avevo fatto per proteggere Iseul, e l'avrei fatto anche questa volta.

«Hai paura?» domandai all'uomo di mezza età che stava seduto al mio fianco.

Dongsun ridacchiò. «La paura è per i deboli. Tu, piuttosto,» si voltò a guardarmi, ma io mantenni lo sguardo fisso in avanti per non dover incrociare i suoi occhi azzurri. «Vedi di non fare la femminuccia come il tuo solito.»

«Scendete,» ci ordinò Seokjin spegnendo il motore dell'auto. Non si voltò neanche a guardarci mentre apriva lo sportello. «Siamo arrivati.»

Quell'aria lugubre e malinconica non la percepivo soltanto io. Scendemmo in silenzio dalla macchina, disponendoci su di una fila al lato del marciapiede. Mi morsi il labbro inferiore e i miei occhi si posarono velocemente su Dongsun, per poi ritornare sul Maniero di fronte a noi quando mi resi conto che si era accorto della mia occhiata.

«Sputa il rospo,» disse con quel suo tono di voce rauco che mi aveva sempre fatto venire i brividi. Non osai voltarmi verso di lui. «Che cosa mi vuoi chiedere?»

Inspirai più aria del necessario. «Lo hai fatto apposta, non è vero?» Rimase in silenzio, aspettando il resto della domanda. «Mi hai danneggiato la gamba così che non potessero mandarmi in missione. Lo hai fatto per evitare che diventassi come te.» Dalla sua sorpresa, capii che ci avevo preso alla grande. Abbassai il capo e alcuni ciuffi neri mi ricaddero davanti al viso, sfiorandomi il ponte del naso. Strinsi forte i pugni. «Questa tua gentilezza velata mi fa davvero incazzare.»

ᴄᴀɴ ʏᴏᴜ sᴇᴇ ᴍᴇ || ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora