「11. Ƈσηѕσℓαzισηє」

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27 luglio, 2018

Il profumo dell'aria estiva mi colpì le narici quando mi mossi nel sonno. Voltai leggermente il busto e strinsi le palpebre a causa della luce che si insinuava sotto le tapparelle semi-abbassate. Dischiusi piano gli occhi, aspettando che si riabituassero alla flebile luce del giorno. Luce che cercava di spazzare via l'oscurità perenne della mia camera, senza riuscirci completamente. Per un momento, rimasi stordito. Che ore erano? Ero sicuro che fosse pomeriggio inoltrato visto che i miei incubi mi avevano svegliato quella mattina presto. Voltai il viso assonnato quando sentii una presenza accanto a me. Dei soffici capelli lunghi mi solleticarono la guancia e il suono lento e regolare del suo respiro mi cullò il cuore.

Mugolò nel sonno e la sua fronte si aggrottò, come se fosse infastidita da qualcosa. Le sue mani scivolarono verso il basso e si appoggiarono sul suo petto, mani che prima teneva a mo' di cuscino sotto la testa. Rotolò nella mia direzione, rannicchiandosi contro il mio torace, le ginocchia premute contro il grembo in posizione fetale. Schiacciò la guancia contro la mia camicia blu e sospirò, ancora nel mondo dei sogni. Le avvolsi delicatamente la vita con un braccio, quasi senza toccarla. Abbassai il mento per guardarla e sfiorarle la fronte con il naso.

Aveva delle ciglia lunghissime. Ebbi l'irrefrenabile desiderio di accarezzarle una guancia e tolsi la mano dalla sua vita per passare le dita sulla pelle morbida del suo zigomo con un tocco incerto. Le sue palpebre tremarono a quel contatto. Allontanai subito la mano quando dischiuse gli occhi con un'espressione confusa. Appoggiai la testa contro il cuscino e rimasi a guardarla mentre si svegliava.

Che diavolo stavo facendo? Forse mi ero davvero fottuto il cervello.

Ma non potevo farne a meno. Mi ero reso conto che la sua presenza riusciva a tranquillizzare il mio cuore. Lei mi faceva respirare, scacciava via i miei incubi e il mio dolore. Avevo bisogno delle sue parole rassicuranti, della sua dolcezza da voltastomaco e dei suoi gesti amorevoli. Per quanto fosse egoista da parte mia, avevo bisogno di lei. L'unica che sembrava in grado di guarire il mio cuore ferito.

ᴄᴀɴ ʏᴏᴜ sᴇᴇ ᴍᴇ || ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora