Capitolo III.

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Xavier pareva intenzionato a cancellarmi la memoria per davvero.

Ma io non lo desideravo assolutamente: avevo scoperto troppe cose che non avrei voluto dimenticare.

Cercai di insistere e provare a convincerlo assumendo un'espressione supplichevole e tenera, ma quell'arrogante scienziato non sembrava proprio dell'idea di rinunciarci.

«Aspetta!» esclamai. «Perché devi attuare delle misure così drastiche?»

«I motivi te li ho già spiegati.»

«Ma...» la voce mi tremava leggermente, avevo paura che il raggio laser di Tanya mi beccasse il cervello di punto in bianco e che cascassi al suolo priva di sensi senza avere neppure il tempo di rendermene conto «potrei darti una mano!»

Xavier curvò un sopracciglio. «Una mano?»

«Esatto!»

«E a fare cosa? Impicciarti in questioni che non ti riguardano? Beh, forse potrei assumerti come stalker...»

Sapevo che scherzava, anche se speravo lo stesse dicendo seriamente.

«Xavier» insistetti «sono una persona di cui puoi fidarti. Non spiffererei mai il tuo segreto a nessuno! E poi, quali vantaggi potrei trarne dal farlo?»

«Non lo so, invidia per il mio ricco portafoglio? Per rovinare la mia vita nel lusso?»

«Perché ritieni che io non stia bene economicamente?» replicai stizzita.

Lui fece spallucce con noncuranza. «Non mi pare che stamattina tu fossi accompagnata da una Mercedes identica alla mia...»

Cavolo, quanto era orgoglioso e viziato! Lo avrei strangolato se solo non fossi stata nella posizione che mi vietava di farlo.

«Fingerò di non aver sentito» mormorai fra me e me per poi ripartire all'attacco. «Prova almeno a riporre fiducia in me!»

Xavier si fece pensieroso, mentre Tanya, il suo sofisticato androide, non attendeva altro che un suo ordine per procedere all'operazione.

«Elencami dieci ragioni per cui dovrei prestarti fede.»

Deglutii. «Dieci?»

«E' quello che ho detto.»

Evitai di sospirare, stava per uscirmi un sonoro e seccato sospiro. «Beh, ecco... Innanzitutto sono molto brava a mantenere i segreti... per secondo, non nutro secondi fini perciò non ho l'assoluta intenzione di rovinarti la carriera... come terza cosa, potremmo darci una mano a vicenda con il programma scolastico e quindi potresti continuare tranquillamente il tuo lavoro... e per quinto...» Non avevo più opzioni. «Insomma, dieci ragioni sono troppe!»

«Perfetto, allora procediamo con la cancellazione della memoria...» capitolò Xavier, girandosi verso l'androide.

«No!» strillai, tanto da assomigliare a un'oca impazzita. Xavier si voltò nuovamente verso di me e arricciò il naso.

«Dico, hai pure qualche disturbo mentale?»

Gli puntai un indice contro.

«Senti. Partiamo dal presupposto che tu non puoi decidere a piacimento di eliminare la memoria a qualsiasi persona ti capiti a tiro...»

«Si tratta di proteggere un importante segreto e la N.U.A.T. potrebbe licenziarmi se venisse a sapere che mi sono fatto scoprire.»

«E come potrebbe venirne a conoscenza? Io sarò muta come un pesce.»

Il mio Ricco e Arrogante ScienziatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora