Fu in quel momento che mi arrivò uno strano messaggio sul cellulare.
Vincent aveva chiuso di scatto la telefonata, affermando con disperazione che avrebbe chiamato la polizia per tentare di ritrovare suo figlio.
Xavier era ormai scomparso da quella mattina, o forse anche molto prima. Nessuno riusciva a contattarlo, nemmeno io. Da quanto sembrava, Xavier aveva lasciato il telefono nella sua stanza. Lui, che se lo portava dietro ovunque.
E sicuramente non avrei ricevuto alcuna risposta ai messaggi che gli avevo inviato.
Stavo per uscire dalla mia camera per correre fuori di casa e raggiungere la villa Leblanc. Volevo capire ciò che stava succedendo, dove mai fosse finito Xavier.
Afferrai il mio cellulare per contattare anche Martin, magari era a conoscenza di qualche dettaglio in più, magari quel giorno si erano parlati.
E fu proprio in quell'istante che ricevetti uno strano sms.
Aprii la casella dei messaggi. Il mittente era Tanya.
Com'era possibile? L'androide era mezzo scassato all'interno del laboratorio dell'arrogante scienziato e non aveva dato segni di vita dopo l'hackeraggio del suo sistema.
Cliccai sulla notifica.
"0100 1110 0101 0101 0100 0001 0101 0100 0101 0010 0100 0001 0101 0000 0100 1001 0101 0100 0100 1111 0101 1000 0100 0001 0101 0110 0100 1001 0100 0101 0101 0010"
La sequenza di numeri rischiava di far incrociare gli occhi a qualcuno.
Era scritto in codice binario. E io non avevo proprio idea di come decifrarlo.
Così risposi al messaggio:
"Tanya, sei viva?"
Dopo pochi secondi mi arrivò la sua risposta, non esattamente quella che avevo sperato:
"ERROR<yArgHiDFKlmsg>systemAyrl<."
Non mi restava altro che decrittare il suo primo messaggio. Forse l'androide non era del tutto fuori uso e aveva voluto inviarmi una segnalazione.
Spalancai immediatamente le ante del mio armadio e mi chinai sulle ginocchia, verso la pila di vecchi libri che avevo conservato. In quel momento mi sentii fiera della mia scelta che mi stava proprio tornando utile.
Presi il libro di informatica che avevo utilizzato i primi anni del liceo e cercai fra le pagine l'argomento sul sistema binario. Ricordavo fosse riportata una tabella che collegava ogni lettera dell'alfabeto al suo linguaggio sotto forma di numeri.
Sfogliavo in fretta e in furia le pagine, non avevo tempo da perdere. Il mio sguardo saettava da una parte all'altra delle scritte e alla fine tornai alla pagina iniziale, precisamente all'indice -cosa che avrei potuto fare molto prima, ma ero troppo agitata perché riuscissi a pensare lucidamente- e cercai il numero del capitolo che trattava del sistema binario.
Lo trovai e cominciai a tradurre il messaggio criptato, sostituendo ogni sequenza numerica alla corrispettiva lettera dell'alfabeto. Segnavo tutto con una matita sulla pagina dell'argomento, anche se erano perlopiù degli scarabocchi. Xavier avrebbe sicuramente avuto da criticare, mi sembrava di sentire la sua vocetta irritante mentre diceva quando si svolgono dei lavori importanti la scrittura è fondamentale! e io avrei sicuramente risposto che sarebbe bastato che la capissi io.
Mi si formò un nodo allo stomaco.
Xavier non era lì con me e non me lo avrebbe mai detto. Non avevo la benché minima idea di dove si fosse cacciato, che cosa stesse facendo.
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Il mio Ricco e Arrogante Scienziato
RomanceCamille pensa di conoscere tutto di Xavier Leblanc, il figlio del ricco fondatore della Star Corporation, un'importante azienda di Parigi che ha creato la Star Phone. Lo considera una "scatola vuota", un ragazzo dall'accattivante bellezza esteriore...