La donna elegante di fronte a me aveva preso a scrutarmi da capo a piedi.
Evidentemente non credeva affatto alla mia bugia.
«Mi dispiace, signorina» disse scettica «ma Xavier non ci ha mai riferito di avere una fidanzata.»
«Beh, dubito che avrebbe parlato con voi della sua situazione sentimentale.»
Fu troppo tardi per ritirarlo quando mi scappò dalla bocca. La donna aveva aggrottato la fronte.
«Si dà il caso che il signor Leblanc ci comunichi sempre tutto. E con tutto mi rivolgo specialmente alle sue amicizie. Lui lo sa che non può superare un certo limite.»
Non potevo certo far sì che la N.U.A.T. scoprisse Xavier e lo licenziasse. Dovevo affilare le mie doti da persona alquanto insistente.
«Io non sono una delle sue amicizie: sono la sua fidanzata ormai da due anni. E so mantenere il segreto più di quanto lei creda.»
Cercai di non alzare troppo la voce, sarebbe risultato un pretesto per farle capire che ero agitata.
Sì, ero in panico. Xavier non si trovava al mio fianco per inventarsi una delle sue giustificazioni credibili e io, come lui mi aveva già detto in precedenza, facevo sinceramente schifo a mentire.
Aspettai la risposta della donna davanti a me, che sembrò non arrivare mai. All'interno delle toilette femminili in cui eravamo entrambe era calato un profondo silenzio.
«Come faccio a crederle?» domandò improvvisamente. «Come posso essere sicura che il signor Leblanc non stia invece nascondendo la sua vera identità?»
«Ovvero?»
«Ovvero che lei sia un'amica a cui si è lasciato sfuggire il suo importante segreto.»
«Xavier sa mantenere discrezione, posso confermarglielo. È per questo motivo che non ha mai rivelato niente in merito alla nostra relazione.»
«Alla vostra presunta relazione, vorrai dire.»
«Alla nostra relazione fondata sull'amore reciproco.»
Il mio stomaco si contorse a quell'affermazione, ma non avevo altri stratagemmi per convincere la donna.
Sembrarono funzionare: quella cacciò un sospirò e mi diede le spalle, piegando la maniglia della porta.
«Voglio fidarmi di voi» capitolò, uscendo dal bagno.
Tirai un profondo respiro di sollievo. Ce l'avevo fatta, avevo salvato la reputazione di Xavier. Quell'arrogante si sarebbe dovuto sdebitare in eterno con me.
Soprattutto perché, adesso, sarei stata considerata la sua fidanzata. Mi veniva il disgusto al solo pensiero.
Ma scappai di corsa fuori dal bagno per raggiungere Xavier. Appena lo vidi vicino alla sua postazione frenai di scatto, attaccandomi alle sue braccia.
«Ehi, allontanati!» esclamò lui, staccandomi con aria nauseata.
«Siamo nei guai!» dissi spaventata.
«Che sta succedendo?»
Mi guardai intorno sperando di non scorgere la donna di prima.
«Mentre ero nelle toilette, la segretaria del tuo capo è venuta a parlarmi. Non credeva al fatto che noi due stessimo insieme.»
Il volto fiero e spocchioso di Xavier si tramutò in una maschera di ghiaccio.
«Che cosa hai detto?» chiese quasi sussurrando.
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Il mio Ricco e Arrogante Scienziato
RomanceCamille pensa di conoscere tutto di Xavier Leblanc, il figlio del ricco fondatore della Star Corporation, un'importante azienda di Parigi che ha creato la Star Phone. Lo considera una "scatola vuota", un ragazzo dall'accattivante bellezza esteriore...