Salvami

IV. Risveglio

Revisionato 21.03.21

Soo pov

Era passato un po' ormai da quando mi ero svegliata, tuttavia mi sentivo molto a disagio ad alzarmi come nulla fosse e presentarmi davanti a tutti come se fosse la cosa più normale del mondo. Avevo sentito diverse voci la sera prima, non ero stata in grado di distinguere quanti fossero, ma sicuramente più di due, oltre al ragazzo che mi aveva portata lì di cui non ricordo più il nome. Sentii parte della loro conversazione, ogni tanto alzavano la voce e riuscivo a distinguere solo qualche sporadica frase, da cui fu impossibile ricostruire il discorso, considerando anche le condizioni in cui mi trovavo.

Mi misi seduta sul letto, ero disorientata, in un primo momento non mi riuscivo a ricordare cosa fosse successo da quando ero arrivata su quella spiaggia.
Poi ricordai tutto: il ragazzo, la sciarpa, la machina rossa, le bende e... OH MIO DIO! La doccia! MI AVEVA SPOGLIATA E MI AVEVA FATTO LA DOCCIA!
Controllai per sicurezza e i vestiti li avevo, solo che non erano i miei. Mi aveva messo una maglietta pulita addosso. Era molto larga e mi arrivava un po' sopra al ginocchio, sicuramente era sua.

Sentii dei passi, così mi rimisi distesa e finsi di dormire sperando che se ne andasse. Aprì la porta lasciando entrare un fascio di luce, non avevo idea di che ore fossero, ma sicuramente era molto tardi. Si avvicinò un po' per vedere se dormissi e appena constatò che ero ancora addormentata si girò e se ne andò.
Quando però arrivò alla porta e stava per chiuderla richiamai la sua attenzione, non so di preciso che mi prese in quel momento. - Ehi -

Si voltò a guardarmi ma rimase immobile appoggiato allo stipite della porta.

- Ehi - Rispose poco dopo per poi rimanere in silenzio a lungo. - Allora sei sveglia. Ben tornata nel mondo dei vivi, era ora -.

- Come scusa? -

- Credevo fossi morta, non ti svegliai più -

- Eri preoccupato di ritrovarti con un cadavere nel letto? - Ribbattei io quasi ridacchiando.

- Beh sarebbe stato alquanto fastidioso e impressionante anche credo. Di solito ci faccio altro in quel letto, di certo non ci tengo ragazze moribonde -.

- Oh mio dio - sbottai scattando in piedi fuori da quelle coperte immaginando le peggio cose. Una volta scoperta da quelle lenzuola mi accorsi di avere addosso dell'intimo non mio. - E queste cosa sono? - Chiesi preoccupata alludendo agli slip che indossavo.

- Si chiamano mutande, servono a coprire.. beh tutto ciò che hai lì. - Rispose lui con un sorrisetto.

- Simpatico... queste non sono le mie mutande. - 

- Lo so. - Fu l'una risposta. 

- Che pervertito... - bofonchiai io sperando di non essere sentita.

- Ehi ragazzina piano con i termini, dovresti ringraziarmi per averti salvato la vita questa notte. Non credi? -

Wow, era tanto bello quanto arrogante quel ragazzo. Tuttavia aveva ragione, in una situazione normale avrei dovuto ringraziarlo, ma io non volevo essere salvata quella notte, quindi non mi sentivo affatto riconoscente. - E perché dovrei? Se ero lì era perché no volevo essere salvata... non credi? -

- Già.. beh almeno potresti ringraziarmi di non averti lasciato in ospedale dove sarebbero arrivati i tuoi genitori.. e di averti fatta dormire al caldo nel mio letto, con dei vestiti puliti, invece che in pigiama sotto la neve sul marciapiede davanti a casa della tua amica, non pensi? - Disse avvicinandosi lentamente al letto su cui mi misi seduta stiracchiando un po' le braccia e sbadigliando.

- Si beh.. non te l'ho chiesto io.. - Lui spalancò gli occhi incredulo. - Comunque, non ricordo un granché della scorsa notte e mi dispiace aver causato disturbo con la mia presenta, a te e ai tuoi coinquilini - vedendo la sua espressione confusa continuai dicendo che li avevo sentiti parlare ieri sera. - Quindi scusa e beh, anche se niente di ciò che hai fatto era richiesto, grazie ehm... non credo di ricordare il tuo nome... - Si mise a ridere lasciandomi alquanto perplessa.