Capitolo 29

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Jun pov

Avevo appena spento il motore, quando la vidi in piedi sotto la neve che parlava con un ragazzo vestito di nero. Questo se ne andò lasciandola lì da sola. Sembrava sconvolta.
Scesi dall'auto per raggiungerla e la vidi cadere a terra. Un flash mi riportò indietro nel tempo, a qualche settimana prima, quando il prato innevato era una spiaggia gelida e la pista di pattinaggio era un mare nero: la vidi da lontano e mi avvicinai correndo solo dopo averla vista collassare a terra. Era la seconda volta.

'Cazzo.... se... no!'
Mi misi a correre e la raggiunsi quasi subito. Era cosciente, d'istinto le controllai subito i polsi, ma non c'era sangue ingiro: stava bene da quel punto di vista.

"Jun..."
Lo disse con voce talmente lieve e fina che stentai a sentirlo.

"Shh, ti porto a casa."
La sollevai tra le braccia (ed era la terza volta) e la portai in macchina, le allacciai la cintura e guidai fino a casa.
Quando arrivammo insistette che riusciva a camminare da sola, ma appena scese dall'auto le cedettero le gambe e stava per cadere, così la presi per la vita e la feci appoggiare a me.

"Così posso aiutarti, o insisti ancora a fare da sola?"

"Non voglio che mi prendi in braccio...

"Non ti sto prendendo in braccio, ma almeno appoggiati a me ok?"
Si appoggiò, finalmente, persuasa che fosse la cosa migliore e salimmo fino all'appartamento.
Appena Byeongkwan ci vide entrare e si accorse che Soo non riusciva a stare in piedi cominciò ad andare in ansia e si mise a fare le sue solite scenate.
Gli chiesi di piantarla mentre portavo Soo in cucina.
Si sedette e le preparai un the.

"Va meglio piccola?"
Mentre si scaldava con la bevanda calda, le portai un asciugamano e una felpa da mettere per non prendere freddo.
"Metti questa che quello che hai addosso è tutto bagnato."
Ubbidì senza dire una parola e si lasciò asciugare i capelli senza reagire.

"Aspettami, vado a calmare quel pazzo sclerato di Byeongkwan."
Non disse nulla, non mi fece nessun cenno: guardava nella tazza che aveva tra le mani con lo sguardo perso.

"Jun hyung si più sapere che cavolo è successo?! Dovevate solo andare a pattinare e la riporti a casa in quello stato?!"

"Calmati Byeong... l'avevo lasciata sola al coperto mentre andavo a prendere la macchina, ma quando sono tornato l'ho vista con un uomo e quando questo se n'è andato lei credo sia svenuta. Tutto qui..."

"Tutto qui?! Ma che cazzo ti viene in mente di  lasciarla sola.... e chi era quel tipo?"
Abbassò la voce dicendo l'ultima frase.

"Se lo sapessi non sarei qui a parlarne con te..."

"Hyung si può sapere cosa cazzo sta succedendo?! Sei sempre più strano in questi giorni! Non avrai..."

"Jun...?"
Mi voltai all'improvviso, richiamato da un sussurro alle mie spalle. Aveva interrotto la mia discussione con il mio amico.
Ma... stava piangendo...

Le andai incontro, ma lei appena mi vide avvicinare scappò in camera da letto. Mi scambiai un'occhiata confusa con Byeongkwan e la seguii.

Soo pov

Non riuscivo a dire nulla, credo di essere stata sconvolta. Il passato che tanto a fatica stavo cercando di nascondere, stava tornando a galla e non riuscivo più a controllare niente. Troppe emozioni sovrastanti, troppi ricordi, troppe sensazioni. Ma da quanto mi stava facendo seguire? Da quanto tempo mi controllava? Che cosa sapeva? Quanto aveva visto?
Senza che me ne accorgessi le lacrime cominciarono a scendere e a rigarmi le guance. Sentivo i ragazzi litigare nella stanza accanto, così mi alzai dalla sedia su cui mi trovavo e me ne andai in camera.
Mi buttai sul letto e mi lasciai andare, mi sfogai come non succedeva da tempo ormai. Non mi accorsi della porta che veniva aperta, né di Jun che entrò finché non si sedette accanto a me.

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