Soo pov
"SVEGLIAAAAAA!!!"
Mi svegliai di soprassalto, tremando dallo spavento, e, ancora rintronata per il sonno, insultai ad alta voce la mia adorabile amica che, con tanto amore e delicatezza mi aveva appena svegliato, accendendo la luce e urlando come una pazza. Nell'istante in cui aprii gli occhi fece perfino partire una musica a volume altissimo.
"Yun ma che cazzo!!! Ma vuoi morirei?! Ma ti pare modo di svegliare le persone?! E poi... SEI FUORI DI TESTAAA?! SONO LE SEI DELLA MATTINA. Oddio ma dove sono capitata..."
"Oh non rompere eh, che io ti sto ospitando in casa mia e ho organizzato due giornatine non da poco per noi due... ti sei divertita ieri? Bene allora zitta e assecondami. Alzati, lavati, mettiti qualcosa addosso di decente e vieni con me. Oggi sarà una giornata all'insegna del relax e del divertimento. Quindi muoviti che c'è parecchia strada da fare in macchina. Andiamo nell'albergo dei miei genitori."
"Oh..."
I genitori di Rayun gestivano una catena di alberghi in tutta la Corea, infatti non capivo mai per quale motivo lei dicesse di essere povera, che poi si poteva permettere qualunque cosa. Feci quello che diceva e nel giro di mezz'ora ero pronta e salimmo in macchina.
Lei si era già preparata prima di svegliarmi, chissà a che ora si fosse alzata per essere già pronta alle sei della mattina, considerando che lei ci metteva una vita a prepararsi."Il cellulare..."
"Come?"
"Dammi il tuo cellulare Soo, oggi non penserai ad altro che a te stessa, quindi... dammi il tuo cellulare, te lo riconsegnerò questa sera tornando a casa."
Sbuffai e tenta di oppormi, non volevo lasciarle il mio telefono, non tanto perchè non potessi stare senza di quello per tutto il giorno, ma perchè avevo paura di quello che avrebbe potuto farci. Alla fine dovetti cedere, perchè era impossibile trattare con lei.
Dopo quasi due ore di viaggio arrivammo in uno degli alberghi più belli e lussuosi della città, il ***. Era nella zona ricca della città e ci andavano tutti gli uomini d'affari e le persone importanti.
"Cavolo Yun.... non sapevo fosse dei tuoi anche questo..."
"Già..."
Entrammo e ci accolsero come due di famiglia, in fondo lo eravamo. Un ragazzo dai capelli castani si avvicinò e ci tese la mano per presentarsi. Che belle mani, grandi e affusolate, le dita lunghe e magre. Ci rivolse un bel sorriso a trentadue denti e si presentò con un piccolo inchino.
"Buongiorno, benvenute; io sono Kim Taehyoung. Signoraina Jwa, piacere di conoscerla, i suoi genitori vi hanno affidate a me per oggi. Il mio lavoro di oggi sarà soddisfare le vostre richieste e regalarvi una giornata perfetta nel nostro... oh beh... vostro hotel."
Sorrise di nuovo, ma questa volta imbarazzato, in effetti anche io mi sarei fatta prendere dalla confusione in quella situazione: di solito in un albergo dai il benvenuto ai clienti dicendo 'speriamo che possiate gradire il soggiorno nel nostro hotel', ma se stai parlando con il proprietario..."Buongiorno Taehyoung. Grazie, ma ora non restiamo ancora qui, accompagnaci per favore nella camera che ci hanno dato i miei genitori che poi ci aspetta una giornata alla SPA!"
"Oddio.. Yun..."
Mi zittì subito e mi fece cenno di seguire quel ragazzo nell'ascensore. Andammo fino al quattordicesimo piano, l'ultimo del palazzo, il piano delle suite.
Entrammo, da una porta a due ante, in una enorme stanza. I mobili sembravano talmente costosi che avevo paura anche solo di guardarli, temendo di rovinarli. Il ragazzo ci disse di preparaci e fare con calma e, una volta pronta, di chiamare la reception e chiedere di lui, che sarebbe tornato da noi per accompagnarci alla spa.
Si chiuse la porta alle spalle e, appena fummo sicura che se n'era andato, ci mettemmo ad urlare per tutta la stanza. Attraverso un corridoio si arrivava alle camere da letto e al bagno. Su entrambi i letti nelle die stanze, c'erano sopra appoggiati un accappatoio di spugna bianco, con una fantasia nera sui bordi e sulle tasche, delle ciabatte abbinate e vari accessori: mascherine, cuffie per la piscina, asciugamani e perfino una bustina, con la stessa fantasia degli asciugamani, in cui riporre i propri effetti personali per non lasciali ingiro, ma per non doversi neanche portare le cose in tasca o tutta la borsa.
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Salvami
Fanfiction[IN REVISIONE] Durante una notte di dicembre una ragazza decide di mettere fine alla sua vita, ma per sua fortuna nel luogo che aveva scelto per morire si trova anche un ragazzo che le salva la vita. Ma come finiranno le cose tra i due? | | |