Soo pov
Sapevo che quel giorno non avrei potuto evitare Jun, erano ormai diversi giorni che lo facevo e la sera prima mi era sembrato arrabbiato quando mi aveva scritto. Sperai che non avessimo le stesse ore di lezione, ma sapevo che il giovedì c'erano un paio d'ore di coincidenza tra le mie e le sue lezioni, che finivano alla stessa ora.
Io ero in quel periodo in cui tutto mi da fastidio e non volevo né vedere né parlare con nessuno, stare con mia madre mi metteva di pessimo umore.
"Ehi ehi! Fermati!"
Ero uscita di corsa dopo le lezioni e stavo per uscire dalla struttura della facoltà, ma Jun mi afferrò il braccio e mi trascinò in uno stanzino vuoto lì vicino chiudendo la porta a chiave.
"Adesso tu ed io parliamo. Che cavolo sta succedendo. Perché tua madre si sta comportando così?"
"Jun devo andare, mi sta aspettando qui fuori e se non mi vede arrivare subito si arrabbierà molto."
"Tu rispondimi e io ti lascio andare."
"Jun cavolo lasciami, mi fai male!"
Mi teneva stretti i polsi da quando eravamo entrati, so che non lo faceva per cattiveria, ma mi faceva male e mi stava spaventando.
"Scusami..." fece un respiro profondo. "Soo per favore, sono preoccupato e vorrei capire cosa sta succedendo."
"Te l'ho detto, mia madre non è come pensi tu, è peggio e io credo che tu faresti bene a starmi alla larga ok?"
"No, non è ok! Perché dovrei starti lontano?"
"Perché finirai per farti male anche tu! Perché tutto quello che ha a che fare con me si rompe, si rovina e le persone che mi sono vicine finiscono tutte per farsi male!"
"Io non ho paura, non mi interessa, puoi farmi male tutte le volte che vuoi, finché sarò io e non tu a stare male mi sta bene."
"Jun perché..."
Non mi lasciò finire, si avvicinò a me costringendomi ad indietreggiare fino a che le mie spalle non incontrarono la parete e le sue labbra si posarono sulle mie.
All'inizio fu come quella sera dell'appuntamento, ma lentamente comincio a giocare con le mie labbra costringendomi a socchiuderle, trovando così un facile accesso alla mia bocca.
Fece entrare la lingua che cercò la mia e insieme si intrecciarono e si separarono, si incontrarono di nuovo e giocarono insieme. Teneva una mano sulla mia guancia e l'altra sulla mia schiena per stringermi a lui. I nostri corpi erano talmente vicini che temevo sentisse il battito accelerato e affannato del mio cuore che stava impazzendo.Fu una sensazione totalmente nuova per me e sapevo che cosa significava. Io mi stavo innamorando di quel ragazzo e, dal modo in cui mi stava baciando, anche lui sembrava essersi innamorato di me, ma io sapevo come sarebbe finita. Avremmo sofferto entrambi e io sentivo di non volere che lui soffrisse a causa mia.
Quel bacio durò a lungo e quando si allontanò da me mi accorsi di non aver respirato per tutto il tempo. Rimase a pochi centimetri da me e i nostri respiri affannati si fondevano; la situazione era così eccitante e forse una parte di me voleva che lui mi portasse a casa con lui e non permettesse a mia madre di continuare con quella situazione, ma sapevo che non sarebbe andata così.
"Perché mi sono innamorato di te e non voglio che tu stia male."
Lo guardai spalancando gli occhi e sentivo le lacrime che cominciavano a salire finché non riuscii più a trattenermi e cominciarono a scorrere lungo le mie guance. Mi abbracciò e rimasi in quella posizione per un tempo indefinito; finché non sentii squillare il cellulare. Era mia madre. Mi asciugai il viso e uscii da quello stanzino senza neanche guardarlo. Sapevo che ora me la sarei vista brutta con mia madre.
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Salvami
Fanfiction[IN REVISIONE] Durante una notte di dicembre una ragazza decide di mettere fine alla sua vita, ma per sua fortuna nel luogo che aveva scelto per morire si trova anche un ragazzo che le salva la vita. Ma come finiranno le cose tra i due? | | |