Capitolo 12

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Jun pov

Le lasciammo all'entrata del palazzo e ci avviammo verso casa.
In macchina mi voltai più volte a guardare il mio amico e lo sorpresi ogni volta che sorrideva come un deficiente, ma probabilmente lo stavo facendo anche io.

"Ehi hyung!"

"Che vuoi?"

"Ho interrotto qualche pensiero particolare?"
Risi compiaciuto.

"Pensavo a quella ragazza... è simpatica e sembra una persona per bene e mi sono divertito molto oggi."

"Ahaha si anche io, sono delle brave ragazze e non so se si meritano due stupidi come noi."

"Ehi parla per te! Sei tu che sei stato con tutte le ragazze della scuola! Io ogni tanto mi vedo con qualcuna senza impegno, ma non mi do da fare come te."

Ci mettemmo entrambi a ridere e concludemmo che in effetti era vero.
Da quando erano morti i miei io ero cambiato, non ero più quello di una volta e mi stavo pentendo delle scelte sbagliate che avevo fatto da quel giorno, non ero più il ragazzo di qualche anno prima e avrei voluto tornare ad esserlo, tornare ad essere una persona seria e impegnarmi con quella ragazza.

"Ehi... stai bene Jun?"

"Si sto bene... pensavo a quante cagate ho fatto fino ad ora..."

"Ehi non vederla così. Pensa che... beh pensa che in questi ultimi anni hai fatto molta esperienza e saprai far impazzire quella bambina. Come prima esperienza per lei sarà indimenticabile!"

Gli colpii la spalla con un pugno. Era un cretino.

"Cosa ti dice che è ancora vergine?"

"Ma dai, ma l'hai vista Jun? È solo una bambina bisognerebbe essere anche senza cuore per farci qualsiasi cosa.
L'amica invece sembra più 'esperta'. Ahahaha."

Gli diedi ragione e continuammo a parlare delle due ragazze di cui, a quanto pareva, ci stavamo innamorando entrambi.
Strano eh il destino?

"E Junsshi?"

Mi voltai per un momento a guardarlo, si era fatto davvero serio.

"Si?"

"Per il resto... sai che tu non sei quello che è successo vero? Non avevi modo di fare nulla, i tuoi..."

"Basta hyung..."

Ero stato uno stronzo è vero, ma non era un argomento che mi piaceva tirare fuori. Non volevo parlare del passato. Il resto del viaggio nessuno dei due disse più una parola.

Arrivammo a casa dieci minuti dopo e trovammo tutti e tre i nostri coinquilini che ci aspettavano ansiosi di chiedere e sapere come fosse andata quella giornata.

Il primo a parlare fu Byeongkwan:
"Allora hyung? Com'è andata?" Era eccitato all'idea di quel nostro appuntamento.
Gli altri due gli fecero eco, tutti e tre curiosi della nostra risposta.

"Ahahah ragazzi se ci state chiedendo se le abbiamo portate in qualche stanza e ci abbiamo fatto sesso, beh la risposta è no. Abbiamo fatto i bravi. Sono molto fiero del piccolo Jun perché non ha neanche allungato un dito su quella ragazza."

"E tu hyung?"
Chiese Chan.

"Io cosa? No! Ma che idea vi siete fatti di noi insomma! Siamo dei bravi ragazzi in fondo!"

Si misero tutti e tre a ridere e anche io non riuscii a trattenere un sorrisetto e gli dissi che dire che eravamo dei bravi ragazzi non era proprio il modo più corretto di definirci e anche lui si mise a ridere con gli altri.

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