Capitolo 15

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Soo pov

La sera Yun rientrò tardi, mi aveva mandato un messaggio per dirmi che sarebbe andata a cena con Sehyoon, di nuovo.
Si dovevano piacere proprio tanto quei due.
Mi disse di non aspettarla che non sapeva se avrebbe fatto tardi. Le dissi di fare piano quando sarebbe tornata e anche la mattina dopo così non mi avrebbe svegliata che avevo bisogno di dormire e io quel giorno non avevo corsi da seguire. Colsi l'occasione per evitare una discussione con lei a causa di quell'occhio, anche se le varie medicine che avevo usato erano state abbastanza utili, anche se non era sparito, era molto meno evidente di quella mattina.
Andai a letto presto e mi misi a leggere, mi piaceva molto leggere e sarei rimasta ore sveglia, ma una notifica sul cellulare mi fece distrarre e non riuscii più a leggere.
Era Jun.

<Dovevi dirmelo!>

<Come scusa? Dirti che cosa? E poi io non ti devo proprio niente...>

<Veramente mi devi la vita! Comunque dovevi dirmi quello che era successo oggi a scuola, nei bagni, dovevi dirmi che ti aveva aggredita oggi! Avrei cercato di aiutarti stupida!>

<Hai parlato con Byeongkwan...>

<Certo che mi ha parlato e mi ha detto tutto. Domani mi sente quella troia! Le rimetto in riga io e se oseranno metterti di nuovo le mani addosso se la vedranno con me!>

<Jun ti prego non è niente. Sto bene... non serve che tu faccia niente... davvero...>

<Non è niente?! Byeong mi ha detto che se fosse arrivato un attimo dopo ti avrebbe potuto uccidere riaprendo le cicatrici! Non è niente dici?! Devi essere stupida allora!>

Si sentiva che era arrabbiato, ma non volevo che lo fosse, non volevo che si preoccupasse per me, non volevo che si mettesse nei guai e sembrava un tipo molto impulsivo se perdeva il controllo. Mi veniva da piangere per tutta la situazione, non facevo che creare problemi a tutti.

<Scusami Jun...>

<E ora perché mi chiedi scusa? Non è mica colpa tua...>

<Mi dispiace che tu ti sia preoccupato così e che tu ti sia arrabbiato per colpa mia, non volevo succedesse. Mi dispiace davvero..>

<Non dire stupidaggini piccola, non sono arrabbiato con te, anche se un po' lo sono anche con te perché non mi hai voluto dire niente e non ti sei fidata di me, ma non potrei essere arrabbiato con te. Sono arrabbiato con quella stronza e le sue amichette...>

<Ok...>

<Adesso dormi. Speravo che avremmo potuto parlare della nostra prossima uscita oggi mentre ti accompagnavo a casa, ma...>

<Già...>

<Allora che ne dici se ci troviamo venerdì che siamo già in vacanza?>

<Va bene...>

<Passo io a prenderti. Ho in mente una sorpresa per te.>

<Ok grazie...>

<Buonanotte tesoro. Smetti di piangere e fai un sorriso, non voglio che vai a letto così.>

E lui come faceva a sapere che stavo piangendo... mmmhh beh in effetti si capiva benissimo dalle risposte secche e apatiche che gli avevo dato.

SalvamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora