VI. Un'amica speciale

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Revisionato 23.03.21

Soo pov

Giungemmo a destinazione presso l'appartamento della mia amica. Io entrai in casa senza voltarmi, sotto gli occhi confusi della ragazza. Solo dopo aver chiuso la porta mi resi conto che lui non era più dietro di me ed era già andato via.
Sapevo che mi aspettava un interrogatorio infinito, tuttavia non avevo proprio voglia di essere sottoposta ad alcuna domanda, perciò andai diretta a stendermi sul divano senza proferire parola. Sentii Rayun avvicinarsi, anche se non la vedevo, potevo immaginare l'espressione che aveva stampata sul volto: incuriosita, soddisfatta, fiera della sua michetta che credeva "ci avesse dato dentro quella notte", come se volesse complimentarsi per il mio incontro ma allo stesso aveva lo sguardo assassino, sembrava davvero intenzionata ad uccidermi per non averle detto nulla della mia intenzione di passare la notte con uno sconosciuto.

- Soo... ciao eh! Eccomi, esisto, sono qui .. benvenuta in casa mia - mi disse con tono di scherno.

- Ciao Yun - risposi senza tanti giri di parole.

- Mhmh. Sai bene cosa succederà ora per cui parla e risparmiamoci tutta la parte in cui io chiedo insistentemente e tu mi ignori. Ok? -

- Non ora Yun per favore. Non sono in vena. - Credo si accorse che non stavo bene. Si sedette a terra accanto a me. In silenzio.

- Allora, fammi capire. Chiami i tuoi dall'ospedale ... -

- Aspetta, come lo sai tu questo?? - La interruppi subito.

- Lo so perché loro sono arrivati in ospedale e non ti hanno trovato, ecco come lo so. Hanno chiamato me credendo che fossi scappata e ti fossi nascosta a casa mia. Ma invece tu signorina eri con quel tizio - e sottolineò per bene quella parola.

- Si chiama Jun.. - Aggiunsi io.

- Oh bene, almeno sappiamo il suo nome. Perciò i tuoi arrivano in ospedale da dove il avevi chiamati... -

- Tecnicamente non li ho chiamati io ma un infermiere, però ok. - La interruppi di nuovo.

- Se mi interrompi di nuovo ti chiudo in terrazza. DICEVO... Loro arrivano in ospedale e tu non sei più lì. Sul perché fossi in ospedale ne parleremo poi, comunque. Ma eri con il caro vecchio Jun... per tutta la notte. Il quale ti porta in casa mia. Questi vestiti? Immagino siano di Jun? Mi sono persa qualcosa? -

- Però io ti avevo detto che non mi andava di parlarne, o sbaglio? - Risposi bruscamente io.

- Tesoro mio, mi piombi in casa, ho diritto di sapere perché non credi? -

- Ahahah che dejavù.. - Dissi io ricordando il discorso avuto con Junhee. Lei mi guardò confusa. Mi afferrò per un braccio poco prima di cominciare a parlare ancora e vedendo la mia espressione dolorante, mi tirò su la manica della felpa e vide il bendaggio. Allora fece altrettanto con l'altra manica. Non saprei descrivere la sua espressione.

- E queste...? - Mi domandò poco dopo con la voce rotta. Era passata dall'eccitazione per avermi visto con quel ragazzo, che aveva quando entrai in casa, ad un'espressione carica di preoccupazione e tristezza, molta delusione. Sapevo che l'avrei delusa infinitamente con ciò che avevo fatto, ma mi sentivo senza via d'uscita. - Soo cazzo dì qualcosa! Che diavolo è successo?! - Domando con gli occhi che lentamente si riempivano di lacrime. - È per questo che eri in ospedale quindi? - Sapevo che quella onera una domanda.

- Yun... perdonami, mi dispiace...- Scoppiammo entrambe a piangere e ci abbracciammo, rimanendo così a singhiozzare l'una tra le braccia dell'altra finché non riuscimmo a calmarci e riprendere fiato.

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