''Stiles, sembra che tu non voglia accettare il fatto che la nostra vita adesso sia normale.'' Sbuffò Scott mentre si sedeva al tavolo del fast food a cinque minuti dalla scuola. Malia e Lydia chiacchieravano su qualche nuovo modello di cellullare o vestito.
Mason, Corey, Liam e Hayden li avrebbero raggiunti tra cinque minuti. Approfittando della vicinanza alla scuola i ragazzi mangiavano spesso insieme.Quando finalmente furono tutti una cameriera si avvicinò. Guardò il numero del tavolo e come erano disposti i ragazzi, Malia e Scott sullo stesso lato di Lydia e Stiles. Di fronte ai primi due Mason e Corey e affianco a loro Hayden e Liam. Il lato corto del tavolo era libero.
Era molto giovane ma aveva l'aria intelligente e sveglia. Aveva i capelli corvini e lisci come spaghetti ordinatamente raccolti in una coda alta. Gli occhi erano scurissimi, tanto da sembrare neri.''Salve. Cosa vi porto?''
A quelle parole, Corey che era impegnato a parlare con Mason si girò di scatto.''Àmbar!'' Esclamò a mo' di saluto.
''Ciao Corey! Non ti avevo notato.'' Rispose lei.
''Vi conoscete?'' Chiese Stiles.
''Direi di sì.'' Disse lei. ''Ci siamo visti a scuola ogni tanto.''
''Scusa ma quanti anni hai?'' Domandò Liam entrando in quella conversazione.
''Liam!'' Lo sgridò Hayden. ''Ma ti sembra modo?!''
''Non fa niente.'' La tranquillizzò lei. ''Quasi diciasette, comunque.''
''E come mai non sei a scuola?'' Domandò ancora Stiles.
''Stiles, ma le stai facendo il terzo grado?'' Lo riprese Lydia tra l'esasperato e il divertito, mantenendo lo sguardo fisso sulla ragazza.
''Io potrei fare la stessa ai tuoi amici.'' Rispose lei con un sorriso indicando Corey, Mason, Hayden e Liam. ''In ogni caso lavoro qua quando non studio o faccio esami. ''
''Si ma...'' Stava dicendo Liam prima che Scott lo interrompesse dicendo che lui prendeva un cheeseburger e una coca cola, facendo così iniziare il giro delle ordinazioni.
''Bene.'' Disse ricontrollando il bloc notes. ''Torno tra poco.''
Si allontanò verso la cucina fermandosi una o due volte vicino a dei tavoli per chiedere se andava tutto bene. Poi si inchinò vicino ad un bambino seduto nel tavolo più vicino alla porta da cui uscivano i camerieri con i vassoi e praticamente attaccato al bancone del bar. Parlò un po' con lui poi si alzò e arruffandoli i capelli in modo giocoso entrò in cucina.''Quindi si chiama Àmbar?'' Domandò Liam a Corey.
''Già perché tutto questo interesse?''
''Curiosità. C'è qualcosa di strano in quella ragazza.''
''Tutto quello che posso dirti è che è più piccola di noi.'' Stava dicendo prima di venire interrotto da Stiles.
''Quindi ha due anni in meno di me e Scott?''
''Lo ha detto prima, sì.'' Rispose Corey alzando un sopracciglio. ''Dovrebbe fare il terzo anno ma studia per diplomarsi quest'anno. Credo le manchino poche ore di lezione e poi deve fare l'esame.''
''Com'è possibile?'' Chiese Malia.
''Da quello che ho capito durante il primo anno ha studiato anche per il secondo, nell'estate tra il primo e il secondo anno ha studiato da privata per il terzo anno e quest'anno ha fatto le lezioni con quelli del quarto.'' Rispose Corey.
''E tu come sai tutte queste cose?'' Domandò Hayden.
''Beh sta molto tempo in biblioteca e per un po' ha fatto parte del gruppo di studio misto della scuola. Ci siamo conosciuti e questo è quanto. Non capisco tutto questo interesse.''
''Niente. Lascia stare.'' Disse Liam vedendo la ragazza tornare con due vassoi per braccio.
Quando arrivò difronte al tavolo fece scivolare con eleganza i vassoi che aveva sui palmi verso il fondo del tavolo e poi fece la stessa cosa con quelli sugli avambracci.
''Grazie.'' Disse cortese Mason.
''Grazie a voi e buon appetito.'' Rispose lei gentile prima di voltarsi.
I ragazzi iniziarono a mangiare tranquillamente, chiacchierando del più e del meno. Dopo circa venti minuti il bambino con cui aveva parlato la cameriera si avvicinò piano al tavolo.
''Voi siete amici di Àbbar?'' Domandò con voce sottile.
I ragazzi si guardarono tra di loro mentre il bambino li osservava sorridente.
Fu Corey a rispondere, intuendo che volesse dire Àmbar.''Si, più o meno. E tu chi sei?''
''Michael!'' Esclamò entusiasta, per poi tendere la mano. ''Piacere.''
Lydia e Hayden risero per quanto era carino quel bambino. Divertiti, i ragazzi si presentarono.
''Dov'è la tua mamma, Michael?'' Domandò poi Liam, cercando con lo sguardo una possibile madre.
''Non sapevo potessi essere premuroso, Dumbar.'' Lo prese in giro Stiles.
''Mamma è morta.'' Disse il bambino.
''Oh.'' Fece desolato Liam, guardando gli amici in cerca di aiuto. Intervenne Lydia a salvare il ragazzo.
''E con chi sei venuto?''
''Con Àbbar. Voi non dovete lasciarla sola.'' Disse tremendamente serio e mettendosi le mani dietro la schiena.
Quel cambio di espressione e tono preoccupò i ragazzi, abituati a persone possedute o semplicemente psicopatiche quando qualcuno dice che un altro non deve stare da sola non è mai buon segno.
Stiles si schiarì la voce e poi si rivolse al bambino. ''Come mai?''
''Perché lei ha bisogno degli amici.''
''E perché?''
''Perché è tutto difficile.'' Rispose lui abbassando lo sguardo, turbando un poco i ragazzi. ''E perché è speciale.'' Aggiunse riacquistando il sorriso.
''Michie!'' Lo chiamo Àmbar uscendo in quel momento da dietro il bancone, si avvicinò con le mani sui fianchi. ''Non starai dica disturbando questi ragazzi, spero.'' Disse con un tono affettuoso ma con una nota di rimprovero nella voce. Come a dire: "Non si fa ma questa volta passi.''. Ai ragazzi ricordò molto il tono usato da una madre.
''Tranquilla. Ci ha solo detto come si chiama.'' Disse Corey.
''Meglio così.'' Disse prendendo il bambino sotto le braccia e sollevandolo per poi prenderlo in braccio. ''Scusate il disturbo.''
''Figurati.'' La tranquillizzò Lydia con un sorriso.
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''Allora Corey, non ci avevi detto che conoscevi così bene la ragazza nuova.'' Lo stuzzicò Liam quando furono solo loro quattro e si dirigevano all'ultima lezione della lezione.
''Smettila di sorridere in modo così malizioso.'' Lo riprese lui in risposta. ''Anche tu, Hayden.''
''Non stavo facendo nulla!'' Si difese divertita.
''Quanto siete scemi.'' Disse Corey passando un braccio attorno alla vita di Mason.
''Quanto siete carini.'' Replicò Hayden.
Mason arrossì e Corey scosse la testa divertito.''Comunque sono abbastanza sicuro che non sia umana.'' Disse Liam.
''Oppure usa una marca di bagnoschiuma russa.'' Lo prese in giro Hayden. ''Andiamo. È arrivata solo quest'anno. Solo perché ancora non l'hai inquadrata non vuol dire che non sia normale. E poi se anche fosse come noi che male ci sarebbe?''
''Hai ragione. Forse sono solo paranoico.'' Cedè Liam sedendosi al suo posto.
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Il controllo. ~|Teen Wolf|~
FanfictionIl controllo è tutto per Àmbar, è brava nel contenere le sue emozioni e i suoi istinti. Ma una serie di circostanze metterà a dura prova queste sue capacità. Non sarà sola, il branco di Beacon Hills la affiancherà in tutte le difficoltà che ci saran...