''Cave canem.''

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Oltre ad essere una banshee Lydia aveva un altro potere. Se eri la persona giusta riuscivate, insieme, a dimenticare tutti i problemi per poche ore e divertirvi un po'.
Ed è quello successo quella mattina di mercoledì, almeno fino all'ora di pranzo. Quando Stiles rispose alla chiamata di Àmbar.

''Pronto? Àmbar ci sono problemi?''

''All'incirca.'' Rispose lei mentre si udiva Lydia sbuffare.

''Va tutto bene? State bene?''

''Si si. Niente del genere. Piuttosto Lydia è arrabbiata. Come faccio a fargliela passare?''

''Dipende. Perché è arrabbiata?'' Domandò lui mentre la ragazza rossa borbottava.

''Si è arrabbiata con... in realtà nessuno. Dice che non è possibile che mi stia bene tutto quello che provo.'' Rispose Àmbar facendo ridere Stiles dall'altro capo del telefono. ''Non scherzo, è venti minuti che non mi rivolge la parola.''

''Prova a portarla in un negozio di trucchi, altrimenti non saprei.''

''Ma sei il suo ragazzo o no?''

''Beh non ho mai avuto problemi del genere.'' Ribattè lui ancora divertito.

''Va bene grazie.''

~~~

''Cos'è successo?'' Domandò seria Àmbar quando lei e Lydia entrarono nella clinica. Tutti avevano uno sguardo preoccupato. ''No. Aspettate un attimo. Dove sono Isaac, Corey e Mason?''

''È proprio di questo di cui parlavamo.''  Disse Stiles.

''Isaac e Corey sono feriti all'ospedale. Mason è con loro ma sta bene.'' Continuò Scott.

''Come si sono feriti? Perché?'' Domandò ancora sentendo crescere il senso di panico.

''Erano vicini a casa tua, sai facevano la  guardia. E i beta e gli omega hanno attaccato insieme.'' Spiegò Liam.

''Oh.'' Disse Àmbar come in trance. ''Oh, bene. Benissimo.'' Ripeté facendo dietrofront e uscendo dalla stanza. Fu subito seguita da Scott.

''Ehi. Cosa cosa pensi di fare?''

''Sto andando a trovarli. Prendo il loro dolore e poi trovo quei lupi e li cambio i connotati.'' Rispose lei arrivando finalmente alla macchina.

''Vengo con te.'' Disse lui e senza aspettare una risposta fece il giro della vettura e si sedette al posto del passeggero.

''Vero alpha.'' Borbottò lei aprendo lo sportello.

~~~

L'ospedale era un mix tremendo di odore di detersivi, sangue e medicinali. Eppure Àmbar quasi non ebbe bisogno di chiedere, per sapere dove si trovassero i suoi amici.

''O mio dio mi dispiace!'' Esclamò quando entrò nella stanza. ''Cosa vi hanno fatto?''

''Ci hanno solo un po' malmenati, poi l'incontro si è... infiammato.'' Rispose Isaac mostrando un avambraccio bruciato.

''Corey?'' Domandò Àmbar, visto che quest'ultimo dormiva.

''Non saprei. Ci hanno divisi e non ho visto ma credo sia messo peggio di me.'' Rispose Isaac cupo.

''Non è colpa tua.'' Lo rassicurò Àmbar.

''Neanche tua. Non azzardarti a pensare una cosa del genere.''

Il controllo. ~|Teen Wolf|~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora