''He was nice.''

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Così Isaac si ritrovò con Derek che lo teneva fermo e Corey che puliva almeno un po' la ferita poco profonda che aveva nel petto e lui che urlava il nome di Àmbar.

''Non capisci?'' Stava dicendo a Scott, che rimetteva in piedi Malia. ''L'ammazzeranno. L'hanno seguita tutti.''

I ragazzi infatti si trovavano all'interno di un cerchio disegnato dall'erba bruciata ma totalmente soli. I cacciatori, annoiati se ne erano andati e centauri e i lupi che non erano legati avevano seguito i due Alpha.

''Adesso andiamo Isaac, stai tranquillo.'' Cercò di calmarlo Stiles. ''Io e Mason restiamo qua a controllare questi bruti finché non arriva Deaton.'' Aggiunse riferendosi ai nemici incatenati e svenuti.

''Basta. Sto bene.'' Esclamò Isaac togliendosi di dosso le mani di Corey e sottraendosi alla stretta di Derek. ''Andiamo.''

Così ripresero di nuovo la direzione da cui venuti, verso le macchine.
Quando raggiunsero i veicoli trovarono tre centauri incastrati nei resti dell'auto di Lydia e un beta nei sedili posteriori della Jeep di Stiles. A venti metri da loro i due Alpha cercavano di sopraffare Àmbar che con l'aiuto dei suoi poteri di Nereide schiavava anche gli attacchi dei centauri e degli altri cinque lupi.

Isaac afferrò per il collo il più vicino ad Àmbar e lo tirò via facendo brillare gli occhi.
Derek fece lo stesso con altri due  e Liam e Scott li imitarono. Theo si fiondò sui centauri.

Appena la ragazza notò la presenza dei suoi amici, cioè quasi subito, gettò velocemente un'occhiata per constatare la situazione.
''Scusa!'' Gridò a Lydia. ''Te la ricompro la macchina!''

''Tranquilla.'' Urlò lei mentre curava una sofferente Malia. Corey si occupava di Hayden.

''Avete detto che se vi ferivate andavate via!'' Esclamò a Derek quando questo le passo affianco.

''Già. Ma non avevamo messo in conto questi qua!'' Esclamò a sua volta Liam mentre Àmbar si abbassava per evitare una zampata da parte di Tony. Per poi cadere di schiena e calciare nel petto il secondo Alpha, Alex da quanto aveva capito, che aveva approfittato della situazione. Tony riuscì a ferirla alla guancia prima che venisse mandato indietro dal corpo del compagno.
Àmbar si rialzò sputando un po' di sangue e fermò due frecce dirette al busto, rimandandole al mittente. Solo una colpì il bersaglio.
Al contrario una colpì la ragazza alla spalla e Tony la gettò a terra con una gomitata nelle costole.
Il primo pugno dell'alpha però peccava di precisione, dovuta alla rabbia cieca che lo stava divorando. Àmbar aveva fatto in tempo a spostarsi di lato per poi essere aiutata da Scott a rialzarsi. Il ragazzo aveva sconfitto il beta che adesso giaceva legato e  incosciente ai piedi della macchina di Liam.
Scott e quest'ultimo presero a combattere insieme Tony mentre Alex si massaggiava la mascella dolorante a causa del pugno che Àmbar era riuscita a dargli prima di allontanarlo.

''Sai, sei più dura di quanto pensassi.'' Commentò lui mentre iniziavano a girare intorno, entrambi in posizione di attacco all'interno di un piccola torretta di acqua che li isolava dagli altri.

''Grazie mille.'' Rispose lei fingendo entusiasmo.

Alex sbloccò quella situazione di stallo buttandosi su Àmbar che aveva però programmato una mossa del genere ed era pronta, più o meno.
Il lupo infatti si sbilanciò quando non trovò il corpo della ragazza ma forse aveva programmato proprio quello. Almeno il ghigno soddisfatto che aveva in faccia in quel momento sembrava confermare il fatto che il suo intento non era buttarla a terra ma procurarle la stessa ferita da cui adesso lei stava cercando di fermare l'uscita di sangue.

''Sei una degna avversaria. È quasi un peccato ucciderti.'' Osservò divertito e compiaciuto.

''L'ho sempre detto che è una questione di sesso.'' Borbottò Àmbar mentre gli occhi ora verdi venivano scossi da onde. ''Sono anche una nereide. E tu non sei un degno avversario.'' Terminò alzando lo sguardo. E anche se pallida, con il voltò graffiato sporco di terra e sangue, ferita e con una mano sul petto e una sull'addome guardava il lupo negli occhi e non sembrava sottomessa o in svantaggio. Aveva sempre e comunque l'aspetto di una figura regale che fa la sua figura in ogni circostanza, era impossibile metterle i piedi in testa e sopraffarla completamente. Ha sempre un piano di riserva, un ulteriore risorsa. Perennemente un passo avanti, battere Àmbar pareva impossibile eppure così facilmente raggiungibile. Perché in Àmbar c'era un'abissale differenza tra quello che lei mostrava e quello che lei era.

E forse erano questi i pensieri di Alex mentre le funi fatte di acqua stringevano i suoi polsi e le caviglie costringendolo ad una posizione dritta e impotente.
O più probabilmente era semplicemente frustrato dall'essere stato battuto da un'omega sedicenne e senza branco.

''Lo sai?'' Disse con un filo di voce che manteneva un tono di sfida e arrogante. Che ti fa venire voglia di picchiarlo per rimetterlo al suo posto. Il mini tornado si era abbassato, concentrato nel tenere fermo l'alpha. Erano di nuovo in mezzo agli altri. ''Non pensavo che il petto di un bambino fosse così fragile.'' Disse con tono leggero e intriso di sadismo.

Di nuovo fu come se il tempo si fermasse e la temperatura calasse improvvisamente. Tutto si fermò, il branco di Scott aveva sconfitto la piramide e aspettando che Àmbar uscisse dall'acqua si fasciave le ferite meno importanti. Quella frase richiamò la loro attenzione, la loro e quella dei membri della piramide che, legati e reso innocui, erano comuqnue svegli.
Gli occhi di Àmbar, tornati dell'usuale nero, si fecero duri.

''Era carino, tuo fratello. Michael, giusto?'' Continuò sempre con la stessa malvagità, muovendo la testa per spostare un ciuffo biondo di capelli. I compagni iniziarono a sorridere, presentandosi quello che sarebbe successo di lì a poco. ''Sorrideva anche se sapeva che eravamo cattivi. Gliel'hai insegnata tu la differenza tra bene e il male? Hai fatto un buon lavoro, era davvero un bambino splendido. Ma era troppo fragile, sono bastati due colpi.'' Fece una pausa, incastrando gli occhi nocciola in quelli neri di Àmbar che ancora impassibile sosteneva lo sguardo.
Tony ridacchiò e Liam gli tirò un calcio in faccia.

Il controllo. ~|Teen Wolf|~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora