''Wow, what an iron fist.''

5.5K 229 2
                                    

Erano al loft da quella mattina e oltre ad aver passato del tempo assieme, cosa, per carità, molto gradita ma non produttiva, non erano giunti a nessuna conclusione.
La sera prima avevano riportato gli Alpha nel bosco e lasciato loro il necessario per non morire ma indebolirli abbastanza da scoraggiarli per un eventuale attacco futuro.
Scott, drizzò le orecchie, quando sentì qualcosa di sospetto fuori dal palazzo.

''Zitti un attimo.'' Disse al branco. ''C'è qualcuno, sotto.''

Derek andò alla finestra insieme a Stiles mentre gli altri lupi e la coyote cercavano di sentire qualsiasi cosa.

''C'è solo una macchina nera, opaca.'' Riferì Derek. ''Non ha l'aria pericolosa.''

''E se lo dice un paranoico come mio nipote...'' commentò Peter, dalla scala a chiocciola, lasciando in sospeso la frase.
Derek lo guardò male ma Stiles interruppe quell'attività con un colpo al braccio.

''Ragazzi è la macchina di Àmbar!''

''Come lo sai?'' Chiese Scott.

''C'era scritto su un rapporto alla centrale.'' Rispose con un gesto della mano. ''Niente di preoccupante. Ma visto quello che ha fatto a quell'alpha non la classificherei propriamente docile.''

Accorsero tutti alla finestra. La macchina era accostata male al marciapiede. La portiera del guidatore era aperta e ne uscì una ragazza. Con passo tremante raggiunse il marciapiede e ci si lasciò cadere.

''Quella è Àmbar.'' Confermò Corey.

''Non sembra in fin di vita. Lasciamola lì e continuiamo la riunione.'' Sbuffò Peter.

Ne seguì una grossa risata da parte di Stiles e poi da tutti gli altri. Anche Derek stirò un sorriso.
Àmbar, sentendosi chiamata in causa, aveva alzato il dito medio in direzione dell'Hale più grande.

Oltraggiato, il lupo saltò giù dai gradini e si diresse come una furia alla porta.

''Peter! Aspetta, Peter!'' Gridò Scott, smettendo di ridere e correndogli dietro.

''Però. Ha un udito straordinario anche per un lupo.'' Riflettè Derek seguendo i ragazzi.

Arrivarono in strada dopo qualche minuto. Àmbar aveva cambiato posizione. Era poggiata con la schiena alla macchina le gambe stese davanti a lei. Aveva cercato di rientrare in macchina, infatti adesso era davanti all'auto e non di fianco. Respirava affannosamente, aveva un taglio nero sul braccio destro e perdeva sangue. Aveva altre macchie di sangue sparse un po' ovunque.

''Perché ti vediamo sempre coperta di sangue?!'' Esclamò Stiles appena furono abbastanza vicini per poter notare quei dettagli.
Nello stesso momento parlarono anche Scott e Peter.

''Cosa è successo?'' Domandò il primo.

''Si può sapere chi ti ha insegnato le buone maniere?!''

''Mi ci manchi solo tu oggi.'' Borbottò Àmbar prima di iniziare a tossire sangue. ''Fatemi capire, ma vi muovete solo in gruppo?''

''Peter! La conosci? Vi conoscete?'' Chiese Malia alternando lo sguardo da l'uno all'altra.

''Di vista.'' Disse solo lui.
Àmbar gli fece il verso, mentre si alzava sostenendosi alla macchina.

''Grazie dell'interessamento ma ora devo andare.'' Disse cercando di raggiungere il lato del guidatore. ''Guarda se tra tutte le strade di Beacon Hills dovevo fermarmi proprio qui.''
Liam le sbarrò la strada.

''Tu non vai da nessuna parte.'' Disse Hayden, affiancando il fidanzato.

''Che bellini, vi sostenete a vicenda.'' Replicò lei. Era evidentemente di malumore. ''Ora per favore spostatevi.''

''Àmbar.'' La richiamò Scott gentilmente. Sentiva il battito della ragazza battere in modo irregolare, non sapeva se per il veleno o per qualcos'altro. Sapeva solo che, visto come sapeva combattere da umana, non era il caso di far arrabbiare il lupo che era in lei. ''Noi vogliamo solo aiutarti.''

Àmbar lo scrutò per alcuni secondi prima di parlare. Il battito era irregolare ma il tono non presagiva nessuno scoppio improvviso di rabbia.
''Nessuno di voi mi conosce.'' Disse, e mentre parlava lo sguardo cadde su Corey. ''Okay, nessuno tranne Corey mi conosce. Perché dovreste aiutarmi? Se hai paura che perda il controllo puoi stare tranquillo, ho più esperienza di quello che immagini.''

Non stava mentendo, e non stava bluffando. Il battito non era aumentato come quando uno mente. Era seria e pretendeva di andarsene. Ma era anche ferita, e sia l'umano che il lupo di Scott si opponevano al fatto di lasciarla andare in quello stato.

''Ma sei ferita.'' Tentò Lydia. ''Ti curiamo quella ferita e poi sei libera.''

''Tu sei Lydia, vero?'' Chiese guardando la ragazza che annuì. ''A Michael piaci tanto.''

Lydia sorrise radiosa.

''Ma vado via lo stesso.'' Disse rigirandosi verso Liam e Hayden, che non si erano spostati di un centimetro e non accennavano a volervo fare.
''Okay. Dite loro di farsi da parte altrimenti rompo il vetro e salto dentro da lì. Tanto la macchina è di mio fratello.'' Disse indicando il parabrezza con l'unico braccio sano, l'altro abbandonato su un fianco.
Nessuno si mosse. La guardavano tutti come se fosse un extra-terrestre.

''Spostatevi.'' Ripeté a Liam ed Hayden.

''No.'' Ribadì Liam.

''Ho un impegno urgente. E voi stavate facendo altro prima di venire qui. Se mi lasciate andare tutti saremo contenti.''

''Tu non ti muovi da qui finché non lo decidiamo noi.''
Disse Hayden. Lei e Liam avevano parlato e avevano deciso di non fidarsi di quella ragazza, non li convinceva.

Àmbar si girò a guardare gli altri e indicandoli con la mano, parlò. ''Qualcuno ha intenzione di dirgli di spostarsi?''

''Liam, dai.'' Provò Stiles non tanto convinto.

''Mamma mia, che pugno di ferro.'' Commentò Àmbar. Stiles le fece la linguaccia.

''Ehi, ragazzina! Attenta a come parli.'' La avvertì Liam.

''Ehi, ragazzino! Attento che hai solo un anno in più di me.'' Ribattè lei. ''E non sei l'unico a saper dare un pugno ogni tanto.''

Liam la guardò con sufficienza e sbuffò una risata. Lydia, si accorse subito dell'errore. Corey con lei. Possibile che solo gli umani percepissero il nervosismo crescente di Àmbar? I due cercarono di avvertire Liam di piantarla senza parlare. Con qualche gesto o movimento astruso delle mani.

Àmbar si avvicinò di un passo a Liam e lo guardò negli occhi. ''Fammi passare.'' Disse piano. E prima che Hayden parlasse aggiunse. ''E tu non parlare, dovrebbe essere in grado di utilizzare la lingua.''

''Non mi sposto.'' Rispose Liam come se stesse parlando ad una bambina piccola. Fu questo a far scattare Àmbar.
Il suo pugno colpì Liam sia sul naso che su parte dello zigomo. Il ragazzo barcollò indietro tanto che stava per cadere, una mano sul viso. Àmbar passò affianco ad Hayden che aiutava Liam. Tutti gli altri guardavano la scena in silenzio. Peter aveva un sorrisetto strano.

''Mi dispiace ogni volta che devo colpire un viso carino.'' Disse Àmbar salendo in macchina e chiudendo la portiera. Con una smorfia sofferente prese il volante e mise in moto.

Il controllo. ~|Teen Wolf|~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora