Military||Taekook

A little bit of time alone with you

Jungkook Pov

"Ah Jeon, bella voce" afferma per poi svoltare l'angolo. Rimango a guardarlo andare via senza riuscire a fiatare.
Ha appena detto che ho una bella voce?

Abbasso lo sguardo e mi mordo le labbra con forza, forse per non sorridere, una cosa del genere non me lo sarai mai aspettato da uno come lui.

Sono stupito che non mi abbia punito perché sono qua fuori invece di dormire, ma più di tutto sono sorpreso che mi voglia prendere sotto la sua ala per migliorare. Non capisco cosa veda di così speciale in me per sbattersi così tanto. Non vuole niente in cambio.

Lui sembra l'unico qua dentro che non mi schifa, non riesco a capire perché mi dia così fastidio da pensarci.

Dovrei essere solo felice che non abbia secondi fini. Aishh, cos'ho che non va?

Osservo il cielo, si è fatto nuvoloso, la mezza luna non si vede più. Tutto si sta facendo più buio, sento un brivido su tutta la mia schiena. E' meglio che torni al dormitorio.

Mi alzo e mi sistemo la divisa che porto ancora addosso, la divisa che sto iniziando ad odiare.

Mi incammino velocemente e in poco tempo sono arrivato. Tutti stanno già dormendo ormai.

Mi levo gli scarponi e la giacca. Posso dormire pure così tanto prima di andare a cenare mi sono fatto la doccia e mi sono cambiato. Mi sdraio piano. Non voglio che nessuno si svegli, sarebbe un bel casino.

Chiudo gli occhi, mi addormento con il pensiero che Kim oggi non mi abbia fatto fuori al combattimento contro di lui, ne sono uscito pulito. Non credo che sarò così fortunato domani.

[...]

Il giorno dopo mi faccio trovare alle sei davanti al suo ufficio. Continuo ad avere quel brivido sulla schiena che ho dalla sera prima che non riesco a scrollarmi via.

Ah... devo smetterla.

Busso.

"È aperto!" Sento urlare da dentro. Entro e faccio solamente il saluto come facciamo di solito. Si sta sistemando la divisa e spero vivamente che anche oggi non si voglia spogliare.

"Esegui gli ordini alla perfezione, potrei pure pensare di smetterla di darti fastidio, sai?"dice ghignando. Quei brividi forse se ne andranno se mi comporto bene per un po' anche se diciamocelo ormai mi ha preso di mira.

Annuisco aspettando le istruzioni.

"Allora, andremo a correre fuori campo. Ho avuto il permesso dal capo. Migliorerai molto moccioso" annuisce, infilandosi la maglia nei pantaloni.

Mi gratto la nuca. Perchè proprio fuori dal campo? Che senso ha? Ah, è inutile che ci pensi. Diamo soddisfazione a questo povero babbeo va.

"Si, signore". Annuisce ed esce, facendomi segno di seguirmi.  "Possiamo prenderci tutto il tempo che ci serve. Non abbiamo rotture di coglioni, dimmi grazie" dice serio.

Alzo gli occhi al cielo sperando che non mi veda. Non ti ringrazierò mai, piuttosto preferisco essere colpito da un fulmine.

Varchiamo i cancelli e mi guarda, facendomi capire che è ora di cominciare a correre. Passeremo per il bosco, attraversando poi anche un piccolo fiumiciattolo. Sarà dura,  ma servirà, così dice lui.
Figuriamoci.

Bene. Si comincia.
Comincio a correre insieme a lui.

Doso il respiro e tengo il suo passo senza molti problemi. Ormai mi sono abituato. Ad un certo punto Kim si ferma davanti ad un grande albero.

Mentre riprendo fiato mi accorgo che sta salendo senza aver detto un cazzo. Che problemi di vita ha questo tizio?

Dopo poco scende con un salto, ahimè, perfetto. Esibizionista.