Military||Taekook

Do you want be mine?

Taehyung Pov

Già dal risveglio è stato tutto un casino. Jinyoung è venuto a svegliarmi alle cinque, buttandosi sul mio letto, dicendomi che avrei dovuto andare a fare un allenamento con delle nuove armi.
È stato facile, non ricordavo di essere così portato con certi attrezzi. Forse dovrei davvero pensare di entrare nell'esercito.

Ora sono in ufficio, davanti a quel computer a scrivere ancora quella relazione di merda. Perché proprio io devo relazionare ogni matricola?
L'ufficio è sempre più un casino, i fogli sono sparsi dappertutto, non trovo nemmeno più il telefono. Cristo che disastro!

[...]

Bussano alla porta, ma ignoro. Nulla è più importante di questa relazione. Mi fanno fuori se non la finisco.

"Cristo" sbotto, tenendo gli occhi fissi sullo schermo del computer.

"Kim, sono Jungkook".

"Cristo, di nuovo. Entra" sbuffo.
Che ci fa lui quì? Non ho già abbastanza problemi per la testa?

Entra e lo ignoro totalmdnte percependo peró il suo disagio e il suo timore nell'essere quì.

"Ehm...
Park mi ha detto che ti serviva una mano per mettere in ordini l'ufficio" mormora piano.

"Non mi serve un cazzo, quella merda deve farsi i cazzi suoi."

"Cioè me l'ha praticamente ordinato".

"Digli che ti ho cacciato, verrà a lamentarsi. Tanto ormai con me fanno tutti solo quello" rispondo incazzato, cercando un foglio.

"Hey... a me sta bene...
È davvero un casino qua.
Lascia che ci pensi io" sussurra intimorito.

"Non voglio il tuo cazzo di aiuto, lo capisci?" Sbotto.

Chiude la porta e si fa avanti raccogliendo alcuni fogli che stanno per terra.

Lo fisso incredulo. "È proprio vero che non valgo più un cazzo, se nessuno mi ascolta" sibilo tornando al computer.
"Non la finirò mai sta merda di relazione" dico fermandomi un attimo. Devo solo calmarmi. Questo periodo passerà, come passa tutti gli anni. Taehyung, datti una regolata.

Il moccioso continua a riordinare in silenzio.

"Tieni" dice con lo sguardo rivolto sul pavimento porgendomi il mio telefono.

Lo prendo con un gesto veloce e borbotto un 'grazie' molto tirato.

"Mi dispiace per ieri" mormora mentre sistemo dei fogli.

"Non mi interessa" sbuffo fissando il computer.

Annuisce continuando a fare quello che stava facendo.

Chiudo il computer "vaffanculo tutto, sta merda la finisce Park" sbotto.

Lo vedo riordinare tutti i fogli mettendoli sul tavolo in ordine in silenzio senza neanche guardarmi.
"Dovrei dirti grazie?" Dico acidamente.

"No..." sussurra buttando cose nel cestino.

Sospiro, mi sento così una merda questo periodo.

Continua a sistemare.
"Vuoi metterci radici qui dentro?" Sputo.

"Scusa... ho quasi finito" mormora indispettito.

Chiudo gli occhi "non devi fare queste cose se non vuoi" dico con tono basso, annoiato.

"Il problema è che voglio farlo perché nonostante tu sia così arrabbiato con me almeno sono qui con te" sussurra finendo.

Apro gli occhi per guardarlo. Questa cosa mi fa quasi sorridere.
"Sai che sono una merda, come lo sanno tutti."