Stress

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Taehyung Pov

Jungkook si è seduto sulla scrivania e poco dopo ha iniziato a tirar giù qualche schizzo sui fogli. Sono curioso di vedere come disegna. Credo sia bravo, da quel poco che ho visto nel tempo passato quando gli rompevo le palle.

Mentre disegna comincia a cantare, completamente sovrappensiero. Ha una voce davvero bella e mentirei se dicessi che non vorrei ascoltarla per bene.

Riconosco la canzone, è Colors, dei Day6. È così significativa e bella che, cantata da lui, diventa perfetta.

Bussano alla porta, ma poco m'importa. Sono sul divanetto e sono mezzo addormentato.

"Taehyung apri questa porta o ti sfondo il culo!" Cristo, e sto qua mi mancava pure.

"Ti ama proprio, eh?" Ride Jeon, da dietro la scrivania."Sono il suo migliore amico, ma giuro che lo ammazzo prima o poi" dico con acidità. Mi alzo e vado ad aprire. "Sì ma cosa ti urli cristo, che problemi hai!" Entra spingendomi.

"Piccolo Taehyungie, non mi trattare così male!" mi da' una piccola spallata. "Jinyoung smettila , giuro che chiamo tuo padre" sbuffo chiudendo gli occhi. "Ragazzino non farci caso" si rivolge a Jungkook con una nonchalance assurda. "Taehyung alza quel culo e ascoltami" sbuffo "ma ti posso ascoltare anche da qui hyung."

"Tu non lo prenderesti a palate in faccia?" Chiede, rivolgendosi di nuovo a Jungkook. "Tutto il tempo, signore" risponde divertito. "Oh moccioso, non ti ci mettere pure tu!" Dico tirando un calcio a caso cercando la gamba dello hyung.  "TaeTae alzati o giuro che ti spacco il computer, e sai che ne sono capace, di nuovo" mi alzo di scatto. "Tu brutto pezzo di merda, non oseresti."

Jungkook scoppia a ridere.

"Voi due-" dice indicando sia me che Jungkook "-avete chiarito?"

"Ragazzino rispondimi tu, che di questo qua non mi fido" ride. Fanculo hyung. "Ehm... si?"

"Non è una risposta molto esaustiva" si gira verso di me "stronzone, quindi?" Alza un sopracciglio. "Sì hyung, sì. Tutto apposto. Ora te ne vai? Grazie" gli sorrido. "Ma credici, mi mancava questo studio di merda sappilo" e si butta sul divano.

Lancio un'occhiata disperata a Jungkook, che mi prende per culo con lo sguardo. Alla fine cedo e mi siedo al suo fianco. "Quanto tempo rimarrai?" Chiedo senza guardarlo.

"Forse mi lasciano libero per un anno, ma sai che con mio padre quel libero si trasformerà in 'aiuta in caserma' come sempre" annuisco. "Sto cazzo che mi metto a fare l'istruttore oltreoceano come te" rispondo.

"Perché, spiegami. Cos'avresti da perdere?" Mi chiede. Ha ragione. Non ho un cazzo qui.

"...niente." Annuisce "potresti farlo meglio di me, magari riesco a costruirti una vita con qualcuno e smetterla di rimanere solo a piangerti addosso." Lo fulmino con lo sguardo. Non deve azzardarsi.
"Non mi guardare così Taehyung. Non puoi tornare indietro nel tempo, sii realistico" mi risponde a tono. "Sono realistico e so cosa voglio. Non me ne vado da qui" sputo prendendo il telefono dalle tasche.

"Ma l'abitudine di stare al telefono mentre parliamo non ti passa mai?" Dice alzandosi e levandomi il telefono dalle mani.

"Se vuole rimanere perchè no?" Chiede Jungkook, intromettendosi, alzando un sopracciglio.

Sorrido d'istinto.

"Ragazzino non sai la sua storia ed è meglio così-" mi alzo "si cristo, non mi far passare sempre come quello che è morto dentro" mi da una spallata. È incredibile.

"Ti dico in parole povere. Non ha nulla qui oltre al lavoro. Potrebbe partire e farsi una famiglia. Tu sei piccolo ancora, hai tempo per capirlo" dice serio. È sempre stato fermo su questo argomento e ha provato a convincermi tante volte.

Military||Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora