In Corea del sud il servizio militare è obbligatorio per tutti. Jeon Jungkook, un aspirante idol, è alle prese con il suo primo anno da matricola. Kim Taehyung, suo istruttore, ama rendergli la vita difficile.
Highest rank:
#1 Vkook
#1 kimtaehyung...
SONO QUI PER FARE PUBBLICITÀ ALLA MIA DOLCE METÀ KimTaeHobis SI STI CAZZI DONNA MI SONO SVEGLIATA.
Sta scrivendo una Taekook che vi consiglio vivamente (sapete che lei è bravissima a scrivere 🥺) quindi correte a leggerla anche se aggiorna ogni morte di Papa 🥰.
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Fine della comunicazione~~
Jungkook Pov
Apro gli occhi, sentendo un bacio sulla tempia, e sorrido instivamente nel vedere il ragazzo che amo più della mia vita vicino a me. "È già mattina?" Chiedo con voce assonnata. "È ancora pomeriggio, ragazzino" sbuffa divertito, dandomi un buffetto sul naso. "E allora perchè mi hai svegliato? Secondo round?" Chiedo speranzoso.
Scoppia a ridere all'istante "per quanto io ne abbia voglia, devo andare dalla commissione dell'esercito per far eliminare il mio nome dalla lista" sospira. Annuisco e mi metto seduto coprendomi con la coperta chiudendo gli occhi per un momento per il dolore al culo.
Cazzo quanto mi mancava essere sfondato da lui.
Taehyung si alza, prendendo il cambio, iniziandosi a vestire. "Mi passeresti anche i miei, perfavore?" chiedo con voce dolorante, guardandolo. Sorride, mentre mi passa i miei vestiti.
"Grazie dadd-" mi fermo e inizio a vestirmi, gemendo dal dolore. Dannazione a me e a lui che mi ha risvegliato il kink del daddy. Si blocca prima di uscire dalla stanza, girandosi verso di me. "Come scusa?" Cerca di trattenere una risata. "Yah, hai sentito benissimo..." lo guardo male "d-a-d-d-y".
Sbuffa divertito "non che mi dispiaccia, eh" annuisce, prima di uscire per andare nella sala. Lo seguo, vestendomi impacciatamente, camminando. "Che vuol dire? Ti sta bene?" Annuisce "mhmh" sorride "chiamami come vuoi."
"L'uomo delle soddisfazioni mi dicono" sbuffo leggermente. "Sicuramente a te soddisfo per bene" fa spallucce, facendomi l'occhiolino. "Coglione" alzo gli occhi al cielo.
Mi fronteggia, facendomi indietreggiare fino al muro, lasciando pochi centimetri di distanza tra i nostri corpi. "Non ero così coglione prima, quando urlavi il mio nome, no? Porta rispetto al tuo daddy" scandisce la parola con voce roca e bassa, prendendomi il viso con la mano.
Deglutisco a vuoto sentendo improvvisamente tanto tanto caldo e annuisco guardandolo. "Scusami daddy" sussurro. Ed ecco che sono di nuovo eccitato come la merda. Ghigna osservando la mia espressione. "Mi piaci tanto così, baby boy" e si allontana, andando in cucina, lasciandomi lì.
Mi lascia così eccitato? Dicendomi queste cose? Aiuto non reggo. Lo seguo rimanendo in silenzio.
Mentre aspetta che il caffè si prepari, si appoggia con le braccia al bancone, abbassando lo sguardo a terra, scuotendo leggermente la testa.
