I want to hurt you?

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Taehyung Pov

Jeon mi rende frustrato? Cos'ha detto Choi? Stronzate, ha detto stronzate.

Prima di far mettere al lavoro il pivello, devo spedire Lee in infermeria. Non pensavo che potesse reagire così, ma mi ha reso addirittura felice. Almeno sta cacciando le palle.

"Lee, vai in infermeria, per oggi abbiamo finito. Secondo piano, ala ovest" lo mando via velocemente, mente annuisce ed esce.

"Quindi tutta la notte insieme" dico guardando il vuoto "senza dormire" sbuffo sonoramente.
"Una vera tortura" ringhia.

"Non pensare che per me sia meglio" lo riprendo.

Mi sto allenando da stamattina, non ho pranzato e non cenerò nemmeno. Sono esausto, ma il dovere chiama.

Che due coglioni.

Molte volte, ultimamente, mi viene in mente di abbandonare tutto, questo posto di merda, le persone che ci sono all'interno, ma poi mi torna in mente quell'immagine spaventosa che voglio solamente cancellare dalla mia mente.

"Ma perfavore, se gli da cosí fastidio la mia presenza se ne vada e non rompa il cazzo con quella faccia da cane da bastonato che vedo ogni due per tre" sbotta gelido.
"Mettiti a lavorare moccioso, cammina" lo fulmino con lo sguardo.

"No, non ne ho voglia" rimane immobile, sfidandomi con lo sguardo.
"Hai solo voglia di suicidarti tu qua dentro. Cristo, le conosci le regole ragazzino?" Avanzo incazzato. "Non decidi tu. Non me ne frega un cazzo del tuo ego, del fatto che non è il mio posto, io voglio solo cantare e gnegne. Mettiti a lavoro o stanotte giuro che ti spacco in due."

Si fa avanti rimanendo esattamente a qualche centimetro di distanza da me.
"Non ha le palle per farlo" sibila incazzato.
"Sei così sicuro di te mio caro Jeon" dico fissando il mio sguardo nel suo.

"Di certo sono sicuro di questo".
"Non-ha-le-palle" scandisce bene le parole.

Devo mettergli paura, cristo Jeon ti ammazzo.

Lo prendo, spingendolo contro il muro. Lo blocco per i polsi e avvicino il mio viso al suo.

"Sei tu quello senza palle, non io. Io ti posso spezzare la vita solamente guardandoti" ringhio incazzato a pochi centimetri dal suo viso.

"Sono solo parole, i fatti sono altri, lo ammetta" sibila ghignando.
Lo stacco dal muro e lo sbatto di nuovo sulla superficie bianca, facendogli far male. "Ti spezzo a metà ragazzino, se non la smetti."

Scoppia a ridere, il che mi fa incazzare ancora di più.
"Ancora che parla? Mi fa proprio ridere" gli lancio dritto un cazzotto sulla mascella, mi hai stancato ragazzino.

Geme, ridendo ancora.
"Oh fantastico, allora non sono solo parole".
"Sei un deficiente" ringhio sempre piu incazzato.
"E lei voleva cosí tanto questo deficente però" dice sogghignando.
"Io voglio ancora questo deficiente" gli urlo in faccia.
"Beh io non ti voglio, ti odio" sibila guardandomi con disprezzo e odio.
"Lo so perfettamente" lo lascio andare.
Si massaggia la mascella, ne uscirà un bel livido.
"ed è per questo che ti ho buttato nella squadra C" sputo.
"Allora lasciami in pace una volta per tutte" ringhia.

"Non ho scelto io di rimanere con te, stanotte" rispondo strafottente.
"Non mi importa, preferisco passare guai peggiori che rimanere quí con te" dice schifato.
"Quanto sei patetico moccioso" sputo, sedendomi a terra.
"Eh? Perchè?" Sbotta incazzato.

"Per tutto ciò che stai sparando da quella boccaccia."
"La mia bellissima bocca volevi dire" dice alzando gli occhi al cielo.
"Poi sono io quello con l'ego smisurato pf."
"Io posso" dice girandosi verso l'uscita.
"Beh, ci vediamo Kim".

Military||Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora