Test

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Jungkook Pov

Sono passate quasi tre settimane dall'ultima lettera di Taehyung.
Sono in ansia, tanto in ansia.
Ho bisogno di sapere che sta bene

"Voglio un'altra serie Jeon, datti una mossa" sento tuonare Kim al mio orecchio.

Prima o poi diventeró sordo, ha questo vizio di urlarmi nelle orecchie come se fosse normale farlo.

Mi riappendo alla barra delle trazioni e obbedisco cominciando a fare una nuova serie guardando il mio istruttore: Kim Seokjin guardarmi spazientito e con le braccia conserte.

È da un pezzo che ci siamo trasferiti ad allenarci dove si allenava Taehyung ormai due mesi fa.
Cazzo sono passati due mesi.
Sono sempre più preoccupato, sempre più in ansia e Tae mi manca sempre di più.

A volte penso di non farcela e di mollare.
Di non combattere più perchè sono da solo.
Sono io contro tutta la caserma.

Vengo continuamente deriso, preso per il culo e preso a botte da Lee per la mia relazione con Tae.
Ormai sono stato sopranominato come la puttana di Kim Taehyung ma non mi importa.

Poi ci sono gli insulti e peggio le persone che dicono che probabilmente il mio ragazzo è morto.
Quello si che fa male.

Io invece spero in una lettera, prego tutti i santi giorni l'universo che lui stia bene.
Mi manca da morire e non sono mancati i momenti di debolezza in cui per giornate intere mi allenavo e basta, senza sosta senza spiccicare una sola parola.

L'addestramento è infinitamente più duro di quello che facevo con le altre reclute ma ringrazio mentalmente Kim perchè almeno riesco a tenermi occupato e non pensare al peggio.
Voglio essere davvero positivo.
Ci sto davvero provando.

Non ho più cantato nè disegnato.
In primo luogo se solo mi avvicinassi all'ipod o al mio sketch book nell'ufficio di Park in pochissimo tempo finirebbero fatti a pezzi per mano di Lee.
In secondo luogo non ho la minima voglia di fare qualcosa di simile.

Scendo dalla sbarra e aspetto i nuovi ordini.
"Bene Jeon, fra un'ora arriverà la commissione per valutarti.
Vatti a cambiare, fatti una doccia e riposati.
Ti voglio fuori ai percorsi in perfetto orario chiaro?" Chiede con tono inflessibile.

"Si, signore" faccio il solito saluto del cazzo e me ne vado.

Fortunatamente non trovo nessuno in giro.
Sono tutti a pranzo ma ora sono troppo nervoso per mangiare.

Mi faccio una doccia rilassante e passo davanti al piccolo specchio su un lavandino.
Sono stravolto, ho una faccia da schifo.

Non mancano i taglietti e i lividi sul mio corpo allenato.
Il taglio sul braccio è guarito lasciando una grossa cicatrice.

Mi tocco il collo e dio quanto mi mancano i segni che mi lasciava Tae, mi sento come se tutto fosse scomparso.

Mi guardo ancora e non sembro affatto il Jungkook che conosceva.
Seguo le regole, sembro una normalissima recluta.
Il mio sguardo è spento e un piccolo singhiozzo che non riesco a trattenere esce dalle mie labbra spaccate.

Mi sento schiacciato da tutto e più tento di alzarmi, più sprofondo in basso.

Sospiro.
Non è importante.
Mancano meno di due mesi e poi saró fuori di quì finalmente.
Con o senza Taehyung.

Mi vesto e mi riposo un po' sulla brandina e poi mi dirigo dove mi ha detto Kim.
Arrivo con qualche minuto di anticipo e lo trovo già lì.

Mi spiega i percorsi che dovró superare e poi ci sarà la parte con le armi in cui dovró saperlo montare con la benda su gli occhi e poi andremo al piccolo poligono di tiro per vedere le mia abilità con le armi da fuoco.

Annuisco convinto.
Devo superare il test, loro sono quì per la storia di Taehyung.
Pensano di farmi aumentare la leva di un'altro anno se le mie capacità non saranno al livello prestabilito.
Perchè pensano che Tae mi abbia fatto oziare tutti questi mesi, che abbia avuto un trattamento di favore, quando lui era il primo a spaccarmi il culo, sopratutto i primi mesi.
Ma vabbè.

Li vedo arrivare e dopo il solito saluto comincia la prova.
Questi percorsi non hanno nulla a che fare con quelli delle matricole, sono tutt'altra storia.

Questo è l'inferno e mi stanno portando apposta a superare forzatamente i miei limiti ad ogni costo.
Non importa quanto sia dura, devo farcela.

Questa è la mia punizione per avere avuto una relazione nascosta con il mio istruttore.
O do' prova che posso farcela o il mio periodo aumenterà.

E non ci è bisogno di impressionarli o leccarli il culo, non è da me.
Do semplicemente sfogo alla mia rabbia, do il massimo e i risultati ci sono.
I miei risultati sono ottimi e se ne vanno con l'amaro in bocca.
Perchè da quanto ho visto non vedevano l'ora di vedermi fallire.

Invece Kim Seokjin mi guarda con un sorrisetto misto di soddisfazione e di divertimento.
"Grazie" dico semplicemente quando gli esaminatori se ne vanno.

So che senza il suo addestramento estenuante non sarei arrivato a questi risultati.
So che probabilmente si sta solo divertendo a sfinirmi, ma non mi importa.

Annuisce e mi porge una lettera.
Perdo un battito e l'afferro con la mano che trema leggermente.
"Ti stai impegnando a fondo Jeon, te la meriti.
È arrivata stamattina.
Buona lettura".
Mi lascia da solo ed esco correndo verso il mio corridoio.

Mi siedo a terra e apro la lettera leggendola.

—————

Ehy Jungkookie, non potrai mai crederci, perché non ci credo nemmeno io!

Fino a qualche ora fa stavo ancora una merda, ma è successa una cosa che mi ha stravolto la vita. Eravamo in uno di questi paesini per fare delle cose che non pensavo mai esistessero e, mentre ero in macchina da solo a darmi sopra con gli insulti e solo con la voglia di morire, ho sentito una mano posarsi sulla mia gamba.

Era lei Jungkook. La bambina. Mi ha perdonato Jungkook. Miri, si chiama così, mi ha perdonato. Ha perdonato quell'orribile gesto che ho compiuto nei suoi confronti. È stata così dolce con me che sono quasi scoppiato a piangere davanti a lei.

Mai avrei pensato di tornare a sorridere, te lo giuro. Lo ammetto, perché non posso fare altrimenti. Se fossi tornato da te, in quelle condizioni credo che tu non avresti potuto mai rivedere il Taehyung di prima, ma ora, ora mi sento vivo e, Cristo, non vedo l'ora di abbracciarti, baciarti, stringerti e sentire la tua voce.

Mi manchi da morire e sembra davvero che il tempo non passi mai, ma fidati che quando tornerò non riuscirai a levarti di torno questo stronzo qui a cui sei riuscito a rubargli il cuore.

Ti amo Jungkook, Ti amo più di qualsiasi altra cosa o persona. Ti amo più di come io ami me stesso.

Ti amo e vorrei urlarlo ai quattro venti.

Aspettami a braccia aperte, perché la prima cosa che dovrai fare è abbracciarmi, perché non sai quanto mi manchi il tuo calore.

Tuo,

Taehyung.

————

Scoppio in un pianto disperato rileggendo la lettera.

Sono così felice per lui, che stia bene, che abbia risolto con quella bambina, che l'abbia perdonato.

Sono incredibilmente felice per le sue parole e cazzo lui mi manca da morire.
Continueró a sperare che torni presto, che stia bene e che ce la faccia.

Devo impegnarmi ancora di più, voglio che Tae resti stupito da quello che vedrà quando tornerà perchè si lui tornerà cazzo.

Sorrido per la prima volta in tante settimane e spero davvero che quel momento arrivi presto.
Non vedo l'ora di riabbracciarti e baciarti Tae.
Torna da me presto.

Military||Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora