- ¢αριтσℓσ тяє∂ι¢ι
LOUIS' POV
Il Ricatto è annullato. Ora non ci sarà più niente che ci terrà legati. D'altronde, cos'altro potevo fare? Ha detto di odiarmi e questo mi ha spezzato il cuore.
Forse ho esagerato con la vendetta, ma se tornassi indietro nel tempo lo rifarei, non me ne pento affatto, desideravo da troppo tempo quel bacio. Però ora è arrabbiata con me, dice che è colpa mia se Zayn la odia, ma penso di averle fatto un favore perché Zayn non è il ragazzo adatto a lei.
Non ho voglia di andare a lezione ora, incontrerei Harry e vorrà spiegazioni sul fatto che ho baciato Miranda. Ma devo ammetterlo, è stato il bacio più bello della mia vita, dopo quello che ci siamo dati quando eravamo più piccoli.
Invece di andare in classe di Matematica vado in infermeria, fingerò di essere malato e mi farò una dormitina sui lettini. Apro la porta scorrevole lentamente, dopodiché entro nell'enorme stanza bianca e mi dirigo verso l'infermiera; si chiama Doriana, una signora sulla cinquantina, porta sempre i capelli neri tinti in uno scignon e si trucca troppo per i miei gusti, porta colori troppo vivaci per una signora della sua età.
Mi sente avvicinare e si gira verso di me sbuffando "Ciao Louis, sentiamo, oggi cos'hai?" chiede annoiata. Ormai lei sa che non sono mai veramente malato, io vengo qui solo per farmi dei pisolini, ma non si lamenta, tanto non disturbo.
"Ho una forte emicrania e mi sento accaldato..." dico con finta voce da malato, tenendo una mano sulla fronte.
"Sì...stenditi sul lettino e dormi che ti passa..." ordina tornando al suo lavoro.
"Grazie." ringrazio e vado dietro a una tendina. Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.
MIRANDA'S POV
Avrei bisogno di parlare con Clarissa, ma in classe non c'è, eppure avevamo l'ora insieme. Senza farmi vedere dalla Bennett, mando un messaggio alla mora.
«Ei, dove sei finita? Ho bisogno di parlarti, è urgente!» invio.
«Sono a casa, anch'io devo parlarti...posso venire da te dopo pranzo?»
«Sì, devo sfogarmi con qualcuno.»
«Ma che è successo?»
«Bhe...Louis mi ha baciata...» faccio un lungo respiro prima di mandare.
«Cosa?!!!?!?!?» riesco già ad immaginare la sua espressione.
«Ti racconto dopo.»
«Non osare uscire dalla chat!»
«Non posso conversare con te per tutta l'ora o la Bennett mi sgama!»
«Fingi di sentirti male, vai in infermeria e raccontami tutto!» ordina.
«D'accordo!» invio e infilo il telefono nella tasca della minigonna di jeans. Alzo la mano.
"Che c'è, Styles?" sbuffa la prof.
"Prof, non mi sento tanto bene." mi lamento cercato di essere convincente.
"Vai in infermeria, ma se non hai niente, torna subito in classe!" avvisa.
"Certo." annuisco alzandomi dal banco ed esco dalla classe per poi dirigermi verso l'infermeria, al secondo piano. Almeno, con questa scusa non dovrò subire l'atroce ascolto di Mozart, non fraintendetemi, mi piace la musica classica, ma non se la ascoltiamo a ogni lezione per tutta l'ora.
Giro a destra e apro la porta scorrevole. Vedo Doriana, l'infermiera, seduta alla sua scrivania che compila dei moduli.
"Ciao Mirandina." mi saluta sfoggiando un enorme sorriso.
STAI LEGGENDO
Ricatto || Louis Tomlinson
Fiksi PenggemarIn cui una stupida foto in topless, scattata da uno stupido fratello, scombussolerà la vita a Miranda. *Ho scritto questa storia quando avevo all'incirca tredici anni. Leggendola ora anch'io mi chiedo come abbia fatto a scrivere una storia simile, a...