Capitolo 14 "Partenza per Glasgow"

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MIRANDA'S POV

Ad un tratto mi sveglio. Ho perso la concezione del tempo. Mi sfrego gli occhi e prendo il cellulare dalla tasca: è quasi ora di uscire da scuola.

La mia tenda si apre e vedo Dori sedersi ai miei piedi "Allora, come ti senti?" di salute o di morale?

Bhe, perché di morale mi sento uno schifo: prima la morte della zia, poi quel bacio con Louis e la rottura con Zayn.

"Un po' meglio..." mormoro.

"Bene, resta qui fino alla fine delle lezioni." sorride. Annuisco con un cenno della testa e lei va via.

Questa donna dovrebbero farla Santa, non lo penso solo io, ma tutti gli alunni di questa scuola.

Dopo circa venti minuti si sente suonare la campanella così scendo dal lettino, saluto Doriana ed esco in corridoio, verso il mio armadietto. Scendo le scale ed eccolo lì, il numero 88. Apro l'anta e prendo l'estpack nero, infilandoci i libri con i compiti per domani. Prima di chiudere del tutto l'armadietto il mio sguardo cade sul 87, dove Zayn mi ha chiesto se gli piacevo e io come una stupida ho detto di no, fortunatamente lui non mi ha creduto e mi ha inseguita per il corridoio per propormi un appuntamento, al quale poi ho dato buca per colpa di Louis; è possibile che ci sia sempre quel ricattatore a rovinare tutto?

Chiudo il lucchetto e metto lo zaino sulla spalla, per poi dirigermi verso il parcheggio, da Harry. Arrivo lì senza nessun ostacolo, non so perché ma mi aspettavo che spuntasse Louis.

Ma che dico? Ormai il ricatto non c'è più, quindi non c'è più niente che ci lega e non dovrò più frequentarlo.

Chissà perché non sono felice...dovrei esserlo, no? Forse in fondo mi piaceva la sua compagnia, anche se è un demente demenziale.

Arrivo alla panda nera ma Harry non c'è, forse avrò fatto troppo in fretta, di solito mi fermo a parlare con Clari ma oggi è assente. Mi chiedo perché non sia venuta a scuola, al telefono non mi sembrava così ammalata, va bhe, mi dirà tutto questo pomeriggio.

Vedo arrivare Harry in lontananza. Agita in aria la mano come un disperato per salutarmi, riuscendo a strapparmi un sorriso.

"Ciao." lo saluto arrivato alla macchina.

"Andiamo?" chiede.

"Certo!" rispondo e saliamo in macchina.

"Com'è andata a scuola?" chiede così, di punto in bianco. Non me lo ha mai chiesto. Forse è solo un modo per distrarmi dall'accaduto; l'ho già detto che ho il fratello migliore del mondo? No? Allora lo dico adesso: ho il fratello migliore del mondo!

"Abbastanza, ho passato tutta la giornata in infermeria..."

"Ti sei sentita male?"

"Si, un po' di nausea."

"Ma ora come ti senti?"

"Meglio." accenno un sorriso.

Ma saprà di quello che è successo con Louis? Come posso capirlo?

***

Suona il campanello così mi precipito al piano di sotto e apro la porta.

"Ciao!" saluto vedendo la mora.

"Ciao!" mi abbraccia.

"Entra!" la incito e lo fa "Andiamo in camera mia? Mi devi aiutare a preparare la valigia." dico iniziando ad andare verso le scale e lei mi segue.

Ricatto || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora