Capitolo 2 "Ricatto"

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- ¢αριтσℓσ ∂υє

Entro in classe con il pesante libro sotto braccio e vedo che il prof non è ancora arrivato. Mi guardo intorno alla ricerca di un posto libero e vedo che tutti sono già occupati. Il mio occhio cade su un posto in fondo alla classe, accanto a un biondo.

Dato che è l'unico libero mi dirigo là e butto i libri sul banco facendo sobbalzare il biondino che qualche secondo prima stava leggendo un pezzo di carta.

"Ciao!" saluto mettendomi a sedere.

"Ciao." mi sorride il ragazzo mostrando l'apparecchio e due splendidi occhi azzurri.

"Dato che saremo compagni di banco per un ora mi sembra giusto fare conoscenza. Io sono Miranda Janette Styles, tu?" gli porgo la mano.

"Sono Niall James Horan." la afferra e me la stringe.

"Sei nuovo?"

"Si, primo giorno." dice preoccupato.

"E quello cos'è?" dico indicando il foglio che stava leggendo prima.

"Oh, niente." lo infila nel libro di testo.

"Niente?" lo guardo con sguardo indagatore.

"Va bene..." sbuffa "È la mia presentazione in caso il prof me la chiedesse. L'ho imparata a memoria per non fare bruta figura..." ammette sorridendo imbarazzato.

"Massi, conosco tutti e nessuno si interessa alle presentazioni dei nuovi, puoi stare tranquillo." sorrido incoraggiandolo.

"Grazie." sorride.

"Non conosci nessuno qui a scuola?"

"Sì, conosco già Zayn Malik."

Al suono di quel nome mi si spalancano automaticamente gli occhi.

"Lo conosci?" chiede il biondo incuriosito dalla mia reazione.

"No, cioè, sì."

"No o sì?" ride.

"Sì, è un amico di mio fratello." dico ed entra il professore in classe.

"Buon giorno, ragazzi e ben tornati a scuola!" dice il vecchio sedendosi alla cattedra.

"Buon giorno." ripetiamo annoiati.

"Vediamo chi abbiamo quest'anno in classe..." dice il prof aprendo il registro e iniziando a fare l'appello "A quanto pare abbiamo un nuovo nome, Niall James Horan."

"Presente." alza la mano Niall.

"Non ti farò fare nessuna presentazione, puoi anche stare tranquillo." sorride il prof.

"Grazie, prof." dice sollevato il biondo e il vecchio continua l'appello.

"Mi sta già simpatico." mi sussurra.

"Non illuderti, fa questa impressione a tutti ma poi mostra la sua vera essenza da stregone." ridacchio.

Sento vibrare il telefono in tasca così lo prendo e senza farmi vedere controllo. È un messaggio di Louis:

«Ti devo parlare, fingi di avere un malessere e chiedi di uscire. Ci incontriamo davanti ai bagni del piano terra.»

«Cosa c'è?» rispondo.

«È importante.»

«Va bene! Arrivo subito...» premo invio e rimetto il cellulare nella tasca.

Metto la mano sullo stomaco e alzo la mano.

"Dica Styles." il prof mi da la parola.

"Non mi sento molto bene, posso uscire?" dico fingendo di stare male.

Inarca un sopracciglio "Anche il primo giorno la stessa storia?" domanda stressato.

"Prof, se lei fosse una donna mi capirebbe!" mi lamento fingendo di essere in preda al dolore.

"Va bene, ma torni tra 10 minuti..." sbuffa guardandomi in cagnesco.

"Grazie." dico uscendo dalla classe.

Mi dirigo verso i bagni e vedo Louis che ride guardando lo schermo del telefono.

"Ciao!" sorrido "Cosa mi vuoi dire?"

"Guarda questa foto e vedremo se sorridi ancora." ride beffardo e mi mostra il cellulare.

Davanti a me appare una mia foto nella quale sono in topless e tutto riaffiora nella mia mente formando sul mio viso un'espressione preoccupata e imbarazzata allo stesso tempo.

Quella foto è di qualche mese fa, a Miami:

I nostri genitori erano andati in visita da dei parenti fuori città, lasciandoci soli a casa per due giorni.

"E se facessimo una festa?" chiese il riccio.

"Sarebbe un'idea stupenda...ma non conosciamo ancora nessuno qui a Miami..." sbuffai buttandomi sul divano.

"Allora approfittiamo della piscina!" esclamò.

"Si! Facciamo una festa tra fratelli!" proposi.

"Ottima idea! Vado a comprare un po' di birra, ho visto un negozio qui vicino. In questo modo potrò inaugurare la mia nuova carta d'identità falsa." spiegò ridendo "Ci vediamo tra dieci minuti!" urlò uscendo di casa.

"Ciao!" risposi prima che sbattesse la porta.

Andai in cortile e mi sedetti su una sedia a bordo piscina. Dopo dieci minuti arrivò mio fratello con una confezione da sei birre grandi.

Erano già le undici di sera e io e Harry ci eravamo scolati tutte e sei le bottiglie, dunque eravamo un tantino brilli.

Decisi di farmi un tuffo e mi liberali di tutti i vestiti rimanendo solo con gli slip. Iniziai a nuotare e, uscita dall'acqua, Harold mi scattò una foto.

"Stronzo! Cancellala subito!" ordinai.

"Va bene." disse e lo fece.

O almeno così credevo.

Vedendo la mia reazione Louis inizia a ridere.

"Dove l'hai presa?!" gli urlo contro.

"Me l'ha mandata tuo fratello stamattina con tutte le altre foto della vacanza a Miami. Avendo visto che me l'ha mandata mi ha chiesto subito di cancellarla e io gli ho detto di averlo fatto, ma...non l'ho fatto!" ridacchia.

"Cosa aspetti a farlo, allora? Vuoi un invito scritto per caso?" dico arrabbiata tentando di prendergli il cellulare dalle mani.

Ritira le braccia verso di sé "Non così in fretta...prima dovrai fare alcune cosucce per me..." ride, ma cosa c'è da ridere?!

"E se non le facessi?"

"Bhe, in questo caso potrei mandare questa stupenda foto a tutta la scuola." ride ancora viscido.

"Aspetta che lo sappia Harry e vedrai." minaccio.

"Ma lui non dovrà saperlo, se osi dirglielo manderò la foto a tutti."

"Sai che questo si chiama Ricatto?"

"Chiamalo come vuoi...fatto sta che ora dovrai fare tutto quello che ti dico io."

"Fai schifo." dico con espressione disgustata.

"Ora puoi anche andare in classe, ci vediamo dopo..." mi congeda sorridendo beffardo.

Non gli rispondo e me ne torno in classe.

Salve a tutti, cosa ne pensate di questa storia? Potreste commentare anche se negativamente? Ho bisogno di sapere il vostro parere :)

Al prossimo capitolo...

(Corretto ✔)

Ricatto || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora